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¿Cuál es la traducción de "tourist" en Español?

"tourist" en español, tourist {adj.}.

  • volume_up turística

tourist {sustantivo}

  • volume_up turista
  • excursionista

tourists {pl}

  • volume_up turistas

sex tourist {sustantivo}

  • volume_up turista sexual

tourist agency {sustantivo}

  • volume_up agencia de turismo
  • agencia de viajes

Traducciones al español proporcionadas por Oxford Languages

Tourist noun, traducciones, tourist {adjetivo}.

  • open_in_new Enlace a fuente
  • warning Solicitar revisión

tourists {plural}

Ejemplos de uso, english spanish ejemplos contextuales de "tourist" en español.

Estos enunciados provienen de fuentes externas y pueden ser poco precisos. bab.la no es responsable de su contenido.

Ejemplos monolingües

English cómo usar "tourist" en una frase, english cómo usar "tourists" en una frase, english cómo usar "tourist agency" en una frase, english cómo usar "agencia de turismo" en una frase, english cómo usar "agencia de viajes" en una frase, colocaciones, "tourist guide" en español.

  • volume_up guía turística
  • volume_up guía turístico

"attractive tourist" en español

  • volume_up atractivo turista
  • volume_up turista atractivo

"attract the tourist" en español

  • volume_up atraer al turista

Sinónimos (inglés) para "tourist":

  • holidaymaker
  • tourism project
  • tourism promoters
  • tourism promotion
  • tourism receipts
  • tourism resort
  • tourism revenue
  • tourism sector
  • tourism slogan
  • tourism trade
  • tourism zone
  • tourist accommodation
  • tourist agency
  • tourist area
  • tourist arrival
  • tourist arrive
  • tourist attraction
  • tourist beach
  • tourist board
  • tourist boat
  • tourist boom

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Dal vocabolario italiano: Turista

  • (sociologia)(economia) colui o colei che viaggia per diletto
  • individuo che si reca in un luogo che è o contiene elementi di interesse o propriamente turistico

Sillabazione tu | rì |sta

Etimologia dal francese tour ; giro, viaggio

  • turisticizzazioni

Tratto dalla voce TURISTA del Wikizionario

Rilasciato con licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo

I testi sopra riportati non sono in alcun modo espressione dell’opinione di Italiaonline S.p.A.

Più modi di dire: Turista

viaggiatore , visitatore , escursionista , gitante , villeggiante , passeggero , ospite , straniero , forestiero ...

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tourist cosa significa

Significato Chi viaggia per svago, per cultura

Etimologia dal francese: tour giro, viaggio.

C’è stato un tempo in cui il turismo era il viaggiare per formarsi: qualcuno forse ricorderà i Grand Tour, i lunghi viaggi che la crema della gioventù europea conduceva in Francia, in Grecia, in Italia, al fine di erudirsi, di studiare arte, storia, politica, le radici fondanti d’Europa, spostandosi in carrozza fra chiese, biblioteche, pinacoteche, permettendosi un’immersione totale in una bellezza che incivilisce, che rende Uomini.

Ci restano i diari di questi viaggi, i disegni, i ritratti che i viaggiatori si facevano fare dai celebri pittori che incontravano nelle nostre città - e forse è in questi racconti che possiamo trovare noi stessi, i nostri luoghi (la nostra unità?), narrati dagli occhi stupiti e colti di giovani in cammino. Ma questa è un’altra storia.

Ciò che colpisce è l’attualità del turismo, fatto di ciabatte, di flash, uno spostarsi sulla faccia della terra totalmente disorientato, raccolto in greggi da tosare, con teletrasporti aerei nei luoghi “più importanti”, o su treni-trecento all’ora senza fermate, raccogliendo con smania prove che si è stati lì.

Io vivo a Firenze: alle volte mi stupisco, fra le torme di stranieri che transitano per le vie già affollate, caotiche, nel vedere dei veri turisti - ragazzi e ragazze dai tratti esotici, dalle pelli candidissime o brunite, vestiti magari poveramente, che rannicchiati su una seduta di pietra, o per terra, o appoggiati ad una ringhiera, con un album di fogli in mano tracciano studiosamente col carbone i segni di forme architettoniche, o dei muscoli tesi nel bronzo delle statue - vedute, insomma, che per me sono usate, sono sempre lì, e della cui bellezza mai mi ero accorto, scorgendola solo, infine, nei tratti che una persona venuta lì, una volta nella vita, da diecimila chilometri lontano, aveva intuitivamente subito scritto.

La differenza fra chi si sposta soltanto e il turista, allora, c’è: il turista viaggia per essere una persona migliore - e forse, dall’altro lato, il turismo è farsi venire a spiegare dai forestieri perché è bello, il posto in cui si sta.

Parola pubblicata il 22 Maggio 2012

Enciclopedia on line

L’insieme di attività e di servizi a carattere polivalente che si riferiscono al trasferimento temporaneo di persone dalla località di abituale residenza ad altra località per fini di svago, riposo, cultura , curiosità, cura, sport ecc. Il t. è pertanto trasferimento ciclico: partenza dal domicilio abituale, arrivo ed eventuale soggiorno nella località di destinazione, ritorno alla località di partenza.

L' organizzazione del tempo libero è un problema delle società economicamente più avanzate. Per risolverlo si può ricorrere alla ricreazione, che si realizza nella propria abitazione o non lontano da essa, e al t., che implica spostamenti a raggio più o meno lungo, compiuti per soddisfare il bisogno di distaccarsi da un modo di vita monotono, e insieme tumultuoso, oppure di conoscere genti e luoghi diversi da quelli di abituale residenza. L’interesse destato dal t. in cultori di varie discipline (economia, geografia , sociologia , psicologia sociale, ecologia umana, statistica , urbanistica ecc.) e la sua continua evoluzione hanno determinato il succedersi di varie definizioni, talvolta parzialmente contrastanti fra loro. Infatti, mentre secondo alcuni il t. consiste in qualsiasi movimento generato da coloro che entrano in un paese straniero, permanendovi almeno 24 ore e trasferendovi denaro altrove introitato, altri, più opportunamente, lo considerano come l’insieme dei rapporti e dei fenomeni che risultano dal viaggio e dal soggiorno di persone non residenti, purché il loro trasferimento, che può avvenire anche all’interno di un determinato paese, non dia luogo a insediamento e non sia legato ad attività lucrative. In ulteriori definizioni del t. si sottolineano il carattere spaziale, reso evidente dalla sua capacità d'imprimersi nel paesaggio, e il significato economico, dipendente dal fatto che il trasferimento delle persone viene accompagnato anche da quello di redditi a puro scopo di consumo .

Cenni storici ed evoluzione del fenomeno turistico

Classificazioni tipologiche, t. attivo, della circolazione e passivo.

Il complesso fenomeno turistico si articola in tre aspetti o momenti fondamentali: quello attivo , quello della circolazione e quello passivo . Mentre nella definizione del momento della circolazione, cioè quello del trasferimento spaziale del turista, non si riscontrano differenze sostanziali fra i cultori delle diverse discipline interessate allo studio del fenomeno, nell’impiego degli aggettivi attivo e passivo geografi ed economisti si trovano contrapposti. Infatti, mentre per i primi il momento attivo corrisponde all’istante in cui il potenziale turista decide di partire dal luogo di abituale residenza, sulla base di un impulso di carattere psicologico, per gli altri il momento dell’irradiazione è considerato passivo, in quanto il luogo di residenza subisce una perdita netta per effetto del trasferimento spaziale di redditi prodotti in loco. Di contro, il momento che i geografi definiscono passivo perché l’attrezzatura ricettiva della meta prescelta deve sopportare la domanda del soggetto di cui sopra, ormai divenuto turista, è considerato attivo dagli economisti, in quanto la meta medesima si avvantaggia ricevendo redditi altrove prodotti. Si collegano a questo schema le prime classificazioni tipologiche del t., i concetti di centro turistico e di regione turistica , le valutazioni delle interdipendenze fra t. e altri fenomeni con esso coesistenti. Solo dagli anni 1960, dopo il tentativo di applicazione al t. della teoria delle località centrali, negli studi a esso inerenti si è assistito a un progressivo passaggio dal metodo induttivo a quello deduttivo, che ha comportato l’introduzione di alcuni modelli, come strutturazione semplificata e formalizzata delle relazioni contenute, appunto, nelle moderne teorie spaziali.

T. proprio e improprio

Il confine fra t. proprio che si realizza per diporto e/o per motivi culturali, e t. improprio , che si realizza per altri motivi, risulta tutt’altro che netto. I motivi di questa incertezza sono dovuti alla mancanza, nelle rilevazioni ufficiali, di qualsiasi distinzione; al fatto che sia i turisti ‘propri’ sia quelli ‘impropri’ si avvalgono di solito delle stesse organizzazioni di viaggi, di analoghe attrezzature ricettive e dei medesimi servizi complementari; che, spesso, anche i turisti impropri, una volta raggiunta la meta, destinano una parte del tempo disponibile al diporto; che i vantaggi apportati, in termini reddituali, alla meta turistica sono, nei due casi, identici. Ad accrescere la confusione contribuisce, d’altro canto, la pubblicistica, che considera altrettanti sinonimi di turista termini in effetti diversi: visitatore, ospite, cliente ecc.

In ogni modo, il t. proprio può essere distinto in tipi secondo vari criteri: a ) motivazioni (o impulsi) alla base dello spostamento dal luogo di abituale residenza; b ) caratteristiche temporali, cioè la durata e il periodo della settimana o dell’anno in cui lo spostamento viene attuato; c ) categorie dei soggetti interessati e interdipendenti modalità di organizzazione dello spostamento; d ) posizione geografica della meta o delle mete prescelte rispetto ai luoghi di partenza; e ) modi in cui avviene lo spostamento e mezzi di trasporto impiegati; f ) caratteristiche delle attrezzature ricettive utilizzate. Tenendo conto degli impulsi che sono alla base di un viaggio turistico in senso proprio si possono distinguere vari tipi di t.: naturalistico, balneare, lacuale, rurale , sportivo, culturale, religioso, enogastronomico ecc., che trovano corrispondenza nelle ‘vocazioni’ dei vari luoghi turistici. Nell’elenco possono essere inclusi anche i viaggi di ritorno nei luoghi d’origine degli emigrati, i viaggi di nozze, il t. industriale (attivato dalle aziende che consentono la visita agli stabilimenti), il t. commerciale (attivato dalle fiere e dai mercati nei confronti di chi pure non è interessato agli affari), il t. di esplorazione (che mira alla scoperta di realtà alla moda, anche lontane), il t. ludico (imperniato sui grandi parchi di divertimento). In base alla durata, si distingue un t. di breve periodo (con un massimo di quattro pernottamenti) dalla vera e propria vacanza (cinque o più pernottamenti). In particolare, quando il numero dei pernottamenti si allunga, si parla di t. di soggiorno o stanziale. Considerando la natura dei giorni utilizzati, si contrappone un t. feriale a un t. festivo. Tenendo conto delle stagioni in cui si svolge, si distinguono un t. estivo, un t. invernale, un t. delle stagioni intermedie. In stretta connessione con il distribuirsi del movimento nell’anno solare, si può accertare, per ciascun luogo turistico, una tipica stagionalità, che ha forti implicazioni di carattere economico-finanziario, riflettendosi soprattutto sui costi fissi. In relazione con questa, le tariffe dei servizi di pernottamento e di ristoro sono spesso differenziate in base alla alta, media e bassa stagione. In stretto rapporto con l’accresciuta velocità degli spostamenti è il t. di transito, che comporta una sosta massima, nel centro ricettivo, di uno-due giorni. I viaggi compiuti dal singolo individuo, o da questi con la propria famiglia o con un limitato numero di persone amiche, sono manifestazioni del t. individuale, solitamente (ma esistono eccezioni) autorganizzato, perché l’interessato sceglie autonomamente gli itinerari, i mezzi di trasporto e le attrezzature di cui servirsi. Questo tipo di t. si contrappone, perciò, al t. collettivo, o di gruppo, solitamente organizzato da parte di speciali agenzie. Talvolta viaggi a fini d’ incentivo sono anche programmati da aziende industriali o di servizi, per gratificare i propri concessionari, rappresentanti, dipendenti. Tenendo conto, poi, del livello reddituale e culturale delle categorie di persone che attivano i flussi turistici, si contrappone un t. elitario a un t. di massa, mentre per t. sociale s’intende quel tipo di t. in cui, attraverso un’adeguata politica dei prezzi (talvolta non perseguendo lucro), si realizzano intenti sociali, o in cui i partecipanti appartengono a strati di popolazione economicamente debole e perciò alla ricerca di un t. agevolato o assistito. In rapporto con la seconda definizione, nel t. sociale rientrano il t. giovanile, e in particolare quello scolastico, il t. della terza età, il t. dei portatori di handicap , il t. dei lavoratori.

Fra i tipi principali del t. improprio sono il t. per motivi di salute , il t. congressuale e seminariale, il t. d’affari, di servizio e doganale, il t. diplomatico, mentre il t. per motivi di famiglia assume connotazioni diverse, potendosi configurare come una manifestazione sia del t. proprio, sia di quello improprio; così pure il t. per motivi di studio, che può intendersi sia come una forma di t. culturale, sia come un fenomeno simile al t. congressuale. Ulteriori tipi di t. improprio sono il t. d’affari e il t. di servizio, attivati da chi lascia la propria residenza per esercitare un’attività professionale, traendo nel luogo di soggiorno un reddito maggiore di quello che spende con i suoi consumi. Un sottotipo del t. d’affari può essere considerato il t. doganale, che si manifesta in alcune regioni confinarie per sfruttare le differenze di prezzo delle merci che si registrano fra paesi contermini. Un fenomeno a sé è costituito, invece, dal t. diplomatico, attivato da coloro che si spostano per rappresentare all’estero gli interessi di un determinato paese.

Circolazione turistica e ruolo dell’informazione

Il momento della circolazione, cioè quello dello spostamento dal luogo di abituale residenza, è fondamentale sia nel t. proprio, sia in quello improprio. Esso può assumere due forme diverse: quella del trasferimento, quando non si effettuano soste intermedie e il reddito predestinato viene totalmente speso nella meta prescelta; quella dello scorrimento, quando invece si effettuano soste intermedie, con conseguente disseminazione del reddito nei luoghi di sosta. Dal primo punto di vista si possono distinguere almeno tre grandi tipi di t.: terrestre, marittimo e aereo. Sotto il secondo punto di vista, un’altra dozzina di tipi: a piedi, a cavallo, in bicicletta, in motociclo, in automobile o con mezzi a essa assimilabili (t. automobilistico, tipicamente itinerante), in treno (t. ferroviario, promosso con speciali facilitazioni tariffarie), in barca o con mezzi a essa assimilabili (t. nautico), in nave (t. navale, un sottotipo del quale è il t. croceristico, tipicamente di circuito), in elicottero (eliturismo), in aereo (t. aereo). Per quanto riguarda il t. aereo, l’ offerta proposta dalle compagnie aeree low cost , nate all’inizio degli anni 1990, ha dato forte impulso ai viaggi di breve durata in ogni periodo dell’anno.

Alla decisione di fare t. e di scegliere l’una o l’altra meta, insieme alle disponibilità reddituali, contribuisce l’ informazione . Questa proviene dalle guide e dalle carte turistiche, dai pieghevoli pubblicitari, dai mass media , e oggi soprattutto da Internet , dove, oltre a una consistente messe d’informazioni su storia e attrattive delle località turistiche, modalità di spostamento, opportunità di soggiorno, si possono trovare numerosi portali dedicati all’organizzazione di viaggi e alla ricerca di servizi turistici. Nella promozione del t. operano vari enti: l’Italia promuove la propria immagine all’estero tramite le delegazioni dell’ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo, ma un ruolo importante è rivestito anche da varie categorie di intermediari e, soprattutto internamente, dalle regioni e dalle APT (Aziende di Promozione Turistica).

In relazione con la posizione delle mete rispetto alle aree di irradiazione, si distingue un t. interno da un t. straniero. L’espressione t. internazionale indica invece il complesso intreccio di flussi turistici fra i vari paesi del mondo.

I centri turistici

I centri turistici specializzati o monofunzionali presentano dotazioni diverse, dal punto di vista delle attrezzature, a seconda del motivo di attrazione che li individua. Ancor più complessa è la struttura dei centri polifunzionali, poiché essa dipende dalla particolare combinazione dei motivi di attrazione che caratterizza i centri stessi. Più in generale cambia, caso per caso, l’assetto urbanistico dei centri turistici: nei centri idrominerali e termali un ruolo fondamentale è rivestito dagli impianti di cura; nei centri sciistici dagli impianti di risalita; nei centri religiosi dai luoghi di culto; nei centri balneari dagli stabilimenti balneari, dall’impiantistica sportiva e dai locali di divertimento; nei centri d’arte dalla particolare atmosfera che deriva loro dalla conservazione di testimonianze del passato; nei centri polifunzionali da un complesso molto vario di attrezzature.

Analoghe osservazioni possono riservarsi per le regioni turistiche , tratti di territorio più o meno estesi, comprendenti luoghi fra loro simili dal punto di vista delle attrattive e spesso contraddistinti da unitarietà di paesaggio. In alcuni casi le regioni turistiche, sviluppatesi disordinatamente o non del tutto affermate, sono soggette a interventi pianificatori e perciò definite comprensori turistici . Nei centri turistici, ma non esclusivamente in questi, si concentrano le attrezzature per il pernottamento (ricettive), per la ristorazione (pararicettive) e di supporto alle precedenti (complementari). Le attrezzature ricettive si distinguono in alberghiere ed extralberghiere (campeggi, villaggi turistici, ostelli della gioventù , rifugi, case e appartamenti in locazione, colonie, bed and breakfast ecc.); fra le attrezzature pararicettive sono inclusi vari tipi di esercizi per la ristorazione, mentre fra le attrezzature complementari, rivolte al soddisfacimento dei bisogni di svago dei turisti, si distinguono alcune tipologie comuni a più forme di t. (per es., locali di ritrovo e spettacolo, impianti sportivi, aree verdi ecc.).

I flussi turistici

Sia i flussi in irradiazione sia quelli in circolazione sono solitamente accertati tramite stime. Rilevazioni complete (a parte le distorsioni derivanti dall’evasione fiscale) sono invece disponibili riguardo al movimento turistico che si registra negli esercizi ricettivi (alberghieri ed extralberghieri). Le unità di misura sono costituite dagli arrivi (ospiti registrati all’atto dell’ingresso) e dalle presenze (o pernottamenti, accertabili solo dopo la partenza). Come il numero dei posti-letto può consentire la gerarchizzazione di determinati centri o di determinate aree sotto il profilo strutturale (dell’offerta), il numero delle presenze può consentire di graduarli sotto il profilo dinamico (come espressione della domanda). In particolare, la consistenza delle presenze straniere, distinte in base alla nazionalità, permette di stimare il contributo delle singole correnti turistiche all’attivo della bilancia turistica e, più in generale, di quella dei pagamenti. Di contro, la consistenza delle presenze di connazionali, suddivise per area di provenienza, può offrire un’idea del ruolo del t. nella ridistribuzione dei redditi su base regionale.

Ciascuna delle 20 regioni italiane partecipa all’attività turistica nazionale in varia misura. Per quanto riguarda il movimento turistico, il Veneto si pone al primo posto, seguito dalla Toscana e dal Lazio. Dopo un periodo di flessione nei primi anni 2000, l’Italia è tornata a beneficiare della crescita a ritmi sostenuti del t. internazionale. Nella graduatoria mondiale relativa agli introiti monetari derivanti dal t., si pone (dati 2007) al quarto posto dopo Stati Uniti, Francia e Spagna, mentre scende al quinto posto per gli arrivi internazionali, superata dalla Cina . Il t. internazionale continua a privilegiare le località di interesse storico-artistico e, a seguire, quelle balneari e montane. Fra le correnti turistiche straniere, emerge quella tedesca, seguita a molta distanza dalle correnti britannica, statunitense e francese.

Secondo l’OMT (Organizzazione Mondiale per il Turismo), i flussi turistici internazionali, misurati intermini di arrivi, hanno raggiunto nel 2007 i 900 milioni di unità, diretti per il 53,6% verso l’Europa, per il 20,4% verso l’Asia e l’ Oceania , per il 15,8% verso il continente americano (rispettivamente il 10,6 verso il Nordamerica anglosassone e il 5,3 verso l’ America Latina); si dividono il restante 10,2% l’ Africa (4,9%) e il Medio Oriente (5,3%). Anche in questo settore è evidente, negli investimenti di capitali come nei rendimenti, una netta divisione Nord-Sud: i paesi più avanzati occupano i primi posti nel t. attivo (USA, Germania, Francia, Gran Bretagna, Giappone ), mentre quelli sottosviluppati presentano un t. ricettivo fortemente squilibrante sul piano territoriale e sociale, sebbene prezioso per le deboli bilance dei pagamenti. Myanmar , Costa d’Avorio, Kenya , America Centrale insulare offrono esempi eclatanti di centri turistici con attrezzature di lusso, spesso gestite da imprese multinazionali, in stridente contrasto con l’estrema povertà delle regioni e delle stesse aree urbane in cui tali centri si trovano ubicati; tale condizione, peraltro, è comune a diversi altri paesi, come Thailandia e India , pure annoverati tra gli emergenti. Secondo le analisi dell’OMT, se nel 1950 i 15 paesi più visitati assorbivano oltre il 98% dei flussi turistici mondiali, questo valore nel 2007 è sceso al 57%, riflettendo così la nascita di nuove destinazioni turistiche, molte delle quali nei paesi emergenti. Il più alto tasso di crescita nel settore Travel and Tourism è stato realizzato, per il terzo anno consecutivo, dal Montenegro, che ha posto l’ industria del t. come chiave dello sviluppo economico e della creazione di nuovi posti di lavoro. Al secondo e terzo posto si posizionano rispettivamente l’India e la Cina, mentre si assiste all’ingresso in classifica di quattro paesi dell’Europa centrale e orientale: Romania, Croazia, Lettonia e Albania .

T. sostenibile

La locuzione è entrata nell’uso delle scienze sociali nel corso degli anni 1980, e più largamente dopo la Conferenza di Rio de Janeiro (1992), indetta dalle Nazioni Unite per individuare nuovi modelli di sviluppo economico compatibili con la conservazione delle risorse naturali. Per t. sostenibile s’intende l’insieme di quelle attività di fruizione turistica che non inducono la presenza di un numero eccessivo di utenti (incompatibile con la locale dotazione di risorse), non provocano la modificazione dei paesaggi e l’alterazione del genere di vita delle popolazioni ospiti, ma, piuttosto, associano queste ultime ai benefici del t., ripartendone i costi in misura equa, garantiscono forme di protezione delle risorse ambientali, evitandone usi distruttivi, e riescono a integrare il t. nel quadro delle altre attività economiche praticate dalle popolazioni locali. Attraverso il ricorso ad alcuni strumenti, come i sistemi di gestione ambientale (quali il regolamento comunitario EMAS II e l’ISO 14001) e le certificazioni di prodotto (quali l’Ecolabel e l’ISO 14040), si cerca di ottenere una maggiore attenzione sugli impatti e, nel contempo, il potenziamento della qualità ambientale.

Autovetture o pullman t. speciale (o gran t., spesso abbreviato in GT)

Autovetture e pullman con caratteristiche particolari dell’apparato motore (per lo più maggiorato e adattato a fornire prestazioni superiori al tipo normale di serie) e della carrozzeria (maggiore comodità e comfort), rispondenti alle esigenze di lunghi viaggi.

Vettura da t. (o turismo)

Denominazione, usata nel passato, di un tipo di vettura aperta per quattro o più passeggeri, spesso con fiancate aperte, tipo gradualmente abbandonato a partire dal 1930 e sostituito con le berline.

T. di serie, t. speciale, gran t.

Nell’automobilismo, gruppi nei quali sono classificate in fase di omologazione le autovetture per competizioni, a seconda del numero degli esemplari prodotti annualmente e delle modifiche che si possono apportare al motore, alla carrozzeria, alle ruote ecc.

© Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - Riproduzione riservata

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Definition of tourist noun from the Oxford Advanced American Dictionary

  • have/take a vacation/a break/a day off/a year off/time off
  • go on/be on vacation/leave/honeymoon/safari/sabbatical/a trip/a tour/a cruise/a pilgrimage
  • go backpacking/camping/sightseeing
  • plan a trip/a vacation/your itinerary
  • reserve a hotel room/a flight/tickets
  • have/make/cancel a reservation
  • rent a condo/a vacation home/a cabin
  • rent a car/bicycle/moped/scooter/Jet Ski
  • stay in a hotel/a bed and breakfast/a youth hostel/a villa/a trailer/a vacation home/a resort/a timeshare
  • cost/charge $100 a/per night for a suite/a single/double/twin room
  • check into/out of a hotel/a motel/your room
  • pack/unpack your suitcase/bags
  • call/order room service
  • cancel/cut short a trip/vacation
  • apply for/get/renew a/your passport
  • take out/buy/get travel insurance
  • catch/miss your plane/train/ferry/connecting flight
  • fly (in)/travel (in) first/business/economy class
  • make/have a brief/two-day/twelve-hour layover/stopover in Hong Kong
  • experience/cause/lead to delays
  • check (in)/collect/get/lose your baggage/luggage
  • be charged for/pay excess baggage fees
  • board/get on/leave/get off the aircraft/plane/ship/ferry
  • taxi down/leave/approach/hit/overshoot the runway
  • experience/hit/encounter (mild/severe) turbulence
  • suffer from/recover from/get over your jet lag/motion sickness
  • be seasick/carsick
  • attract/draw/bring tourists/visitors
  • encourage/promote/hurt tourism
  • promote/develop ecotourism
  • build/develop/visit a tourist/tropical/beach/ski resort
  • work for/be operated by a major hotel chain
  • be served by/compete with low-fare/low-cost/budget airlines
  • use/go to/have a travel agent
  • contact/check with your travel agent/tour operator
  • buy/be on/go on a package deal/vacation/tour
  • buy/bring back (tacky/overpriced) souvenirs

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Cos’è il turismo digitale? Molto più di una definizione

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tourist cosa significa

Aggiornato il 30/09/2022

Cos’è il turismo digitale ? Tante cose: l’integrazione di nuove tecnologie nel settore turistico, un comparto economicamente rilevante, un’opportunità per gli operatori del business, ma anche un nuovo paradigma che cambia non solo le regole del gioco, ma anche i turisti e il loro modo di pensare al viaggio.

In un Paese come il nostro, non è mai troppo tardi per chiedersi cos’è il turismo digitale e, soprattutto, quale può essere il suo ruolo all’interno dell’economia italiana e la sua rilevanza rispetto al settore turistico. D’altro canto, il turismo è in generale per l’Italia un comparto fondamentale, considerato da molti il nostro petrolio, una delle nostre fonti di ricchezza principali, che tuttavia spesso non è valorizzato come dovrebbe.

Uno dei modi per valorizzarlo e renderlo ancora più produttivo è proprio quello di aprirlo alla trasformazione digitale , rassegnandosi al fatto che la digitalizzazione è una scelta obbligata, non solo per aumentare il numero di persone che viaggiano e si spostano, ma per rendere l’esperienza stessa di maggiore qualità e, dunque, capace di lasciare in tutti i turisti, italiani e stranieri, un ricordo migliore.

Cos’è il turismo digitale ? Tutto parte da una definizione

Per iniziare a parlare di questo tema è bene partire dalla definizione “canonica” di turismo digitale.

Con il termine turismo digitale, formalmente si intende l’utilizzo di tutti i più vari strumenti digitali per preparare, organizzare, gestire e godersi un viaggio .

A ben vedere, dunque, il turismo digitale altro non è che il risultato dell’incontro tra il turismo e la trasformazione digitale , la quale ha trasformato e continua a trasformare questo settore come ha già fatto con molti altri della nostra economia.

La rilevanza del turismo digitale

Ma questo “nuovo settore” – sempre ammesso che di nuovo settore si possa parlare – ha davvero una sua rilevanza rispetto al comparto turismo in generale? Per rispondere a questa domanda bisogna chiarire un paio di cose.

La prima è che il turismo è un settore incredibilmente complesso , molto difficile da misurare dal momento che le statistiche relative a tale ambito non riguardano mai “un unico comparto ma un insieme di servizi anche fortemente eterogenei”.   Del resto, il turismo può essere misurato da punti di vista diversi: ad esempio dalla prospettiva dell’offerta o da quella della domanda ed è, quindi, valutabile attraverso fonti informative diverse.

Nel primo caso, le statistiche faranno riferimento alla capacità e all’occupazione delle strutture ricettive mentre nel secondo caso le rilevazioni si baseranno su informazioni raccolte direttamente dai viaggiatori, alle frontiere o mediante tradizionali indagini presso le famiglie. La seconda cosa è che queste statistiche , già di per sé stesse volatili e sfuggenti, sono rese ancora più complicate da rilevare e riordinare a causa della recente emergenza Covid-19  che ha impattato su tali rilevazioni distorcendole o addirittura interrompendole.

Tutto questo per dire che la valutazione della rilevanza del turismo digitale all’interno del settore turismo è molto difficile e che per avere un quadro certo bisogna tenere conto necessariamente anche di dati relativi ad un paio di anni fa, meno recenti ma più sicuri. Fatta questa necessaria premessa si può rispondere alla domanda posta sopra: quanta rilevanza ha il turismo digitale? La risposta è molta più di quella che si crede.

Un business da traino

Stando, infatti, ai dati contenuti in una ricerca condotta dalla Borsa Internazionale di Milano , nel 2022 il settore è cresciuto del 43%, rappresentando un vero e proprio business da traino .

A pesare in modo particolare su questa crescita , secondo quanto riportato da una ricerca dell’osservatorio innovazione digitale nel turismo, nel 2021 sarebbe stato proprio il turismo digitale, che ha fatto segnare un +55%, rispetto al 2020;  risultato ancora più notevole se si considera il +1% di transazioni fatte registrare dai canali ufficiali nello stesso periodo. Questo significa che il turismo digitale un peso ce l’ha e non è di poco conto, anche alla luce del fatto che internet e, in generale, le soluzioni digitali stanno diventando sempre più rilevanti e diffuse in questo settore.

A conferma di ciò ci sono delle ulteriori statistiche che affermano che molti  viaggi vengono prenotati attraverso un sito internet o una applicazione per smartphone senza bisogno di alcuna intermediazione umana. 

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Il turismo digitale è molto più di una semplice prenotazione

Assodato che il turismo digitale è effettivamente una parte importante di questo business, occorre precisare una cosa molto importante.

Quando si parla di turismo digitale non bisogna fare l’errore madornale di credere che la componente digital giochi un ruolo solo in fase di prenotazione e pagamento di un viaggio , di un alloggio o di un mezzo di trasporto. Al contrario, la trasformazione digitale si manifesta lungo tutte le fasi del viaggio, seguendo passo passo il percorso che compie il turista nella sua customer experience.

Internet, infatti, è ormai una componente imprescindibile dell’esperienza che ogni turista compie quando decide di partire. Ricerca, prenotazione, acquisto, recensione, pubblicazione: almeno una di queste azioni, infatti, viene compiuta online da un turista qualsiasi durante il proprio periodo di vacanza. S e ci si pensa bene, ci si accorge immediatamente di quanto la componente digitale riesca ad essere pervasiva ed influente rispetto a tutte queste attività.

Un esempio su tutti ci viene offerto da TripAdvisor . Ormai da tempo la piattaforma di recensioni di ristoranti e alberghi più famosa del mondo è diventata stabilmente un punto di riferimento per i viaggiatori: quando si visita una nuova città una delle prime cose che si fa per decidere dove mangiare è cercare su TripAdvisor e leggere le recensioni degli altri turisti.

In altre parole, quello che una volta era il vecchio passaparola analogico è stato sostituito da un passaparola digitale per certi aspetti molto più efficace . È stato, infatti, dimostrato dalla Oxford Economics , la società indipendente di ricerca e analisi fondata dall’Università di Oxford, che TripAdvisor è assolutamente in grado di influenzare buona parte delle attività che i viaggiatori compiono . Basti pensare che già nel 2017 tale piattaforma ha avuto un ruolo fondamentale nell’incremento del numero di viaggi, spingendo i turisti a spendere il 15% in più , muovendo così un ammontare pari a 80 miliardi di dollari verso tale settore, sino ad arrivare ad oggi che conta quasi più di un milione di recensioni.

Il turismo digitale influenza il turismo analogico

Oltre a TripAdvisor ci sono tanti altri esempi che si possono fare per capire quanto la rilevanza del turismo digitale non si limita solamente all’aspetto economico. Al contrario, il turismo digitale è in grado persino di modificare ed influenzare la geografia e i percorsi del turismo per così dire “analogico” . Uno dei casi più illuminanti è quello di Instagram . 

Postare foto, selfie e stories delle proprie vacanze e dei propri viaggi è diventato un rito estivo a cui poche persone ormai riescono a sottrarsi. Col tempo, quello che si può considerare un semplice passatempo per condividere le proprie esperienze con gli amici si è trasformato in qualcosa di più: Instagram, infatti, è diventato un vero e proprio “catalogo” di viaggi tra cui scegliere . T ra l’altro, un catalogo con una formidabile capacità di influenzare gli utenti nella scelta delle loro prossime mete .

A dimostrarlo è una ricerca commissionata da EasyJet su alcuni turisti di età compresa tra i 18 e i 68 anni la quale ha registrato che il 55% degli intervistati ha prenotato il suo viaggio basandosi esclusivamente su immagini viste su Instagram . In particolare, più del 30% delle oltre 2.000 persone intervistate ha anche dichiarato di aver scelto la propria destinazione pensando alla cosiddetta “ photo opportunity ”, ovvero alla possibilità poi di postare delle belle foto sui social. Questo ha fatto sì che alcune mete prima non particolarmente battute diventassero dei luoghi ambiti per il turismo di massa.

Una cosa del genere è successa ad esempio alla Trolltunga , ovvero una formazione rocciosa che si trova in Norvegia, sostanzialmente sconosciuta fino a qualche tempo fa – si pensi che in tutto il 2009 solo 1000 persone avevano sorvolato questo luogo remoto. Sono bastati 10 anni e una crescente eco fotografica su Instagram ed ecco che soltanto nel mese di gennaio del 2019 si contavano già oltre 100mila foto su Instagram con l’hashtag associato al massiccio norvegese.

Questo significa che sono sufficienti alcune foto in trend per spostare la scelta di viaggio di diverse migliaia di persone, con tutto quello che ne consegue in termini di business.

Cos’è il turismo digitale? Innanzitutto una grande opportunità

L’esempio riportato sopra non serve solamente a dimostrare quanto affermato all’inizio, ovvero che il turismo digitale può avere una rilevanza effettiva sul piano del business, ma mostra anche quanto questo particolare comparto del settore possa rappresentare un’incredibile opportunità di crescita e sviluppo . Del resto, è stata proprio la progressiva integrazione di nuove soluzioni digitali nel settore del turismo a far nascere nuovi modelli di viaggio (e di business).

Si pensi ad AirBnB , la piattaforma di hosting più famosa del mondo, che in pochi anni ha rivoluzionato il modo di viaggiare e di ospitare le persone, diventando un vero e proprio gigante del turismo. O anche a Couchsurfing , il servizio di scambio di ospitalità e di rete sociale che permette alle persone di mettere a disposizione il proprio divano o locali della propria casa per brevi periodi a turisti da tutto il mondo.

Tuttavia, quando si parla di opportunità offerte dal turismo digitale ci si riferisce anche a tutti quegli strumenti messi a disposizione dalla trasformazione digitale che possono essere usati per far crescere ulteriormente delle attività già esistenti .

Si pensi, ad esempio, all’opportunità che offre internet a tutti i piccoli alberghi e b&b di mettersi in mostra affiliandosi ad alcuni dei principali portali di prenotazione generalisti disponibili in rete (Lastminute, Expedia, eDreams ecc.) o ppure alla possibilità di continuare a mantenere i rapporti con i propri clienti, facendoli diventare abituali, utilizzando una newsletter che racconti le nuove attività e servizi previsti dalla struttura o che esponga alcune offerte personalizzate in base al tipo di cliente che si contatta .

Per non parlare dei social network che sono una risorsa formidabile per farsi conoscere dai futuri clienti, mettendo in mostra ciò che rende speciale e unica la propria attività. Del resto, si è già visto quanto i social siano capaci di influenzare le scelte dei turisti: avere una pagina Instagram curata ed accattivante può spingere gli utenti a scoprire di persona la struttura, così come una pagina Facebook semplice e completa è uno strumento utilissimo per dare ai turisti tutte le informazioni necessarie nonché per semplificare le comunicazioni, rendendole rapide ed immediate.

Cos’è il turismo digitale? Un modo per migliorare la “tourism experience”

Tuttavia, il turismo digitale non è soltanto prenotazioni più semplici, condivisioni di immagini sui social o strumenti di marketing amplificati dagli strumenti digitali.

Il turismo digitale, infatti, rappresenta anche un nuovo approccio al tipo di esperienza che gli addetti al settore posso offrire ai turisti .

Ad esempio, attraverso l’ IoT , il cosiddetto “Internet delle cose”, si può trasformare il soggiorno dei propri clienti, ospitandoli all’interno di camere intelligenti , capaci di reagire ad una semplice indicazione vocale dell’ospite, che in questo modo si trova ad avere a propria disposizione un vero e proprio assistente virtuale personale capace di soddisfare immediatamente tutti i bisogni e le richieste . Oppure si pensi all’ impiego dei Big Data , che si rivelano uno strumento strategico utilissimo tanto per i piccoli alberghi, quanto per le compagnie aeree e i siti di viaggi e di offerte di prenotazione.

È proprio grazie ai Big Data che tutti questi operatori possono profilare perfettamente i propri clienti e costruire un’offerta altamente personalizzata che sia in linea con le caratteristiche e le preferenze del cliente . Del resto, non è un mistero che il turista 2.0 , ovvero il turista ai tempi della trasformazione digitale, si aspetti proprio questo da tutti coloro che lavorano nel settore turistico, ovvero di vivere un’esperienza che sia unica e personalizzata, digitale e memorabile nello stesso tempo .

A ben vedere, infatti, la trasformazione digitale ha fatto anche questo: non ha solo “cambiato” il business del turismo , introducendo strumenti e tecnologie utili a chi vuole far crescere ed arricchire la propria attività, ma ha anche trasformato irreversibilmente il turista e, di conseguenza, le sue priorità .

L’utilizzo e l’influenza dei social sono solo un esempio di questo cambiamento “antropologico” che, a ben vedere, è stato molto più radicale e decisivo di quello che si può credere e di cui bisogna tener conto se si vuole avere successo sul mercato. Ma questo è un altro tema, che approfondiremo in un nostro prossimo articolo.

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With a background in classical studies and law, Edoardo is a young digital copywriter with a passion for storytelling, especially around the theme of innovation.

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Che cosa significa "governo guidato dalle missioni"

LONDRA – La pandemia di COVID-19, l’inflazione e le guerre hanno allertato i governi su ciò che realmente serve per affrontare crisi massicce. In tempi straordinari, i responsabili politici spesso riscoprono la propria capacità di prendere decisioni coraggiose. La rapida velocità di sviluppo e distribuzione dei vaccini contro il COVID-19 ne è un esempio .

Ma prepararsi per altre sfide richiede sforzi più sostenuti nel “governo guidato dalle missioni”. Ricordando il linguaggio e le strategie di successo dell’era della Guerra Fredda, i governi di tutto il mondo stanno sperimentando ambiziosi programmi politici e partenariati pubblico-privato nel perseguimento di specifici obiettivi sociali, economici e ambientali. Ad esempio, nel Regno Unito, il piano elettorale delle cinque missioni del Partito Laburista  ha dato il via a un vivace dibattito su se e come creare un’ “ economia per missioni ”.

Il governo guidato dalle missioni non consiste nel raggiungere l’adesione dottrinale a un insieme originale di idee; Si tratta di identificare le componenti essenziali delle missioni e di accettare che paesi diversi possano aver bisogno di approcci diversi. Allo stato attuale delle cose, il panorama emergente delle missioni pubbliche è caratterizzato da una ri-etichettatura o riproposizione delle istituzioni e delle politiche esistenti, con più partenze balbettanti che decolli rapidi. Ma va bene così. Non dovremmo aspettarci che un cambiamento radicale nelle strategie politiche avvenga da un giorno all’altro, e neanche che accada nell’arco di un ciclo elettorale.

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COMMENTS

  1. turista in Vocabolario

    turista. s. m. e f. [dall'ingl. tourist, attraverso il fr. touriste; v. turismo] (pl. m. -i ). - Chi pratica il turismo; chi viaggia e soggiorna per turismo fuori della sua sede abituale: un gruppo, una comitiva, una folla di t. stranieri; città d'arte, stazioni balneari piene di t., affollate di t.; si prevede, per la prossima estate ...

  2. TOURIST

    TOURIST - definizione, significato, pronuncia audio, sinonimi e più ancora. Che cosa è TOURIST? 1. someone who visits a place for pleasure and interest, usually while on holiday: 2. a member of…: Vedi di più ancora nel dizionario Inglese - Cambridge Dictionary

  3. tourist

    tourist guide n (person who leads tourists) guida turistica nf : guida nf : A tourist guide showed us around the city. tourist guide n (book for travelers) guida turistica nf : guida nf : I bought a tourist guide to Sardinia. tourist kiosk n (visitors' information booth) chiosco delle informazioni turistiche : tourist office n (information ...

  4. turista

    Nella descrizione in italiano: villeggiante - visitatore. Inglese: holidaymaker - sightseer - tourist - vacationer - excursionist - passenger - spring breaker - weekender. Forum discussions with the word (s) 'turista' in the title: Discussioni nei forum nel cui titolo è presente la parola 'turista': Dimensione turista.

  5. tourist

    tourist n as adj (of travellers) turístico/a adj : de turismo loc adj : Tourist numbers were a little lower than last year. Las cifras de turistas fueron un poco más bajas que el año pasado. tourist n as adj (for travellers) de turismo loc adj : You can get information from the tourist office. This island is a popular tourist destination.

  6. TOURIST

    turístico {adj.} (información, folleto) more_vert. If it had experienced that depreciation, it would have benefited from a tourist boom. expand_more Si hubiera experimentado esa depreciación, se habría beneficiado del auge turístico. tourist. volume_up. turístico {adj.} (atracción, actividad, lugar) more_vert.

  7. turismo in Vocabolario

    s. m. [dal fr. tourisme, che ricalca l'ingl. tourism, che a sua volta è dal fr. tour «giro, viaggio»]. - 1. a. L'insieme di attività e di servizî a carattere polivalente che si riferiscono al trasferimento temporaneo di persone dalla località di abituale residenza ad altra località per fini di svago, distrazione, cultura, cura ...

  8. Turista: significato Dizionario Italiano

    Turista. Sostantivo. turista m e f sing. (singolare maschile: turista, plurale maschile: turisti, singolare femminile: turista, plurale femminile: turiste) (sociologia) (economia) colui o colei che viaggia per diletto. individuo che si reca in un luogo che è o contiene elementi di interesse o propriamente turistico. Sillabazione.

  9. Turista, etimologia e significato

    La differenza fra chi si sposta soltanto e il turista, allora, c'è: il turista viaggia per essere una persona migliore - e forse, dall'altro lato, il turismo è farsi venire a spiegare dai forestieri perché è bello, il posto in cui si sta. Turista - Chi viaggia per svago, per cultura. Etimo: dal francese: [tour] giro, viaggio.

  10. tourist noun

    The theme park is the region's most popular tourist facility. The town is off the usual tourist route. Their economy is dependent on tourist dollars. the part of town most frequented by tourists; He entered the country on a tourist visa. It was the beginning of the tourist season. Local roads cannot cope with the increase in tourist traffic.

  11. turismo nell'Enciclopedia Treccani

    L'insieme di attività e di servizi a carattere polivalente che si riferiscono al trasferimento temporaneo di persone dalla località di abituale residenza ad altra località per fini di svago, riposo, cultura, curiosità, cura, sport ecc. Il t. è pertanto trasferimento ciclico: partenza dal domicilio abituale, arrivo ed eventuale soggiorno ...

  12. TOURIST

    TOURIST Significado, definición, qué es TOURIST: 1. someone who visits a place for pleasure and interest, usually while on holiday: 2. a member of…. Aprender más.

  13. TOURIST

    tourist significado, definición, qué es tourist: 1. someone who visits a place for pleasure and interest, usually while on holiday: 2. a member of…. Saber más.

  14. tourist noun

    a person who is traveling or visiting a place for pleasure busloads of foreign tourists a popular tourist attraction/destination/resort the tourist industry/sector Further information is available from the local tourist office. Topic Collocations Travel and Tourism vacations. have/take a vacation/a break/a day off/a year off/time off

  15. Tourist Definition & Meaning

    tourist: [noun] one that makes a tour for pleasure or culture.

  16. turista

    1. m. y f. Persona que hace turismo. 2. adj. En un medio de transporte de pasajeros, especialmente en un avión, dicho de una clase: Más económica. U. t. c. s. f.

  17. TOURIST

    traducir TOURIST: turista, miembro del equipo visitante, turista [masculine-feminine, singular]. Más información en el diccionario inglés-español.

  18. Google Traduttore

    Il servizio di Google, offerto senza costi, traduce all'istante parole, frasi e pagine web dall'italiano a più di 100 altre lingue e viceversa.

  19. TOURIST definición y significado

    tourist attractions. 2. a person on an excursion or sightseeing tour. 3. a person travelling abroad as a member of a sports team that is playing a series of usually international matches. 4. Also called: tourist class. the lowest class of accommodation on a passenger ship. adjetivo.

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