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Spagna on the road: il gran tour iberico

tour spagna in auto dall'italia

Da anni hai in programma di andare in viaggio in Spagna e questa estate hai deciso finalmente di coronare il tuo sogno? Bene, ma da dove partire? Ecco un itinerario Spagna on the road di 9 tappe, per esplorare al meglio questo incredibile paese di sole, cultura ed incantevoli spiagge. Pronto a partire?

Dall’ architettura modernista di Barcellona alla fortezza araba di Granada , la Spagna è un luogo da visitare almeno una volta nella vita . Scegliere di fare un tour Spagna on the road significa percorrere un’incredibile storia alla scoperta della cultura, bellezza e meraviglia di incantevoli luoghi. In questo articolo abbiamo preparato un itinerario da percorrere in auto in 15 giorni , fornendoti anche delle indicazioni per rendere la tua vacanza più eco e smart . Prenditi tutto il tempo necessario per studiare le varie mete e mettiti alla guida: è tempo di paella!

Tappa 1: Barcellona, tra cultura e sostenibilità

Barcellona, tra cultura e sostenibilità

Il nostro Spagna on the road inizia da Barcellona, la cosmopolita capitale della Catalogna . Se hai deciso di partire in auto , sicuramente sei uno spirito avventuriero perché, dall’Italia, la strada è abbastanza lunga. Ma può diventare una scelta interessante per un avventuroso viaggio con gli amici . Se hai un’ auto elettrica , prima di partire, assicurati di controllare i punti in cui sono presenti le colonnine di ricarica. Una scelta furba è attivare il servizio Telepass per il pedaggio in Europa . In questo modo potrai risparmiare non solo sui pedaggi ma anche sul carburante , la ricarica elettrica e anche i parcheggi . In alternativa, puoi prendere un traghetto che, partendo da Genova , ti porterà direttamente a Barcellona . Arrivato a destinazione, puoi scegliere di noleggiare un’auto oppure spostarti con i mezzi di trasporto pubblico. Da questo punto di vista, Barcellona ha una grande cultura in termini di mobilità sostenibile : sono disponibili una grande varietà di mezzi, dai classici bus fino ad arrivare ai monopattini elettrici a noleggio .

Cosa vedere a Barcellona

Barcellona è una città affascinante e vibrante. Ogni angolo della città catalana è un’opportunità per scoprire qualcosa di nuovo ed emozionante. Le cose da vedere sono tante, ma vediamo i tre luoghi fondamentali da vedere durante il tuo Spagna on the road:

  • La Sagrada Família . È il simbolo di Barcellona: capolavoro architettonico progettato da Antoni Gaudí , è una basilica in costruzione da oltre un secolo. La sua facciata mozzafiato e le sue alte guglie sono una festa per gli occhi e l’interno sorprende con una luce filtrata attraverso le sue magnifiche vetrate colorate . Se possibile, prenota in anticipo i biglietti per evitare lunghe code e goderti al meglio questa straordinaria esperienza;
  • La Rambla . Si tratta di una delle strade più famose e vivaci di Barcellona: un lungo viale alberato punto di incontro per locali e turisti, luogo ideale per passeggiare e ammirare l’atmosfera unica della città. Lungo La Rambla troverai bancarelle di fiori, artisti di strada e caffetterie accoglienti. Il mercato della Boqueria è il posto ideale per assaporare tutta l’essenza di questo luogo magico;
  • Parc Güell . Un altro dei capolavori di Gaudí, il Parc Güell è un affascinante giardino pubblico situato sulla collina di El Carmel . Il parco offre una vista spettacolare sulla città e abbonda di colorati mosaici e strutture uniche, tra i quali la famosa Salamandra .

Questi sono solo tre dei numerosi luoghi straordinari da scoprire a Barcellona. La città offre una vasta gamma di esperienze culturali, artistiche e gastronomiche . Il nostro consiglio è quello di noleggiare una bicicletta o un monopattino elettrico ed esplorare la città.

Le spiagge di Barcellona: le più belle

Barcellona non è solo famosa per la sua architettura mozzafiato , ma anche per le sue splendide spiagge . Con una costa lunga e variegata, offre diverse opzioni per chi desidera rilassarsi sulla sabbia dorata e godersi il caldo sole mediterraneo. Ecco alcune delle spiagge più belle di Barcellona :

  • Barceloneta . Sicuramente la spiaggia più famosa di Barcellona: situata a pochi minuti dal centro, è il luogo ideale per prendere il sole, fare una nuotata nel mare blu e godersi l’atmosfera gioiosa. Essendo una zona altamente turistica, troverai numerosi chioschi e ristoranti lungo il lungomare, dove potrai assaporare la cucina locale;
  • Bogatell . Se non ami la confusione questa è la scelta ideale. Molto meno affollata e più tranquilla rispetto la precedente, con le sue acque cristalline e la sabbia fine, Bogatell è perfetta per rilassarsi e fuggire dal trambusto della città. Qui potrai praticare anche sport come il paddle surf e il beach volley: se tu e il tuo gruppo di amici siete degli appassionati di sport acquatici, il vostro luogo è questo;
  • Nova Icaria . La spiaggia di Nova Icaria è molto popolare tra le famiglie e i giovani. Situata vicino al Port Olimpic, offre una vasta gamma di servizi e attività, tra cui campi da beach volley, ristoranti e bar alla moda. È anche una delle spiagge più pulite e curate di Barcellona.

Le spiagge di Barcellona sono una parte essenziale dell’esperienza catalana . Che tu sia alla ricerca di un’avventura con gli amici o di una rilassate vacanza con la tua dolce metà o in famiglia, Barcellona si rivela sempre un’ottima scelta.

Tappa 2: Valencia, la patria della paella

Valencia, la patria della paella

Dopo alcuni giorni immersi fra l’ arte e il divertimento di Barcellona, è arrivato il momento di rimettersi in cammino. La seconda meta di questo Spagna on the road è l’incantevole Valencia . Città simbolo della penisola iberica è un perfetto connubio fra tradizione e modernità e lo si percepisce sin dai primi istanti in cui metterai piede nelle strade del luogo. Se sei partito in auto , il nostro consiglio è quello di lasciare l’auto in uno dei numerosi parcheggi , per poi spostarti a piedi o con i mezzi di trasporto. Valencia, infatti, vanta una delle migliori reti di traposto pubblico: la Metrovalencia. Costituita da 10 linee, potrai raggiungere facilmente anche i sobborghi più distanti dal centro. Inoltre, sottoscrivendo una Valencia Tourist Card , ad un prezzo davvero irrisorio, potrai utilizzare in modo illimitato i mezzi di trasporto pubblico e ricevere degli sconti per visitare le principali attrazioni della città, come: l’Oceanografico, la Cattedrale di Valencia, l’edificio de Marques di Dos Agusas.

Valencia fra mistero e cultura: cosa vedere

Valencia è la terza città più grande della Spagna. Come potrai immaginare, le cose da vedere sono davvero tantissime. È una meta imperdibile sia per gli amanti della natura sia per chi è alla ricerca di una vacanza culturale . Uno dei luoghi più emblematici da visitare è senza dubbio la Città delle Arti e delle Scienze , di cui si ha un accesso scontato se si utilizza la Valencia Tourist Card. Si tratta di un enorme complesso futuristico progettato dall’architetto valenciano Santiago Calatrava . All’interno di esso potrai visitare anche l’ Oceanografico: il più grande acquario d’Europa che ti porterà in uno straordinario viaggio sottomarino alla scoperta delle meraviglie del mare. Un’altra attrazione iconica di Valencia è la Cattedrale di Santa Maria . L’imponente struttura in stile gotico valenzano custodisce il celebre Santo Graal : la leggenda narra che questo calice venne usato da Gesù durante l’ultima cena, ma sono tante le storie che orbitano attorno a questo oggetto affascinante e misterioso. Gli appassionati d’arte, inoltre, non possono perdersi il Museo delle Belle Arti: una delle pinacoteche più importanti della Spagna che custodisce oltre 2.000 opere d’arte dei grandi pittori che hanno fatto la storia dell’arte spagnola. Qui, fra le tante, potrai ammirare anche le opere di Diego Velázquez e dell’enigmatico pittore aragonese Francisco Goya . Insomma, Valencia ne ha davvero per tutti: non ti resta che metterti in viaggio.

Le spiagge più belle di Valencia e non solo

Come la tappa precedente, Valencia è famosa per le sue meravigliose spiagge . Tuttavia, questa città non è solo mare: a soli 10 chilometri dal centro è possibile visitare il Parco Naturale dell’Albufera . Un vero paradiso terrestre per gli amanti della natura. Luogo natale della famosa paella , si tratta di un’oasi urbana immersa nei boschi e circondata dalle risaie, dove fare lunghe passeggiate a piedi ma anche in barca. Raggiungere il Parco dell’Albufera è molto semplice: partendo dal centro di Valencia puoi prendere la linea 24 o la 25 , entrambe gratuite se sei in possesso di una Valencia Tourist Card . In alternativa, è presente anche un bus turistico completamente dedicato a questa destinazione. Se sei più un tipo da spiaggia, non puoi perderti la Playa de la Malvarrosa: una delle località balneari più famose della città. La sua sabbia dorata e le acque cristalline hanno ispirato negli anni i grandi artisti dell’arte spagnola.

Tappa 3: Alicante, la perla di Costa Blanca

Alicante, la perla di Costa Blanca

È sulla costa orientale della Spagna che si trova la prossima tappa: Alicante . Questa perla mediterranea incanta i visitatori che ogni anno si recano qui per ammirare i suoi paesaggi mozzafiato. Puoi raggiungerla dalla tappa precedente in circa 2 ore di auto oppure prendendo uno dei tanti bus o treni che collegano le due città. Alicante è una città bike-friendly : ci sono numerose piste ciclabili e tantissimi servizi di noleggio bici e monopattini : può essere un modo divertente ed eco per esplorare il luogo, soprattutto se stai facendo una vacanza in compagnia di amici. Inoltre, il noleggio è molto economico: un ottimo modo per risparmiare, fare movimento e inquinare di meno.

Fra natura e storia: cosa vedere ad Alicante

Alicante è una città ricca di storia, opere d’arte e meravigliose spiagge. Una delle attrazioni imperdibili è il Castello di Santa Barbara, situato sulla cima del Monte Benacantil , nel centro della città. Si tratta di una delle fortezze medievali più grandi e imponenti di tutta la Spagna. Una volta arrivati in cima, è possibile ammirare lo splendido panorama sulla baia di Alicante e sulla città. Ma la vera bellezza di Alicante si trova nel suo centro storico : i suoi edifici colorati e le mille stradine da esplorare, lo rendono il luogo ideale per una lunga passeggiata. Qui, si trova inoltre la Cattedrale di San Nicola : un capolavoro gotico la cui particolarità risiede nella pianta a croce commissa divisa in tre navate. Alicante è famosa e apprezzata in tutto il mondo per le meravigliose spiagge. Se hai deciso di fare una tappa anche in questa meta della Spagna avrai sicuramente intenzione di farci un salto. Andiamo a scoprire alcune delle spiagge più belle della zona.

Bellezza mediterranea: le spiagge più belle di Alicante

Le spiagge di Alicante sono fra le più belle della costa mediterranea . Ognuna di esse ha un suo particolare fascino. Vediamone tre fra le più incantevoli:

  • Playa del Postiguest . Situata nel cuore di Alicante, questa spiaggia è molto popolare anche tra i residenti della città poiché facilmente raggiungibile. Per questo motivo è anche molto affollata: tuttavia la possibilità di godersi una passeggiata sul lungomare tornando a casa vale assolutamente il viaggio;
  • Playa de San Juan . Probabilmente la più famosa e ampia di Alicante, questa spiaggia è estesa per oltre 7 chilometri di sabbia dorata. È la meta ideale per gli amanti degli sport acquatici: qui, potrai noleggiare attrezzature per surf, windsurf e paddle;
  • Cala Palmera . Se questo Spagna on the road lo stai facendo con la tua dolce metà, questa è la tua spiaggia. Situata a nord di Alicante, è una piccola cala nascosta, tranquilla e molto romantica.

Queste sono solo alcune delle meravigliose spiagge di Alicante: ma adesso è arrivato il momento di ripartire e andare verso la prossima meta.

Tappa 4: Malaga, la città mite

Malaga in Andalusia, Spagna

La prossima tappa del nostro Spagna on the road è Malaga . Il suo clima mite la rende una meta turistica ideale in qualsiasi periodo dell’anno . Come le precedenti città, anche Malanga offre una vasta gamma di alternative di mobilità sostenibile . Quotidianamente vengono organizzati tour turistici in monopattino elettrico : puoi prenotare fino a 36 ore prima e nel prezzo del noleggio è incluso l’accompagnamento di una guida. Se stai cercando una nuova esperienza di viaggio questa è sicuramente una valida soluzione per conoscere ed esplorare la città. Inoltre, sottoscrivendo una City Card , puoi accedere a tanti musei, attrazioni turistiche e percorsi escursionisti a prezzo agevolato. Non ti resta che scegliere quella più adeguata alle tue esigenze e iniziare a scoprire Malaga.

La Malaga di Picasso: cosa vedere

Malaga è conosciuta soprattutto per essere la città natale del famoso pittore dell’arte cubista Pablo Ruiz Picasso . Il Museo della casa natale di Picasso  è oggi divenuto una grande attrazione. Oltre alle opere dell’artista, all’interno del museo è possibile trovare ricordi personali di famiglia mentre, il terzo piano, è un archivio dove sono custoditi i materiali e documenti. La domenica l’ingresso è gratuito per tutti a prescindere dall’età: un motivo in più per visitarlo. A circa 10 minuti dal museo, troverai il Teatro Romano : un teatro di medie dimensioni scoperto solo nel 1951 in seguito ad alcuni lavori urbanistici. Dal teatro è possibile visitare un’altra attrazione. Si tratta della famosa Alcazaba : una maestosa fortezza di epoca musulmana, oggi simbolo della storia dell’Andalusia. La struttura è incredibile: il nostro consiglio è quello di prendersi almeno qualche ora per ammirarla con calma. Ovviamente, dopo la casa, nella lista non può mancare anche il Museo di Picasso . Se hai deciso di passare da Malaga questa è una tappa obbligatoria. È aperto tutti i giorni e il costo del biglietto parte da 8€ .

Il sole di Malaga: le spiagge più belle

Ormai l’hai capito: in questo Spagna in the road , il mare non manca mai. Come le precedenti, anche Malaga vanta di spiagge bellissime. Vediamone tre fra le più belle in assoluto:

  • Playa de la Malagueta . Questa è la spiaggia più famosa e popolare di Malaga. Situata proprio a ridosso del centro storico, è facilmente raggiungibile a piedi. La sua caratteristica è l’acqua calma e poco profonda che la rende ideale per famiglie e bagnanti di tutte le età. Lungo il lungomare, troverai bar, ristoranti e chiringuitos: i tipici chioschi sulla spiaggia;
  • Playa de la Misericordia . Situata a est della Playa de la Malagueta, questa spiaggia lunga e meno affollata offre un’atmosfera più tranquilla. È particolarmente apprezzata dagli amanti degli sport acquatici, poiché, grazie ai venti favorevoli, è possibile praticare il windsurf e il kitesurf;
  • Playa de la Caleta . Questa piccola spiaggia si trova vicino al Porto di Malaga ed è spesso frequentata dagli abitanti locali. È una scelta perfetta se stai cercando un’atmosfera autentica, tranquilla e meno turistica.

Tappa 5: Granada, il fascino andaluso

Granada, il fascino andaluso

Siamo arrivati alla quinta tappa del nostro Spagna on the road , a poco più della metà del viaggio. A circa un’ora e mezza di auto dalla tappa precedente si trova Granada . Questa pittoresca città dell’ Andalusia è molto compatta: il modo migliore per visitarla è indubbiamente a piedi . Per spostamenti più lunghi o nelle zone limitrofe, si può far affidamento alla rete di autobus urbani : la città è molto ben collegata e non avrai problemi di orari poiché ci sono bus e treni ogni circa 10 minuti . Inoltre, puoi sottoscrivere la Credibus : una card da caricare a credito e dalla durata di ben 5 anni, con cui potrai prendere qualsiasi bus urbano. Un’esperienza divertente da fare è viaggiare su un treno Hop-on Hop-off : si tratta di un treno turistico che è possibile prendere da qualsiasi punto della città. Potrai fare un giro della zona scoprendo le attrazioni più affascinanti, scendendo e risalendo dal treno tutte le volte che vuoi. Insomma, spostarsi a Granada è facile e divertente grazie alle diverse opzioni disponibili e ogni mezzo di trasporto offre l’opportunità di scoprire la bellezza e il fascino della città andalusa .

Granada patrimonio della cultura: cosa vedere

Granada è una città incantevole, celebre per il suo ricco patrimonio culturale, i maestosi palazzi moreschi e le spettacolari viste panoramiche della Sierra Nevada . La principale attrazione di Granada è l’ Alhambra , un palazzo fortificato risalente al XIII secolo, che rappresenta uno dei migliori esempi dell’architettura islamica nel mondo. Questo complesso incantevole è stato dichiarato dall’ Unesco Patrimonio dell’Umanità e comprende splendidi giardini, cortili affascinanti e l’indimenticabile Palazzo Nazaries . È essenziale prenotare i biglietti con anticipo , poiché l’Alhambra è uno dei luoghi più visitati della Spagna. Un altro luogo da non perdere a Granada è il quartiere dell’ Albaicín , una rete di stradine strette e pittoresche, dove potrai immergerti nell’atmosfera moresca della città. Le viste panoramiche sull’Alhambra dalla collina dell’Albaicín sono semplicemente mozzafiato, soprattutto al tramonto . La Cattedrale di Granada è un altro luogo di grande interesse. Questa maestosa cattedrale, costruita nel XVI secolo, combina elementi gotici, rinascimentali e barocchi ed è sede di numerosi tesori artistici. Infine, non dimenticarti di immergerti nell’atmosfera vivace della città. Goditi una passeggiata lungo il Paseo de los Tristes , con i suoi numerosi bar e ristoranti, dove potrei gustare le prelibatezze locali, tra cui le famose tapas .

La Sierra Nevada: il cuore pulsante di Granada

Dopo tutte le tappe precedenti, di mare non ne potevi più, vero? Bene, perché Granada non è certo famosa per le spiagge, dato che sono molto distanti. Qui, potrai visitare qualcosa di ancora meglio: la Sierra Nevada . È una destinazione meravigliosa per chi ama la natura e le attività all’aria aperta . Con le sue montagne, i suoi laghi e i suoi sentieri, ne ha davvero per tutti i gusti. Per il suo inestimabile valore paesaggistico e botanico è stata dichiarata, nel 1986, Riserva della Biosfera dall’Unesco . Il periodo migliore per visitarla è da giugno a settembre , quando il clima è più caldo e soleggiato. Tuttavia, la Sierra Nevada è anche una meta popolare per lo sci e lo snowboard, quindi, se ami gli sport invernali, valuta di visitarla anche nella stagione fredda. È facilmente accessibile da Granada: infatti, dista solo 40 chilometri . Ci sono diversi autobus che partono da Granada e arrivano alle principali città della Sierra Nevada, come Pradollano e Monachil . Ci sono molti sentieri escursionistici nella Sierra Nevada, per tutti i livelli di esperienza. Alcuni dei più popolari sono il Sendero de los Miradores , che offre viste panoramiche della catena montuosa, e il Sendero de la Caldera del Tajo de la Caldera , che conduce a un lago glaciale. Se il tuo Spagna on the road è in estate, assicurati di portare acqua, cibo e soprattutto protezione solare.

Tappa 6: Siviglia, la patria del flamenco

Siviglia, la patria del flamenco

Mancano solo tre mete del nostro Spagna on the road e la prossima tappa ti porterà nella capitale dell’Andalusia e del flamenco: Siviglia . È una città molto facile da girare a piedi. Il centro storico è relativamente piccolo e tutto è ben collegato . Tuttavia, ci sono anche altri modi per spostarsi in città, come:

  • Autobus . Siviglia ha un’ottima rete di autobus che collegano tutti i punti della città. I bus sono economici e frequenti: sono un ottimo modo per spostarsi se si ha poco tempo;
  • Metro . È presente una piccola rete metropolitana che collega il centro storico con la periferia. La metropolitana è veloce ed efficiente, ma è meno frequente degli autobus;
  • Noleggio biciclette . Siviglia è una città molto ciclabile e ci sono molte piste che permettono di spostarsi in modo rapido e facile. Noleggiare una bicicletta è un ottimo modo per esplorare la città e vedere i suoi monumenti da una prospettiva diversa.

Il modo migliore per spostarsi a Siviglia dipende dalle tue esigenze e dal tuo budget. Se hai poco tempo e vuoi risparmiare, gli autobus sono la soluzione migliore.

La città dalle mille strade: cosa vedere a Siviglia

Siviglia è una città ricca di storia e cultura , con molti monumenti e attrazioni da vedere. Se resti solo pochi giorni forse non riuscirai a vederli tutti ma ce ne sono alcuni che davvero non puoi perderti, come:

  • Cattedrale di Siviglia . La Cattedrale di Siviglia è la più grande cattedrale gotica del mondo. Edificata sulla moschea di Almohadu, è stata costruita nel XIV secolo e ospita la tomba di Cristoforo Colombo;
  • Real Alcázar di Siviglia . Si tratta di un complesso di palazzi e giardini che è stato costruito dai Mori nel XII secolo. È uno dei più importanti esempi di architettura mudéjar del mondo. Il modo migliore per visitarlo è prenotare il tour turistico poiché è davvero molto esteso;
  • Barrio de Santa Cruz . È il quartiere ebraico più antico di Siviglia. È un labirinto di stradine strette e piazzette, con case bianche e fiori colorati. È uno dei luoghi più pittoreschi di Siviglia dove si trova anche la Cattedrale.

Questi sono solo alcuni dei luoghi più interessanti da visitare a Siviglia. La città ha molto altro da offrire ai visitatori, come la sua cucina, la sua vita notturna e la sua atmosfera vivace.

Fra flamenco e buon cibo: dove vedere uno spettacolo di ballo a Siviglia

Il flamenco è un genere musicale e di danza tradizionale spagnolo nato proprio a Siviglia. Successivamente si è diffuso in tutta la Spagna. È uno dei simboli più importanti della cultura spagnola e se hai deciso di fare questa tappa nel tuo Spagna on the road non puoi perdere l’occasione di assistere a uno spettacolo di flamenco. Le esibizioni avvengono nei tablaos : locali di flamenco in genere dotati un palcoscenico dove i ballerini danzano accompagnati da un chitarrista e dal battito delle mani degli spettatori. È semplice trovare un tabloas: ce ne sono davvero tanti sparsi per la città. I più famosi sono:

  • La Casa del Flamenco . In pieno centro, a pochi metri dalla Giralda , si trova questo delizioso tabloas. Il costo è poco più di 20€ a persona ;
  • Teatro flamenco Triano . Specializzato esclusivamente in flamenco, il Teatro flamenco Triano ospita i migliori artisti della zona;
  • Casa de la memoria . Un piccolo e intimo locale nel cuore di Siviglia. Ogni giorno sono presenti spettacoli di flamenco ed esposizioni.

Prenota il biglietto in anticipo e recati nel locale qualche minuto prima dell’inizio dell’esibizione. I tablaos sono sempre molto affollati e per goderti al meglio lo spettacolo è meglio assicurarsi un posto vicino al palco .

Tappa 7: Mérida, la Roma spagnola

Mérida, la Roma spagnola

Siamo quasi giunti al termine del nostro viaggio ed è arrivato il momento di fare una piccola deviazione per visitare un’inusuale città spagnola: Mérida . Fondata nel 25 a.C. dai Romani, questo luogo è un’ eccezione paesaggistica nella penisola iberica. Infatti, seppur le usanze siano tipicamente spagnole, le attrazioni e i monumenti da visitare appartengono all’ arte romana . Se stai facendo il tuo Spagna on the road in auto, potrai raggiungere questa città in circa 2 ore dalla tappa precedente prendendo la A66 . Una volta arrivato, il consiglio è quello di lasciare la macchina in uno dei tanti parcheggi per poi spostarsi a piedi o con un autobus turistico . In alternativa, come nelle precedenti tappe, valuta anche il noleggio di una bicicletta : è sicuramente la scelta migliore per goderti la città senza fatica. Scopriamo subito le principali attrazione di Mérida .

Romanità e modernità: cosa vedere a Mérida

Capoluogo della Comunità autonoma di Estremadura , Mérida è un importante centro culturale . In questa affascinante città, arte romana e modernità convivono in un connubio surreale e suggestivo. I reperti e le architetture di epoca romana sono sparsi per tutto il luogo e, se sei un appassionato di rovine romane , ce ne sono alcune che davvero non puoi perderti.

  • Teatro romano e anfiteatro romano . Questo sito archeologico è tra i più grandi, estesi e meglio conservati al mondo. Nel 1993 è stato dichiarato dall’ Unesco, Patrimonio dell’Umanità ;
  • Acquedotto romano . Per rimanere in tema, un’altra attrazione imperdibile è l’acquedotto, meglio conosciuto come Acquedotto dei Miracoli . Anch’esso dichiarato Patrimonio dell’Umanità , è un esempio eccellente di ingegneria civile romana ;
  • Tempio di Diana . Il più grande e maestoso tempio del periodo romano, si tratta dell’unico edificio rimasto in piedi della Mérida romana. A pochi passi di distanza potrai vedere anche il Portico del Foro Municipale .

Respirando la natura: il fiume Guardiana di Mérida

Mérida è attraversata dal fiume Guardiana . Forse non molti sanno che si tratta del corso d’acqua più lungo del sud della penisola iberica . Lungo 744 km e con oltre 700 percorsi , è uno spettacolo da visitare soprattutto al tramonto. Fare una gita in barca sul fiume Guadiana è un modo fantastico per vedere la città di Mérida da una prospettiva diversa . Il fiume, infatti, scorre attraverso il centro e offre una vista mozzafiato sui monumenti storici, come il Teatro Romano , l’ Anfiteatro Romano e il Circo Romano .

Ci sono diverse compagnie che offrono gite in barca sul fiume Guadiana. La durata varia da 30 minuti alle 5 ore. Se hai deciso di fare questa fantastica esperienza, ricorda di portare con te una macchina fotografica : la vista dal fiume è stupenda e merita di essere immortalata.

Tappa 8: Madrid, la cosmopolita spagnola

Madrid, la cosmopolita spagnola

A solo un quarto d’ora di distanza dall’ultima tappa, si trova la nostra penultima meta: Madrid . Capitale e città più popolosa della Spagna, è tra i centri culturali più importanti della penisola iberica. Un luogo ricco di attrazioni e di intrattenimenti. Una volta arrivato, il modo più veloce per spostarsi è sicuramente con El Metro de Madrid : una delle metropolitane più estese del paese. Con ben dodici linee, potrai raggiungere praticamente qualsiasi punto della città. La sera sono disponibili i búhos : come si intuisce, sono autobus notturni che compensano la mancanza di altri mezzi di trasporto in alcuni momenti della notte.

La città dai mille volti: cosa vedere a Madrid

Madrid è una metropoli davvero importante e imponente. Ci sono tante cose da vedere e, una volta arrivato, potresti sentirti un po’ spiazzato dalle tante attrazioni e dalla vita frizzante e movimentata di questo luogo. Vediamo i luoghi che non devi assolutamente perderti nella tua tappa a Madrid:

  • Palazzo Reale . È la residenza ufficiale della famiglia reale di Spagna. Si tratta di uno dei palazzi più grandi d’Europa e ospita una collezione di opere d’arte e arredi storici. Il biglietto per vedere questa meraviglia architettonica costa solo 12 €;
  • Museo del Prado . È uno dei più importanti musei d’arte del mondo. Ospita una collezione di dipinti di maestri spagnoli e italiani, tra cui Velázquez, Goya e El Greco. Dista 25 minuti a piedi da Palazzo Reale, oppure puoi raggiungerlo prendendo le linee 1 o 2 della metro;
  • Il Retiro . Se hai bisogno di un momento di relax, visita il Retiro. È un grande parco pubblico che si trova nel centro di Madrid. Il luogo ideale per rilassarsi, fare una passeggiata o un picnic in compagnia e staccare dal tran-tran della città.

Se hai deciso di fermarti qualche giorno in più, puoi visitare anche i quartieri più periferici di Madrid, come Lavapiés, Chueca e Malasaña . Sono i luoghi più vivaci e multiculturali del centro storico e potrai respirare la vera e autentica anima di Madrid.

Dalla paella ai churros: cosa mangiare a Madrid

Madrid è una città con una ricca tradizione culinaria  e ci sono molti piatti tipici che vale la pena provare. Per le strade della città, troverai davvero tante proposte. Ecco i piatti che devi assolutamente provare prima di rimetterti in cammino:

  • Croquetas . Sono un piatto a base di besciamella, carne o pesce e formaggio. Sono un piatto tipico spagnolo, e si possono trovare in tutti i bar e ristoranti;
  • Jamon iberico . È un prosciutto crudo prodotto con carne di maiale iberico. È un piatto tipico spagnolo ed è considerato uno dei prosciutti più pregiati al mondo;
  • Churros . Sono i tipici dolci fritti a base di acqua, farina e zucchero. Puoi trovarli in quasi tutti locali e per strada, nelle apposite bancarelle di street food.

Ovviamente ci sono anche le tapas e la paella , che consigliamo però di riservare alle località di mare. Dopo questa s corpacciata , è arrivato il momento di riposare. Manca ancora una tappa prima del ritorno a casa.

Tappa 9: Saragozza, un piccolo gioiello barocco

Saragozza, un piccolo gioiello barocco

Bene, siamo arrivati alla fine di questo Spagna on the road. Immaginiamo che sarai stanco ma abbiamo ancora una città da visitare: Saragozza . Conosciuta per la Basilica di Nuestra Se ñ ora del Pilar , è una città ricca di storia e fascino. Una volta arrivato a Saragozza, rimarrai folgorato dalla bellezza delle strutture architettoniche gotiche . Nonostante sia una grande città, è molto semplice spostarsi: le principali attrazioni, infatti, sono tutte concentrate nel cuore del centro storico. È presente una rete di autobus molto efficiente: il biglietto costa solo 0,90 euro ed è acquistabile praticamente ovunque. Attenzione però: il servizio notturno non è molto fornito, quindi, se hai deciso di alloggiare fuori città, tieni conto di questo aspetto durante l ’organizzazione delle tue giornate. È la destinazione ideale per rilassarsi prima di rientrare a casa: andiamo subito a scoprire le principali attrazioni.

La Saragozza della cultura: cosa vedere

Fondata dai romani nel 25 a.C. e successivamente conquistata dai Visigoti, Saragozza oggi è un importante centro culturale. All’interno di essa molte culture si mischiano tra loro: dai palazzi islamici alle architetture romane. Se hai abbastanza tempo, il consiglio è quello di sottoscrivere una Zaragoza Card : un pass che ti permette di viaggiare gratis sui mezzi pubblici , ricevere degli sconti nei ristoranti e ti dà accesso ai principali musei e monumenti . Puoi acquistarla in tre formule diverse:

  • Card da 15€: è valida per 24 ore;
  • Card da 20€: è valida per 48 ore;
  • Card da 25€: è valida per 72 ore.

Puoi acquistarla direttamente negli uffici turistici del territorio. Ci sono diversi luoghi da visitare, vediamo i principali inclusi nella Zaragoza Card oppure gratuiti :

  • Basilica del Pilar . Simbolo di Saragozza, questa gigantesca cattedrale gotica è uno dei monumenti più emblematici della città. Agli affreschi della cattedrale ha lavorato anche il famoso pittore e incisore Francisco Goya . L’ingresso è gratuito;
  • La Ruta romana de Caesaraugusta . A ridosso del Porto Fluviale, si trova questo imponente sito archeologico romano. È un percorso estremamente interessante per conoscere la storia della città e può essere fatto a piedi o in bicicletta;
  • Museo Goya-Collección ibercaja . Situato nel Palacio de los Pardo, in questo museo potrai ammirare vari dipinti dell’artista aragonese. Sono esposte anche opere di altri grandi esponenti dell’arte spagnola: il biglietto di ingresso parte da soli 4 euro.

La natura in città: cosa fare a Saragozza

Saragozza non è solo cultura e storia ma è anche bellezza naturale . La città, infatti, è attraversata dal fiume Ebro : il secondo corso d’acqua più lungo della Spagna. I tanti ponti presenti nei vari punti del luogo, rendono l’atmosfera davvero magica. Il percorso è prevalentemente pianeggiante: passeggiare per il corso del fiume Ebro può essere un ottimo modo per rilassarsi e godersi l’atmosfera di questo magnifico luogo. Il Museo Goya sopra citato, inoltre, si trova esattamente sulle rive del fiume: un motivo in più per andare a visitarlo. Giornalmente, vengono organizzati anche tour in barca e sessioni di birdwatching . L’offerta è davvero molto ampia e l’esperienza è meravigliosa: se il tempo te lo permette, è sicuramente un’esperienza da fare in questa suggestiva città della penisola iberica.

Purtroppo il nostro Spagna on the road è terminato. Abbiamo esplorato diverse città, tutte differenti e meravigliose. Dai mari cristallini della sublime e caotica Valencia , al fascino romano della bella Mérida . È arrivato il momento di tornare a casa: nell’attesa del prossimo viaggio, continua a leggere le nostre guide e inizia a scegliere subito una nuova destinazione europea !

Marzia Diodati

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Spagna on the road: 10 tour in auto tra mare, monti e splendide città

“ Spagna: in auto verso il mare, i monti o verso bellissime città con secoli di storia da raccontare. Ecco gli itinerari on the road in Spagna.

Prima o poi nella vita arriva il momento di tirare fuori dal cassetto il desiderio di intraprendere un tour della Spagna on the road, esplorando l’immenso patrimonio culturale e le meraviglie naturali di un Paese che sentiamo molto vicino a noi. Per quel momento, vi proponiamo una selezione di 10 itinerari in auto. Buona strada!

### 1. Sulle orme di Don Chisciotte

Uno dei cittadini più illustri della Spagna è sicuramente Miguel de Cervantes , autore di uno dei libri più amati, letti e tradotti al mondo, Don Chisciotte della Mancia . La regione della Castiglia-La Mancia fa da sfondo alle avventure del suo stralunato eroe: si parte a Nord di Madrid, ad Alcalá de Henares, per visitare la Casa dove Cervantes è nato, oggi museo dedicato allo scrittore. Passate da Madrid per visitare la Tomba di Cervantes nella Chiesa delle Trinitarias Descalzas, e da Casa Alberto, una taverna dove lo scrittore completò la seconda parte del Don Chisciotte. Proseguendo in direzione sud, a 60 km circa oltre Toledo, si arriva a Consuegra, dove si potrà “combattere contro” i mulini a vento proprio come il bizzarro cavaliere. E per un altro punto di vista sui “giganti” con le pale, proseguite fino ai paesini di Mota del Cuervo e Campo de Criptana.

Mulini a vento nella regione de La Mancia, i

### 2. Il Cammino di Santiago

L’itinerario per eccellenza in Spagna è sicuramente il Cammino di Santiago, per raggiungere la Cattedrale di Santiago de Compostela in Galizia. Diversi percorsi portano alla stessa meta, come diversi sono i mezzi con cui si può percorrere: a piedi, in auto, in bici. Il Cammino francese è il più popolare e battuto, e ha inizio sui Pirenei, a Roncisvalle oppure a Somport; prosegue poi verso Puente la Reina nella regione della Navarra, per Logroño, Burgos, e via via attraversa la regione della Castiglia-Leon per arrivare in Galizia. Il Cammino del Nord si snoda invece lungo la costa cantabrica e il grande fascino del paesaggio è sicuramente l’attrazione maggiore di questo itinerario.

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Pellegrini sul Cammino di Santiago

### 3. La Via dell’Argento

Quasi 1000 km per un itinerario che attraversa perpendicolarmente tutta la Spagna, da sud a nord, da Siviglia a Gijón. È la Via dell’Argento, un’antica via romana che è oggi ripercorribile seguendo la A-66 (la Autovía de la Plata), che attraversa ben quattro regioni e otto province. Si passa per città come Mérida, la “Roma spagnola”, Salamanca, León, Cáceres e Zamora, ma si attraversano anche paesaggi naturali mozzafiato: sul percorso incrocerete infatti tre Riserve della Biosfera e due Parchi Nazionali. Attraversando da Nord a Sud la penisola potrete scoprire la varietà dei piatti tipici locali: dal gazpacho andaluzo, alla fabada asturiana, passando per lo jamon spagnolo, carni arrosto e frutti di mare.

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### 4. Alla scoperta di Dalí

La Costa Brava non ha solo visto nascere il grande artista surrealista Salvador Dalí, ma è anche stata la sua principale fonte d’ispirazione. Siamo nella Spagna Nord-Orientale, nella provincia di Girona, e il nostro itinerario inizia a Figueres, il paese dove Dalí nacque e morì. L’attrazione principale è il Teatro-Museo Dalí , progetto voluto e realizzato dallo stesso artista. Il bizzarro edificio dalle decorazioni a forma di uova vi catturerà ancora prima di entrare. Proseguiamo e a circa 30 km raggiungiamo Cadaqués, un paesino di pescatori che accoglie la Casa-Museo Salvador Dalí, un tempo residenza abituale del pittore. Ultima tappa, la Casa-Museo Castillo Gala-Dalí, a Púbol, dove sorprendersi nel giardino degli elefanti surrealisti, o perdersi fra le stanze dalle decorazioni barocche.

LEGGI ANCHE: Gala e Dalì: itinerario per una gita fuori Barcellona!

A Figueres Dalí nacque e morì, e vi lasciò una delle sue opere più bizzarre, il suo Teatro-Museo

### 5. La dolce Costa Brava

Se invece preferite godervi le spiagge della costa brava, un viaggio on the road è decisamente un’opzione ottimale. A nord di Barcellona e fino al confine con la Francia, la Costa Brava è un concentrato di meraviglie da scoprire, relax e spiagge incantevoli . Da Nord a Sud potete avventurarvi in un itinerario che tocca le località di Roses, con numerose spiagge e calette, Pals e il suo centro storico medievale, Palamós, e la meravigliosa Tossa de Mar.

LEGGI ANCHE: Le 10 più belle spiagge della Costa Brava!

La Costa Brava tra Tossa de Mar e Sant Feliu de Guíxols  - By Gordito1869 - Own work, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=21927117

### 6. Seguendo l’itinerario di Washington Irving

Nel 1829 lo scrittore americano parte per un viaggio alla scoperta della cultura andalusa, un mix tra la civiltà spagnola e quella musulmana. Per seguire il suo stesso itinerario si percorreranno circa 250 km, partendo da Siviglia e arrivando fino a Granada seguendo la A-92. Da questo tragitto principale si possono fare moltissime incursioni nella regione, visitando Carmona, Marchena, Écija, Antequera, e ampliando il tragitto di qualche decina di km, potreste includere anche la terza bellissima città dell’Andalusia, Cordoba. Decisamente un meraviglioso tour per scoprire la Spagna Meridionale!

LEGGI ANCHE: 15 cose da vedere a Cordoba tra palazzi, giardini e viuzze!

La cultura iberica e quella moresca si incrociano a Siviglia, perla nel cuore dell'Andalusia

### 7. Il Cammino del Cid

Il Cid Campeador è un leggendario cavaliere medievale le cui gesta sono narrate anche in un famoso poema epico spagnolo del XII secolo, dove il nobile castigliano Rodrigo Díaz de Vivar viene appunto definito Cid Campeador. L’itinerario ripercorre il viaggio del grande condottiero attraverso le regioni della Castiglia-León, della Castiglia-La Mancia, di Aragona e della comunità valenziana. Partendo da Valencia, dirigetevi verso Albarracín, un paesino dalle origini musulmane, per proseguire poi verso Teruel, una meravigliosa cittadina mudéjar. E, ancora, percorrete i chilometri che vi separano fino a Mora e Rubielos, al confine tra la regione dell’Aragona e della provincia di Valencia. Una volta giungi qui potrete decidere se fermarvi e godervi il vostro viaggio o tornare a Valencia.

### 8. Tour per i Pueblos Blancos

Nelle province di Cadice e Malaga sono sparsi come tanti puntini sulla mappa i cosiddetti Pueblos Blancos, paesini “bianchi” perfetti per un tour on the road. Questo viaggio vi permetterà di scoprire tutto il fascino rurale del cuore dell’Andalusia, una delle regioni più ricche di fascino della Spagna, ma anche di storia, e di tantissime sfaccettature culturali diverse che si sono trovate a convivere. Il principale itinerario attraverso i Pueblos Blancos prevede di partire da Ronda e dirigersi verso ovest fino ad Arcos de la Frontera, visitando i pueblos di Grazalema, e il suo Parco Naturale, Benaocaz, El Bosque, Ubrique, Prado del Rey, Algar, Espera. Anche se il tour finisce qui, consigliamo di schiacciare sull’acceleratore e non perdere l’occasione di una visita a Cadice, una delle città più belle della costa andalusa.

Setenil de las Bodegas, Andalusia

### 9. Tour per scoprire l’Almeria

Oltre ai classici tour dell’Andalusia, concentrati nella parte Sud-Ovest della regione, un altro meraviglioso itinerario è quello che vi porterà alla scoperta della zona di Almeria. Partendo da Malaga noleggiando un’auto dirigetevi verso est, prima verso le bellissime spiagge di Nerja; spostandovi leggermente verso l’entroterra passate dal Parco Nazionale Sierra Nevada, per tornare poi verso la costa e godervi lo spettacolare paesaggio del Parco Naturale di Cabo de Gata ( Riserva della Biosfera dell’Unesco dal 1997), passando prima da Almeria.

Paesaggio d'Almeria

### 10. Le città della Castiglia-León

Per non perdersi nemmeno una delle stupende città che circondano Madrid , partite in macchina dalla capitale alla volta di Segovia, una cittadina abbracciata da una cinta muraria che preserva un antico acquedotto romano. Proseguite poi per Avila, città medievale fortificata, Patrimonio dell’Umanità protetta dall’Unesco, e raggiungete poi Salamanca, affascinante ed elegante città universitaria. Ultima tappa Burgos, con la sua famosa cattedrale, uno dei punti in comune con il Cammino di Santiago, e ritornate poi verso Madrid, per lasciarvi conquistare dalla capitale spagnola.

LEGGI ANCHE: 10 viaggi on the road da fare almeno una volta nella vita!

#### Photo credit

Foto di copertina: Cabo de Gaeta, Almeria – By Gabriel Villena from Albacete, España – Arrecife de las Sirenas 2 – AlmeríaUploaded by Jacopo Werther, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=24653457

**[LEGGI ANCHE: USA on the road: 10 itinerari di viaggio per il sogno americano!]( https://www.expedia.it/explore/usa-on-the-road-10-itinerari-di-viaggio-per-il-sogno-americano)**

**[![](https://a.travel-assets.com/findyours-php/viewfinder/images/res40/39000/39192.jpg).jpg)](https://www.expedia.it/noleggio-auto )**”

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Spagna on the road: itinerario di 15 giorni

Guida completa per un tour della spagna in 15 giorni in auto.

Oggi TipInTravel vi porta in Spagna! E più precisamente in un viaggio in Spagna on the road che percorre tutta la strabiliante costa (e non solo) di questo Paese, che ha davvero tanto da offrire. Subito pensiamo alle spiagge e al divertimento, ma in realtà c’è molto di più! Tra immensi parchi naturali, monumenti che riflettono la storia del Paese e l’arte presente ovunque, la Spagna è talmente ricca di cose da vedere che scegliere una sola città da visitare sarebbe davvero limitante.

Ecco perché ti proponiamo un itinerario in Spagna on the road ! Solo così potrai avere il tempo e il modo di esplorare, scoprire e, perché no, assaporare tutto ciò che offre la penisola iberica.

Prendi la patente e via: si parte per un indimenticabile tour della Spagna in auto !

GIORNO 1: Arrivo a Barcellona

Il nostro viaggio in Spagna on the road comincia con l’ arrivo a Barcellona in traghetto : puoi imbarcarti a Genova , Livorno , Civitavecchia , Napoli o Porto Torres , e in base al punto da cui parti ci vorrà più o meno tempo. In genere il viaggio dura circa 20 ore , perciò l’ideale sarebbe partire la sera prima per navigare di notte e non perdere un giorno di viaggio.

Barcellona è una città molto versatile : anche se ha davvero tanto da offrire si può visitare bene anche in un giorno solo, dedicando attenzione solo ai principali luoghi di interesse. Il porto è vicino alla parte finale della Rambla , la via pedonale che attraversa tutto il centro storico della città. Una volta sceso dal traghetto, quindi, il tuo viaggio può cominciare con una bella passeggiata lungo la Rambla, palcoscenico di diversità e culture diverse, tra bancarelle di artigianato e simpatici mimi. Da qui sono imperdibili da visitare il Barrio Gotico e la Sagrada Familia , uno dei monumenti sacri più famosi al mondo, ma anche la Casa Battlò e il Parc Guell di Gaud í . Ti consigliamo di tenerlo come ultima tappa per visitarlo con la luce del tramonto.

Se sei partito a piedi, è arrivato il momento di noleggiare l’auto con una delle tante agenzie, come per esempio Auto Europe , sul mercato dei noleggi auto dal 1954 e un’ottima assistenza al cliente, così da avere assistenza durante tutto l’itinerario della Spagna on the road, in caso di problemi.

Il noleggio di auto è assolutamente necessario, per il nostro itinerario, a meno che non hai deciso di imbarcare la tua sul traghetto e arrivare a Barcellona già automunito.

GIORNO 2 e 3 Spagna on the road: Madrid

Dedica almeno un paio di giorni del tuo viaggio a Madrid , capitale della Spagna ricca di arte e cultura. Qui si trovano tantissimi musei importanti, come il Reina Sofia e il Museo del Prado , ma per un tour della Spagna in auto il tempo stringe per entrambi! Ti consigliamo di entrare solo in uno dei due, anche perché le visite hanno una certa durata.

Sfrutta il resto delle tue giornate a Madrid per girare la città e ammirarne le bellezze, come la Puerta del Sol , da cui partono le sei strade principali della capitale spagnola. Immancabile poi una passeggiata in Plaza Mayor , e già che ci sei qui vicino trovi il Mercado de San Miguel , dove fermarsi ad assaporare i migliori cibi della città.

GIORNO 4: Cordova e Toledo 

A soli 75 km da Madrid puoi raggiungere Toledo , conosciuta come la Città delle Tre Culture per l’alternanza storica tra comunità ebraica, cristiana e musulmana. È bellissima e veloce da visitare: non perderti il suo centro storico medievale che ti farà viaggiare nel tempo, e il Puente de Alc ántara , ponte d’epoca romana davvero suggestivo.

Con sole tre ore di viaggio il tour in Spagna in auto continua verso Cordova , dove puoi ammirare l’architettura romana, araba e moresca in monumenti come Palacio de Viana , Torre de la Calahorra e l’ Alcazar de los Reyes Cristianos . Imperdibile un giretto nel quartiere ebraico e una visita alla grande moschea di Cordova , oggi divenuta cattedrale.

GIORNO 5: Siviglia

Con un’ora e mezza di tragitto puoi raggiungere una delle più belle città della Spagna: Siviglia . Qui ti consigliamo di restare almeno un giorno intero per poterla apprezzare appieno.

Un mix di culture e bellezza che avrebbe bisogno di almeno quattro giorni di visita, ma anche in uno solo ci si può fare un’idea di quanto sia bella Siviglia! Da non perdere, qui, i maestosi palazzi come il Real Alcázar de Sevilla , la Cattedrale e la Giralda , ma anche il Municipio della città merita uno sguardo. Raggiungi la Plaza de España passeggiando per il centro, cuore pulsante della città ricco di colore, negozi e posti in cui mangiare tapas, assaporare i famosi vini andalusi e godersi l’atmosfera di festa che solo Siviglia sa regalare.

Se hai tempo, visita anche il quartiere della Macarena , famoso per essere la zona creativa della città e per ospitare una bellissima Basilica. Siviglia è anche la patria del flamenco : non puoi non fermarti ad assistere a uno spettacolo di questa danza!

GIORNO 6: Huelva, Cadice e Tarifa (più tappa ad Algeciras)

Spagna on the road

Da Huelva raggiungere Cadice è un attimo: dopo un bel giro nel quartiere del Populo è finalmente tempo di fare un bel bagno al mare! Ti consigliamo di recarti alla spiaggia La Caleta , da dove puoi ammirare anche il castello di San Sebastian.

E per continuare il tour in Spagna in auto sul mare raggiungi la meravigliosa Playa de Bolonia a Tarifa : sabbia finissima e acque incredibilmente cristalline. Tarifa inoltre è la città più a sud della penisola iberica , e qui si incontrano Oceano Atlantico e Mar Mediterraneo: insomma, merita una breve visita almeno! E qui vicino, a nemmeno mezz’ora di distanza, trovi anche Algeciras , città portuale dalla forte influenza araba.

Questa piazza monumentale ha la forma di una circonferenza schiacciata sui lati, perché a partire dall’85 d.C. veniva utilizzata come stadio . Fu poi la famiglia di Papa Innocenzo X ad arricchirla con elementi architettonici stile barocco , tre fontane scultoree e un grande obelisco.

Al centro della piazza si trova la Fontana dei Quattro Fiumi , simbolo dei continenti conosciuti a quell’epoca. Un’opera magistralmente scolpita nel marmo da Gian Lorenzo Bernini intorno al 1650. Il 6 gennaio è tipico andare in questa piazza, nei mercatini allestiti per l’epifania.

GIORNO 7: Gibilterra

A meno di un’ora da Tarifa, poi, eccoci a Gibilterra . Famosa per lo stretto che collega l’Atlantico al Mediterraneo, in realtà Gibilterra è una città tanto piccola quanto curiosa e con molto da offrire, a partire dalla piazza Gran Casemates dove poter fare un brunch o mangiare fish & chips … Sì, perché qui siamo su territorio britannico ! E te ne potrai rendere conto semplicemente guardandoti intorno: tra pub e cabine telefoniche rosse ti verrà il dubbio di star seguendo ancora il tuo itinerario in Spagna on the road o essere finito nel Regno Unito.

Imperdibile la salita verso la Rocca di Gibilterra , da cui poter ammirare la costa africana! E durante il tragitto potrai fare amicizia con le piccole scimmie che girano indisturbate in questa zona.

GIORNO 8 Spagna on the road: Estepona

Un giorno intero lo merita anche Estepona , graziosa città con splendide spiagge come Playa del Cristo e un centro storico vivo, ricco di murales e fiori colorati. Puoi prenderti la mattinata all’insegna del relax tra mare e passeggiate, e poi spostarti nel pomeriggio a visitare il grande Parco Safari , che ospita più di 200 specie esotiche!

Tra queste troviamo il panda rosso, la zebra e l’elefante asiatico. In più qui c’è la possibilità di provare l’ebbrezza dello zipline , e “volare” per 116 metri sopra il lago!

GIORNO 9: Pueblos Blancos

Durante un tour in Spagna in auto, quando si arriva in Andalusia non si può non fare un tour dei Pueblos Blancos . Si tratta di piccoli villaggi caratterizzati da casette bianche tipici di questa zona, e che di solito hanno origini arabe.

Uno dei più famosi è il Setenil de las Bodegas , incastonato in un canyon: le case bianche sembrano come avvolte dalla roccia, creando un paesaggio davvero unico nel suo genere. Se cerchi un po’ di fresco puoi recarti a Grazalema , un comune più elevato (e piovoso) caratterizzato da tetti rossi e montagne tutt’intorno. Meritano una visita anche Ronda , meravigliosa cittadina araba arroccata su una profonda gola chiamata El Tajo, e Juzcar , anche conosciuto come il villaggio dei puffi per l’insolito colore azzurro delle case. In realtà prima erano bianche come i classici borghi andalusi, ma sono state ripitturate per girare il film dei Puffi e da allora questo nuovo stile è rimasto invariato.

GIORNO 10: Marbella e Malaga

A questo punto ti trovi nella zona sud dell’Andalusia che dà direttamente sulla costa, e questo vuol dire solo una cosa: mare! Marbella è una delle località balneari più belle della Costa del Sol, con spiagge bellissime come Playa del Cable su cui sonnecchiare e prendere il sole, ma ha anche un centro storico ricco di colori e balconi fioriti, perfetto per una passeggiata.

Nemmeno a un’ora di distanza, poi, troviamo Malaga , la capitale della Costa del Sol. Questa città è ricca di luoghi di interesse come la Cattedrale di Malaga, il Museo di Picasso e la chiesa di Santiago , ma qui ti puoi anche dedicare al relax sulla famosa spiaggia La Malagueta . In questa zona puoi allungare il tuo viaggio in Spagna on the road visitando il piccolo villaggio bianco di Mijas o la località puramente balneare di Torremolinos , in base ai tuoi interessi. Per i più avventurosi c’è anche il Caminito del Rey da fare: un percorso pedonale composto da rampe sospese fino a 100 metri di altezza!

GIORNO 11: Granada

Anche Granada merita almeno un giorno intero di visita per essere apprezzata appieno. Le cose da vedere a Granada sono infatti tantissime! A cominciare dalla famosissima Alhambra , il monumento più visitato della Spagna intera: si tratta della fortezza araba più antica al mondo, che merita assolutamente un po’ del tuo tempo. Considera però che il tour all’interno dura circa 3 ore , perciò valuta tu se sia il caso di entrare o meno in base a quanto tempo hai.

Altre cose da non perdere a Granada sono il mercato di Alcaiceria , un vero e proprio souk arabo di artigianato, e il Sacromonte , un quartiere gitano che alla sera si accende con musica e balli tradizionali.

Poco distante da qui troviamo il comune di Iznajar , davvero bello e caratteristico grazie alla sua scalinata dei fiori, che merita una sosta.

GIORNO 12: Cartagena

Tra Granada e Cartagena c’è qualcosa che proprio non puoi perderti: gli studi Hollywood di Tabernas , uno dei set cinematografici dove si giravano i film western! Puoi visitarlo, se il tempo atmosferico lo permette, in circa tre ore. E poi via verso Cartagena , città portuale nella quale architettura classica e moderna si incontrano. Qui si trovano spiagge davvero suggestive, con i monti sullo sfondo a incorniciare il panorama: pensiamo a Playa Los Escullos , per esempio. Ma anche Playa de Los Muertos e La Isleta del Moro sono davvero particolari e incredibili.

Imperdibile una passeggiata sulla via parallela alla Muralla del Ma r, dove puoi trovare anche sculture suggestive come El Zulo e la Cola de Ballena.

GIORNO 13 Itinerario Spagna on the road: Alicante e Benidorm

Prosegui il tuo tour della Spagna in auto per un’altra oretta e raggiungi Alicante , famosa soprattutto per le sue spiagge di sabbia dorata . Prenditi un giorno di totale relax e goditi la meraviglia di spiagge come la Playa del Postiguet , gusta i migliori frutti di mare sul lungomare di Alicante e gira per la città, alla scoperta delle sue meraviglie.

Direttamente dalla spiaggia puoi salire sul Castillo de Santa Barbara , suggestiva struttura medievale a picco sul mare; nella città vecchia, invece, puoi visitare la Cattedrale di San Nicola che ospita i busti e le reliquie dei santi patroni di Alicante. In pochi minuti di auto puoi raggiungere anche Benidorm . Chiamata la New York del Mediterraneo per i suoi altissimi grattacieli, è anche una delle località balneari più famose della Spagna, nota soprattutto per la sua movimentata vita notturna . Qualche decennio fa, il progetto di Benidorm ha veicolato tutte le costruzioni nello sviluppo in altezza, così da perseverare il territorio e la natura nei dintorni. Questo progetto è sfociato in un lungomare da far invidia a molte capitali europee, con movida, divertimento e vita notturna, oltre a spiagge lunghissime e mare meraviglioso.

Guarda i prezzi per raggiungere Barcellona in aereo

Giorno 14: valencia e tarragona.

Nel tragitto che ti riporta al punto di partenza ti mancano due tappe fondamentali: Valencia e Tarragona. Valencia in realtà meriterebbe una visita più lunga per tutto ciò che ha da offrire: tra i musei alla Città delle Arti e delle Scienze ai giardini, dalle piazze alle cattedrali, qui c’è veramente di tutto. Per ottimizzare il tuo giro dedicati a una passeggiata al Barrio del Carmen , e poi raggiungi il Mercado Central , dove mangiare tapas e perché no, anche una bella paella valenciana.

Il viaggio prosegue verso Tarragona , città ricca di siti storici, chiese e persino un anfiteatro romano ! Imperdibile un giro sulla Rambla Nova , soprattutto se arrivi qui di sera: verso una certa ora la strada prende vita con balli, musica e tanta allegria.

GIORNO 15: Ritorno a Barcellona 

E là dove tutto è cominciato finisce anche: si rientra a Barcellona per imbarcarsi verso l’Italia. Se il tuo traghetto parte ad un orario che te lo consente puoi approfittarne e visitare tutto ciò che non sei riuscito a vedere all’andata!

Magari puoi fare un bel giro a La Barceloneta e perché no, anche una capatina nella sua bellissima spiaggia dorata. Così il tuo itinerario in Spagna 15 giorni si conclude, e una cosa è certa: hai proprio bisogno di una vacanza da questa vacanza!

Itinerario on the road 15 giorni Spagna

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Articolo scritto da: Redazione

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[…] Come visto sono molte le idee, le possibilità e gli strumenti volti all’apprendimento delle lingue straniere, sia che il nostro obiettivo miri a migliorare la posizione lavorativa e la cultura personale sia che riguardi la necessità di imparare i termini base per sostenere senza problemi una vacanza on the road in terra straniera. […]

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Itinerario per i fari della Galizia

Da O Vicedo fino a Cabo Priorino. Nel 1896, lungo il littorale della galizia fu costruito il primo faro elettrico di tutta Spagna. Fu a Cabo Vilan, nella Costa della Morte e il nome non è casuale. Solo 6 anni prima erano morti più di 170 marinai nella tragedia dell’HMS Serpent al largo della Punta de Boi. Nacque da qui la necessità di avvisare gli equipaggi tramite segnali luminosi, e nell’ultimo secolo sono spuntati come funghi lungo tutta la costa atlantica. Sono i simboli della Galizia.

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Continuando in quella direzione, la punta di Candeeira, Cedeira e Valdovino saranno i seguenti punti del tragitto. Da qui continueremo fino a O Ferrol, passando per A Capela, dove si trova il bellissimo faro dei Cinque Gabbiani.

Itinerario lungo i Pirenei

Da Besalù fino alla Francia o Pamplona. Con questo itinerario si percorrono praticamente tutti i Pirenei dall’inizio alla fine, dal versante catalano a quello della Navarra. A deliziare la vista non ci penseranno solo i paesaggi alpini ma i numerosi paesini che troverai lungo la strada. L’itinerario comincia dal paesino di Besalù o da Castellfollit, arroccato al bordo di un precipizio.

Una volta entrati in Aragona saremo accompagnati dai numerosissimi fiumi. Il primo sarà l’Esera, che ci guiderà fino alla località di Ainsa, dove il torrente Ara prende il testimone conducendoci fino alla cittadina di Biescas. La strada ci regalerà le splendide viste del parco Naturale Valles Occidentale mentre abbandoniamo l’Aragona per entrare in Navarra nell’ultimo pezzo.

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Tamariu è la seguente tappa del tuo percorso. Guideremo per le montagne di Begur lasciandocele alle spalle e arriveremo a Roses e Cadaques. Quest’ultimo è un tipico paese di pescatori da cui si snoda un percorso da trekking fino a Cap de Creus.

Itinerario della Via dell’Argento

Da Merida a Astorga. Se esiste un itinerario in Spagna intriso di storia sicuramente questo è uno della lista. Il suo nome originale è la Via della Plata ( via dell’argento) e fu costruito due secoli prima di Cristo. Sebbene qualcuno crede che vada da Gijon fino a Malaga, in realtà le prove dimostrano che collegasse Merida con Astroga. Quel che è certo fu realizzata per trasportare metalli dal centro verso il nord del paese. Con l’arrivo dei romani nella penisola questo percorso servì come riferimento per le strade che vennero costruite successivamente. Il percorso dell’Argento transita per Caceres, attraversa il fiume Tajo e si ricongiunge con Palencia e Salamanca.

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È bene menzionare la sorella gemella di questa strada, la più lunga e antica di Spagna: la Via Augusta. Talmente lunga da collegare Cadice ai Pirenei. 1500 chilometri sono un pò troppi per finire su questo post, ma è bene comunque menzionarli.

Itinerario di Chisciotte

Da Toledo a Argamasilla del Alba. Quale altro itinerario potrebbe essere quello del Don Chisciotte se non quello che Miguel Cervantes scoprì attraversando la Castilla la Mancha. L’Itinerario misura 600 chilometri lungo i punti più emblematici del romanzo.

Il cavagliere manchego iniziò il suo tragitto a Toledo, da lì si diresse a Campo de Criptana, dove ebbe luogo una delle scene più famose della letteratura spagnola: il combattimento tra Don Chisciotte e i mulini a vento. Non molto lontano si trova il luogo d’origine della sua amata: Dulcinea , nei pressi di El Toboso. La prossima tappa sarà Ossa de Montiel, lo scenario di un altro immemorabile capitolo del romanzo:  le grotte di Montesiones.

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Itinerario delle Alpujarras

Da Almeria a Granada. La Alpujarra unisce 2 delle località più importanti dell’Andalusia nel contesto naturale della Sierra nevada e dei paesini che si trovano sparsi lungo le sue vime. Dalla costa del mar mediterraneo fino alle falde del fiume Genil, passando per le montagne più alte della penisola. Un itinerario che è segnato dai sedimenti della cultura islamica e dove, oggi giorno, si continuano a trovare resti medioevali e archeologici di grande valore artistico.

Da Almeria il percorso s’addentra nella penisola in cerca della Alhama di Almeria prima si finire risucchiato nella Sierra Nevada. Qui comincia un bel sentiero per i paesi più caratteristici di questo massiccio montagnoso. Da Fondon fino a Durcal, passando per i posti più incantevoli come il Barranco de Poqueria o i pantani di Lanjaron. L’itinerario si addentra in un contesto rurale sotto il maestoso sguardo della cima Mulhacen , la più alta della penisola.

Itinerario di Tenerife

Dalla riserva naturale Roques de Anaga fino alla scogliera de los Gigantes. Sicuramente il paesaggio vulcanico dell’isola è unico in tutta Spagna. Dal nord dell’isola di Tenerife questo percorso procede verso ovest, passando per il vulcano Teide, considerato patrimonio dell’umanità. Una volta qui si può continuare costeggiando le pendici della catena montuosa che ricopre il versante meridionale dell’isola.

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Questo itinerario comincia nella Reserva Natural Roque de Anaga , la parte littorale più impervia dell’isola.

Bonus: Itinerario nel deserto di Tabernas

Non bisogna perdere l’opportunità di percorrere uno dei punti più singolari di Spagna: il deserto di Tabernas. Lo scenario scelto da Sergio Leon e per ambientare la trilogia del Dollaro, o usati da Steven Spielberg per alcuni dei loro capolavori. Purtroppo è proibito attraversarlo in macchina da soli ma niente ci vieta di munirci di zaino e scarponi per un trekking mozzafiato. Se davvero non puoi resistere di una gita a bordo di un fuori strada, telefona all’ufficio di Malcamino’s e prenota la tua jeep 4×4.

Ovunque tu vada e qualunque sia la tua destinazione, con Hundredrooms troverai sempre un’appartamento disponibile per te e il tuo compagno di viaggio, ovunque lo desideri.

Negli ultimi sei anni ho girato l'Europa in lungo e in largo cambiando città, case e amici. Solo di due cose non ho saputo fare a meno: una penna per scrivere e un paio di scarpe per correre.

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Nonni Avventura

Spagna del nord: itinerario di viaggio in auto.

Spagna del Nord

La Spagna del nord è il viaggio ideale da effettuare in automobile e in completa autonomia . Le distanze tra le città non sono enormi e durante il tragitto tra una e l’altra abbiamo visto dei panorami straordinariamente affascinanti. Non è una parte della Spagna particolarmente popolare tra i viaggiatori, o perlomeno lo è meno della parte meridionale. Secondo me è un pò sottovalutata e vale la pena di trascorrerci tre settimane, come abbiamo fatto noi.

Abbiamo attraversato varie regioni, procedendo da est verso ovest; siamo entrati in Spagna del Nord attraverso i Paesi Baschi , poi ci siamo spostati in Cantabria , Asturie , Galizia . In sostanza siamo arrivati fino al confine con il Portogallo. Tornando indietro abbiamo attraversato la Castiglia , Aragona e infine la Catalogna . Ognuna di queste regioni ha degli usi e costumi differenti, soprattutto ho notato delle differenze nella lingua.

In 21 giorni abbiamo percorso quasi 5000 chilometri, ma ce ne siamo gustati ogni singolo momento. E’ stata una vacanza diversa dal solito, ma decisamente intrigante.

Quando andare nella Spagna del Nord

Spagna del Nord

Il periodo migliore per andare nella parte settentrionale della Spagna è sicuramente quello che va da luglio ad agosto . Dal momento che si affaccia sull’Atlantico, la zona gode di un clima mite. Le temperature massime non diventano mai afose e raramente superano i 25 gradi. Magari al mattino e alla sera dovrete indossare una felpa oppure un giubbotto, ma almeno avrete la sicurezza di girare durante il giorno senza morire di caldo.

Mettete in conto qualche improvviso piovasco , quindi sarebbe bene avere a portata di mano un impermeabile o un ombrello ripiegabile che vi proteggerà in caso di necessità. Tutto sommato a noi non è andata male, visto che abbiamo preso un solo acquazzone mentre cenavamo all’aperto a Bilbao, ma il cielo è stato spesso nuvoloso e minaccioso.

Perchè andare nella Spagna del Nord

Spagna del Nord

I motivi sono davvero moltissimi! Innanzitutto vedrete dei panorami spettacolari , soprattutto spiagge lunghissime e scogliere a picco sul mare. Ma non solo, se come noi vi sposterete sui Monti Cantabrici, potrete ammirare montagne aspre e affascinanti e una vegetazione estremamente rigogliosa.

Visiterete alcune tra le più belle città della Spagna intera, come Saragozza, Valladolid e Santander. E proprio all’interno delle città, o appena fuori, troverete monumenti e imponenti cattedrali che fanno parte della storia e della cultura della Spagna. Potrete anche visitare musei estremamente affascinanti e coinvolgenti.

Vogliamo parlare dell’ aspetto gastronomico ? Si, parliamone, perchè in Spagna si mangia davvero benissimo, soprattutto sulla costa avrete modo di mangiare pesce freschissimo e frutti di mare, ma anche i tanti formaggi delle Asturie, le acciughe del Mar Cantabrico e molto altro. Posso solo dirvi che se siete a dieta, per voi sarà un bel problema.

Infine, parliamo della cordialità dei nostri “cugini” spagnoli; la maggior parte di loro sono sempre sorridenti, disposti a darvi una mano. E se ci sono problemi di lingua, visto che molti di loro non parlano l’inglese, non è un problema: ci si capisce a gesti!

Strade e autostrade in Spagna del Nord

Santander

Le autostrade della Spagna del nord sono ampie, ben tenute e (udite udite) non sempre a pagamento. Abbiamo percorso lunghe tratte senza dover sborsare un euro.

Un consiglio: prima di partire, per nostra comodità, abbiamo preso il Telepass internazionale . Funziona solo in alcuni paesi europei, tra cui la Francia e la Spagna, ed è comodissimo perchè vi permette di non perdere tempo ai caselli dell’autostrada e di non dover trafficare con le monetine tutte le volte che ne attraversate uno.

Attivarlo è semplicissimo, dovete solo fermarvi ad un “Punto Blu” presso un casello autostradale italiano e firmare un contratto. Il costo è davvero modesto, visto che dovrete pagare 6 euro per l’attivazione più un canone di 2,40 euro al mese, ma solo per i periodi in cui sarete all’estero. I pedaggi autostradali vi verranno addebitati sul conto corrente come succede normalmente viaggiando in Italia.

Potete trovare tutte le informazioni sul sito ufficiale di Telepass.

Itinerario consigliato per un viaggio in Spagna del Nord

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1° giorno – Partenza dall’Italia Abbiamo deciso di partire direttamente da casa nostra con la nostra auto, visto che abitiamo molto vicini al confine con la Francia. Inoltre, in questo modo, abbiamo potuto risparmiare il noleggio dell’auto. In pochissime ore siamo riusciti a raggiungere la nostra prima tappa in Francia.

2° – 3° – 4° giorno – Attraversando la Francia Abbiamo trascorso i primi tre giorni del nostro viaggio verso la Spagna del Nord in Francia . Ci siamo concessi tre tappe in posti che non avevamo mai visitato prima ma di cui avevamo sentito tanto parlare.

La prima è stata Carcassonne con la sua famosa fortezza; siamo riusciti a vistarla in una giornata e dopo una notte di meritato riposo siamo ripartiti alla volta di Lourdes . Abbiamo dedicato una intera giornata alla città di Bernadette, tra il sacro e il profano.

L’ultima tappa francese è stata la bellissima Biarritz . Affacciata sull’oceano offre dei panorami fantastici ed è un paradiso per gli appassionati del surf. Merita una mezza giornata, o forse di più. Ma noi non vedevamo l’ora di varcare il confine e giungere finalmente in Spagna.

5° giorno – Ingresso in Spagna del Nord – San Sebastian San Sebastian è una città non troppo grande, io l’ho trovata particolarmente accogliente e ridente, malgrado la temperatura un pò rigida: circa 13 gradi alle 9 del mattino. Per essere agosto, non era proprio il top.

Val de Arenas

La bellezza di questa città sta nelle sue spiagge , quando le abbiamo viste noi era bassa marea e ci sono sembrate enormi, molto vaste. Siamo rimasti sbalorditi nel vedere tanta gente che praticava jogging, malgrado piovigginasse; e altrettanta gente che faceva il bagno nelle gelide acque dell’Atlantico.

Nel tardo pomeriggio abbiamo lasciato Santander per andare a dormire a Bilbao.

6° giorno – Bilbao Eccoci nel cuore dei Paesi Baschi , dove tutti i cartelli sono scritti nella doppia lingua: spagnolo e basco. E vi assicuro che il basco non ha proprio niente in comune con la lingua ufficiale.

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Ci siamo fermati nella città per due interi giorni, accompagnati anche qui da un cielo plumbeo e da una continua piogerella. Ci sono moltissime cose da vedere e due giorni sono passati molto velocemente.

Abbiamo trascorso la maggior parte del tempo nel Casco Viejo , che è il cuore della città; qui troverete dei ristoranti favolosi dove si mangia davvero bene.

7° – 8° giorno Santander Eccoci a Santander , il capoluogo della Cantabria . E’ una città che mi ha un pò delusa, non perchè non sia bella, ma perchè il traffico caotico e la carenza dei parcheggi non ci ha permesso di godercela come avremmo voluto.

Le sue spiagge sono stupende , ma trovare un posteggio dove lasciare la macchina è una vera utopia. Siamo riusciti a scattare solo poche foto al volo, poi ci siamo dedicati ad alcune attrazioni situate sul lungomare e al centro storico.

Per poter vedere il mare in tranquillità, ci siamo dovuti spostare fuori dalla città; siamo andati prima a Lastres , un posto abbastanza deserto, con uno splendido panorama, e poi abbiamo proseguito sulla Costa Quebrada fino ad arrivare a Valdearenas .

Un’altra tappa imperdibile è San Juan de Gaztelugatxe , un luogo magico, con un nome impronunciabile. Si tratta di un eremo costruito su due isolotti e che è diventato famoso poichè alcune scene della serie “Il Trono di Spade” sono state girate lì.

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9° giorno – Parco Nazionale Picos de Europa Arriva il momento di lasciare il mare e di addentrarci nei Monti Cantabrici , nel Parco Nazionale Picos d’Europa. Siamo circondati da montagne abbastanza elevate, le strade attraversano profonde gole, e spesso abbiamo incontrato freschi ruscelli.

Il panorama è abbastanza vario, in alcune zone è roccioso e brullo, in altre troviamo verdi pascoli punteggiati da mucche. Anche i paesini che abbiamo incrociato sono bellissimi e ricordano abbastanza le Dolomiti. Ci siamo fermati di tanto in tanto per fare delle foto o per fare delle brevi passeggiate, la giornata è comunque bellissima.

La ciliegina sulla torta è stato il pernottamento in una guesthouse favolosa , circondata da uno splendido parco dove siamo stati benissimo!

10° giorno Santuario e laghi di Covadonga Proprio ai bordi del Parco Nazionale Picos de Europa, si trova Covadonga . E’ un posto che merita assolutamente una visita perchè unisce cultura, storia ma anche natura. Oltre allo splendido santuario, molto frequentato dai locali, dovete assolutamente vedere gli splendidi laghi situati su una montagna, dei panorami che fanno pensare più alla Svizzera che alla Spagna del Nord.

Spagna del Nord

La visita non prende più di poche ore, quindi è facilmente inseribile nel vostro itinerario.

11° giorno – Oviedo Arriviamo a Oviedo , una delle più famose città delle Asturie . E’ nota per moltissime cose, tra queste le tante statue sparpagliate nelle strade e nei parchi, ce ne sono tante anche se alcune sono più amate dai visitatori.

Altra cosa che ha reso celebre la città è la sua produzione di sidro . A noi personalmente non piace molto, ma ci siamo divertiti moltissimo a vedere il modo in cui esso viene servito, molto particolare e scenografico.

Tra le altre cose, siamo riusciti ad infilare un giretto sul mare, in una splendida e selvaggia località, Cabo de Penas .

12° giorno – La Coruña La Coruña è un’altra bellissima città della Spagna del Nord che ci ha regalato dei panorami spettacolari. Con il suo lungomare che è considerato tra i più lunghi al mondo, il suo castello e il faro ci ha affascinati dal primo momento.

La Coruña

Quello che ci ha sorpreso, sono stati i tanti locali dove la gente trascorre il pomeriggio a bere una birra o un caffè, e a chiacchierare. Ma di questo parleremo più avanti, quando vi darò alcuni consigli per affrontare il vostro viaggio in Spagna del nord.

13° giorno – Finisterre Finisterre è un piccolissimo paese, con una popolazione veramente esigua. La sua popolarità tra i viaggiatori è dovuta alla vicinanza con Santiago di Compostela e al fatto che si tratta di uno dei punti più occidentali non solo della Spagna, ma anche del continente europeo.

Il motivo che spinge tanta gente a visitarlo è la sua posizione sul mare, con rocce a picco e sentieri adatti al trekking. La visita, naturalmente non richiede molto tempo. Il mio consiglio è quello di approfittare e concedervi un gustoso pasto a base di pesce freschissimo in uno dei tanti ristoranti che troverete.

Finisterre

14° giorno – Santiago di Compostela Questa città non ha bisogno di nessuna presentazione, perchè da un punto di vista religioso rappresenta uno dei luoghi più importanti del cattolicesimo. Ancora adesso sono moltissime le persone che vi si recano in pellegrinaggio a piedi o in bicicletta, compiendo il famoso Cammino di Santiago .

In effetti è stato uno dei pochi luoghi dove abbiamo incontrato moltissimi turisti provenienti da tutt’Europa, malgrado le restrizioni relative al Covid. E’ un luogo austero, la sua cattedrale è imponente ma nello stesso tempo è riccamente decorata all’interno.

Ma oltre alla cattedrale ci sono anche altre cose da visitare. In un giorno, avete comunque tutto il tempo per vedere i suoi punti salienti.

15° giorno – Vigo Vigo per noi è stata una tappa strategica, visto che ci siamo fermati davvero poche ore. Ne abbiamo approfittato per rilassarci un attimo, mangiare un’ottima cena in una zona chiamata “ pescaderia ” (vi lascio immaginare quale possa essere la specialità) e andare a dormire, perchè il giorno dopo avevamo parecchi chilometri da percorrere in macchina prima di raggiungere la nostra prossima destinazione.

Peccato, perchè la città sembra davvero molto carina ed è da qui che partono le escursioni per le bellissime Isole Cies .

16° e 17° giorno – Lasciando la Spagna del Nord: Valladolid Il giorno dopo abbiamo lasciato la Spagna del Nord per recarci in Castilla e Leon , e precisamente nel suo capoluogo, Valladolid . E’ una città piena di storia e di monumenti importanti, tra cui la casa dove abitò lo scrittore Cervantes e un museo dedicato a Cristobal Colon (Cristoforo Colombo).

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Siamo riusciti anche a organizzare un pomeriggio a Palencia , una piccola città nei paraggi, famosa per la sua meravigliosa cattedrale e per i suoi parchi verdi e rilassanti.

18° e 19° giorno – Saragozza Saragozza , il capoluogo dell’Aragona, è stata per me la ciliegina sulla torta. E’ una città che ti toglie il fiato e che ti conquista dalla prima occhiata. Le sue principali attrazioni sono tutte raccolte nel raggio di pochi chilometri, pertanto è facilissima da girare a piedi. E’ famosa soprattutto per la sua immensa cattedrale, Nostra Signora del Pilar , il museo Goya , il Castello dell’Aljafería .

Il tempo trascorso a Saragozza ci è sembrato brevissimo e avremmo voluto fermarci di più, visto che ci piaceva molto passeggiare tra le stradine dietro la piazza principale e starcene seduti ad un tavolino a bere birra e chiacchierare!

20° giorno – Principato di Andorra Devo ammettere che Andorra è stata un pò una delusione. L’avevamo fissata come tappa intermedia per spezzare un tragitto troppo lungo, ma avevamo davvero grandi aspettative. Soprattutto avevamo letto molto sulla sua capitale Andorra La Vella .

Spagna del Nord

In realtà, si tratta di una città estremamente moderna, piena di centri commerciali, e le poche attrazioni segnalate sulle guide sono abbastanza anonime. L’unica cosa degna di nota sono le sue montagne , per gli appassionati di sport invernali Andorra può rivelarsi un autentico paradiso.

21° giorno – Saintes Maries de la Mer La nostra ultima tappa prima del rientro a casa è stata in Camargue , a Saintes Maries de la Mer, un luogo che conoscevamo già e che ci piace davvero molto. Ci siamo fermati solo il tempo di una cena in un locale caratteristico e una notte per recuperare le forze prima del rientro in Italia.

22° giorno – Rientro a Imperia E qui la nostra vacanza finisce, purtroppo. Ma come ogni volta ci siamo riportati a casa dei souvenir ma soprattutto tantissimi ricordi stupendi!

Itinerari alternativi per la Spagna del Nord

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Nella cartina qui sopra potete vedere il nostro tragitto. Ovviamente potete modificarlo secondo le vostre esigenze, magari accorciandolo o invertendo le tappe.

Infatti, potreste decidere di raggiungere la Spagna del Nord in aereo e fare i vostri giri con una macchina a noleggio . In questo caso ricordate che i principali aeroporti sono quelli di Bilbao, Santander e Santiago di Compostela. Potreste eventualmente prenotare un volo per uno di queste destinazioni e poi visitare le città che vi ho segnalato. Se avete pochi giorni a disposizione, potreste escludere le tappe a Valladolid e Saragozza, anche se sarebbe davvero un peccato.

Consigli per un viaggio on the road in Spagna del Nord

Cabo Penas

Costo della vita

Il costo della vita in Spagna è più o meno simile a quello italiano. Nei 22 giorni in cui abbiamo gironzolato per città e paesi, abbiamo speso più o meno le stesse cifre che avremmo speso in Italia. L’unica sostanziale differenza l’abbiamo notata nel prezzo del carburante : fare il pieno nella Spagna del Nord costa molto meno, visto che il prezzo può essere inferiore anche di 30/40 centesimi a litro. Non male vero?

Per quanto riguarda il cibo , tutto dipende da dove mangiate e cosa mangiate. A volte ce la siamo cavata con una ventina di euro a testa a pasto, a volte la cifra è stata di gran lunga superiore. Ma ovviamente, nel secondo caso abbiamo gozzovigliato alla grande con ostriche e frutti di mare.

Per gli hotel , abbiamo prenotato alloggi che avessero un parcheggio dove lasciare la macchina; a volte avevano la colazione inclusa, a volte no, ma per noi era fondamentale trovare un posto sicuro e vicino dove lasciare l’auto. Il costo oscilla dai 50 euro ai 100, e non sempre i più cari sono stati i più belli e comodi.

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Bar e ristoranti

L’impressione che abbiamo avuto è che la Spagna del Nord sia un paese di persone che sanno e vogliono godersi la vita. Il numero dei bar e ristoranti che abbiamo visto è incalcolabile! E sono pieni per la maggior parte del tempo.

Attenzione però agli orari dei ristoranti : difficilmente ne troverete uno aperto prima delle 13.30 per pranzo o delle 20.30 per la cena. Ci sono però dei locali che espongono il cartello che informa la clientela che la cucina è aperta tutto il giorno.

Per fortuna la maggior parte dei bar serve i “ bocadillos “; si tratta di bocconcini assortiti serviti insieme all’aperitivo, ma che spesso possono costituire un vero e proprio pasto.

Un’altra informazione utile è sapere che non è possibile fumare nei tavoli dei bar o ristoranti, neanche se siete seduti all’aperto. La cosa che abbiamo trovato ridicola è che potete fumare in piedi allontanandovi di mezzo metro dal tavolo. Però, contenti loro….. 🙂

Spagna del Nord

In alcune città ci siamo mossi in automobile poichè il nostro hotel non era troppo vicino al centro urbano. Fortunatamente, ci sono degli enormi parcheggi coperti dove lasciare il vostro mezzo, naturalmente a pagamento.

Se anche voi vi spostate in auto, individuate un parcheggio prima di partire e andate a colpo sicuro, perchè purtroppo non troverete molte altre alternative. Il costo del parcheggio è abbastanza ragionevole.

Una piccola curiosità: nella maggior parte dei parcheggi, i posti liberi sono segnalati tramite una lucina verde, mentre quelli occupati hanno la luce rossa. Questo rende più semplice la ricerca dei posti vuoti. Inoltre, al momento dell’uscita e dopo aver pagato, vi accorgerete che la sbarra si alzerà automaticamente perchè riconosce il numero della vostra targa!

Saragozza

92 Comments to Spagna del Nord: itinerario di viaggio in auto

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Non sono mai stata in Spagna ma mi piacerebbe molto visitarla e conoscere le tradizioni dei nostri cugini spagnoli

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Posso parlare solo per la parte settentrionale del paese, ma la Spagna è davvero bellissima!

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Sono stata in Spagna più volte e sempre nella parte sud. La Spagna è una nazione in cui si vive e si viaggia bene e il vostro viaggio on the road è pazzesco! Avete visto tantissimi luoghi e viaggiare fuori dalle rotte turistiche è un valore aggiunto al viaggio. Chissà se un giorno anch’io…

Noi, invece, non abbiamo ancora visitato la parte meridionale della Spagna; ma è nella nostra lista!

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Sto organizzando un viaggio per questa estate con itinerario Santiago de Compostela e il nord della Spagna, grazie per i consigli.

Vedrai che è una destinazione che ti piacerà tantissimo!

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Che itinerario bellissimo!! Raccontato nei minimi dettagli e soprattutto siete riusciti a trasmettere le emozioni provate durante il Viaggio… grazie mille per questa guida, la userò per il mio prossimo viaggio!

Lieta di sapere che il nostro itinerario potrà esserti d’aiuto!

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Ho visitato la Spagna numerose volte, ma la parte a nord mi manca totalmente. Avete realizzato un bel percorso, comodo e molto fattibile che vi copierò sicuramente. Mi salvo l’articolo. Grazie 🙂

A noi invece manca la parte meridionale; prima o poi dovremo organizzarci per andare a visitarla!

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La Spagna del Nord si presta bene per un viaggio on the road, noi pensiamo sempre all’Andalusia, ma anche la parte del nord deve essere meravigliosa da visitare.

Sono due zone completamente diverse, ma entrambe bellissime!

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È un viaggio che ho in testa da anni, mi sono segnata qualcosa che non immaginavo (tipo il problema auto a Santander ) , sperando di farlo presto!

Ti auguro di riuscire ad andarci, è un viaggio molto bello, abbastanza semplice da organizzare e neanche tanto costoso!

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Complimenti avete fatto un tour davvero completo di questa zona. Piacerebbe anche a me magari un pochino più breve ma sicuramente prenderò spunto dal vostro articolo.

E’ stato davvero un bel tour, peccato solo che ogni tanto ci siamo presi un bell’acquazzone!

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Ho fatto un parte di questo giro nel 2015 e il Nord della Spagna insieme alla parte francese dei Paesi Baschi ti rimane dentro per quel mare così impetuoso ma così anche tanto affascinante . Bellissimo Tour

Anche a noi i Paesi Baschi sono piaciuti tantissimo, ci torneremmo molto volentieri!

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Una guida dettagliata sulla Spagna del Nord, che bello! I paesi baschi in particolare mi hanno sempre affascinata, forse perché credo sono “l’altra Spagna”, quella a cui non pensi, e spero di visitarli presto. Un itinerario molto interessante per un’estate diversa, non solito mare e spiaggia.

Hai descritto perfettamente la Spagna del Nord, quella forse meno visitata, forse per il clima un pò più rigido!

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A parte che io vi adoro proprio e ho anche Teresa su facebook, ma trovo i vostri articoli una vera e propria SUPER GUIDA su cui fare riferimento, molto ben dettagliata, soprattutto per quanto riguarda i parcheggi (cosa di cui avro’ super bisogno anche io quest anno) Un abbraccione a voi Maria Flora

Wow, grazie mille per i complimenti e per l’entusiasmo; ma soprattutto buon viaggio!

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Il vostro resoconto è appassionante e pieno di suggerimenti sarà sicuramente un punto di riferimento per il viaggio che intraprenderemo quest’anno con la nostra roulotte al seguito. Grazie.

Sono certa che la Spagna del Nord vi piacerà molto, buon viaggio!

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Avete fatto l’itinerario che propongo a mio marito da anni. Programmandolo nel periodo corretto si possono incrociare anche alcune Feria, che sono le megafeste spagnole. Purtroppo non mi ha ancora accontentata, dicendo che nella sua classifica personale ci sono luoghi che hanno la precedenza, ma sono sicura che presto cederà.

Non demordere, io ho avuto lo stesso problema con Gianni quando volevo andare in Sudafrica, ma alla fine l’ho spuntata io!

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Grazie per questa dettagliata guida della Spagna del Nord! E’ vero, spesso è considerata una meta secondaria, in realtà offre tantissimo e mi è proprio venuta voglia di andare..:)

E’ una zona molto bella e diversa dal resto della Spagna, vedrai che ti piacerà moltissimo!

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Lo scorso anno sono stata a Santander per il mio primo viaggio da sola, e mi sono letteralmente innamorata dell’atmosfera che si respira lì, sembra come se il tempo scorresse più lentamente! La Spagna del Nord è un’area interessantissima, e in questo articolo mi avete dato tantissimi spunti di viaggio!

Anche a noi Santander è piaciuta molto, anche se forse meno di altre città, come per esempio San Sebastian!

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Sono stata di recente in Galizia e mi ritrovo molto con le vostre descrizioni: si tratta di territori ricchi di bellezze naturalistiche poco conosciute. Una zona tutta da esplorare!

Ci sono talmente tante cose da fare e da vedere che bisognerebbe starci almeno un mese!

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Io non ho fatto tutta la Spagna del Nord, sono passata da San Sebastian e sono andata a Bilbao e da lì sono scesa lungo la catena dei Pirenei spagnoli attraversando Paesi Baschi, Navarra e Aragona. Bilbao mi è piaciuto una sacco da San sebastian ero già scappata anni prima perché in agosto mi era sembrata una riccione spagnola molto esclusiva ed affollata :-). Farò anche le altre regioni che mi mancano per finire il Nord della Spagna

Noi invece stiamo cominciando a pensare al sud della Spagna, ma non so bene quando!

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Ricordo sempre con piacere una bella gita scolastica fatta ai tempi delle superiori che aveva come destinazione i Paesi Baschi. Durante il viaggio visitammo Carcassonne in Francia e poi Tarragona, Lourdes, il santuario di Montserrat. Ci tornerei volentieri.

Però, una gita scolastica di tutto rispetto, avete visto tantissime belle cose!

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Un articolo davvero stupendo, mai stata in Spagna ma sono una grande amante dei viaggio on the road perciò ho apprezzato davvero tanto

I viaggi on the road sono sicuramente i migliori!

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grazie del vostro racconto. Avete utilizzato un telepass? è possibile averlo al momento del noleggio? sapete i costi? avete prenotato in anticipo le sistemazioni alberghiere? ciao Gianna

Ciao! Si, abbiamo utilizzato un telepass internazionale che si attiva presso i “punti blu” delle autostrade italiane, se guardi bene nell’articolo è spiegato tutto. Essendo alta stagione, avevamo prenotato in anticipo tutti gli hotel, per evitare di trovare solo sistemazioni costose, e meno male che lo abbiamo fatto perchè in alcuni posti c’era il tutto esaurito!

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Hai ragione Teresa, la spagna del nord è la parte meno battuta e più interessante da farci un lungo viaggio. Non amo molto il frastuono delle città e quelle meravigliose scogliere fanno al caso mio. Tanta pace e clima freddo, una meraviglia per gli occhi e l’anima!

Non sono mai stata nella parte meridionale della Spagna, quindi non posso fare un confronto, ma il nord è spettacolare!

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Ciao, posso chiedervi qual’era la guesthouse favolosa e perchè era favolosa quando siete stati nel Parco Nazionale Picos de Europa? Sono curiosa e sto organizzando lo stesso vostro viaggio per quest’estate con la mia famiglia. Grazie!

La guesthouse in questione si chiama Terra de la Reina, questo è il link al sito, magari vuoi darci un’occhiata! https://hoteltierradelareina.com/

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E’ proprio il viaggio che vorrei effettuare questa estate ( luglio ) visto che sarò entrato nel mio settantesimo anno. Volevo chiedere se secondo voi è possibile trovare da dormire volta per volta senza prenotare prima, non voglio fissare tappe ma viaggiare alla giornata. Dimenticavo, il mezzo che userò sarà una Fiat 500 L del 1972, da ciò la necessità di non avere tappe da rispettare, non so quanta strada riuscirò a percorrere giornalmente, ho preventivato dai 350 ai 500 km. Evitando le autostrade, com’è la viabilità ordinaria da quelle parti ? Se mi leggesse qualche possessore di Fiat 500 ed avesse voglia di aderire a questa avventura, faccio presente che partirei da Brescia.

Ciao Giovanni, grazie per il tuo commento. Io credo che sia possibile trovare delle sistemazioni di volta in volta, anche se magari la scelta non sarà molta e dovrai un pò adattarti, visto che luglio è un periodo di alta stagione. Quanto alla viabilità, non ci sono problemi, troverai delle fantastiche autostrade sulle quali muoverti tranquillamente. Spero di essere stata esauriente, ma se servono altre info, fammi sapere!

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Buongiorno, direi proprio un bel viaggio e io ci sto pensando. Volevo sapere se voi avete prenotato giorno per giorno gli alberghi e se secondo voi ad agosto è rischioso di rimanere senza albergo e quindi conviene decidere le tappe e prenotare per tempo? grazie

Ciao, noi siamo stati in Spagna del Nord in agosto e avevamo comunque prenotato tutti gli hotel prima di partire. E’ altissima stagione, quindi il rischio è di trovare alloggi scomodi come posizione o piuttosto costosi. In alcune località abbiamo avuto difficoltà a trovare posto, malgrado fossimo ancora in emergenza Covid e quindi il flusso turistico fosse limitato. Io fossi te, prenoterei in anticipo!

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E’ il mio grande sogno girare la Spagna del Nord in macchina. Effettivamente partire da casa con l’auto non è una brutta idea, noi abitiamo in Liguria perciò è fattibile. Mi salvo il tuo itinerario, spero di utilizzarlo presto!

Anche noi siamo in Liguria, quindi facendo un paio di tappe si arriva in Spagna comodamente!

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Ho fatto il tuo stesso itinerario ma solo fino a Santiago di Compostela. Era agosto e con me ed i mie amici il tempo non fu così clemente. La pioggia ci rovinò diverse giornate. Però devo dire che anche questo contribuisce all’atmosfera così particolare del nord!

Il clima in effetti è un pò instabile, noi abbiamo avuto un acquazzone pauroso a Bilbao e un pò di pioggerella a San Sebastian, per il resto è andato tutto bene!

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Ciao! anche io vorrei fare lo stesso viaggio, fino a santiago. Saresti così gentile da dirmi quanti giorni avete fatto? grazie!

Tutto il viaggio è durato circa 22 giorni, fino a Santiago circa 15.

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Ho sempre pensato di fare un on the road al sud della Spagna, e ho sempre un po’ “snobbato” il nord, e invece dalla tua descrizione, non è da sottovalutare anche questa zona!

Non posso fare paragoni perchè non conosco la Spagna meridionale, ma la Spagna del Nord merita davvero una visita!

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Che bel viaggio che avete fatto, una Spagna un pò insolita e ricca davvero di attrattive, di tutto questo percorso sono solo stata a Oviedo per cui sicuramente dovrò recuperare molto!

Oviedo ci è piaciuta molto, ma non è l’unica città che merita una visita, ci sono molti posti da vedere altrettanto belli!

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Itinerario davvero molto interessante, per una Spagna meno nota di quella classica e un po’ meno caliente, almeno a livello meteo! 🙂 E’ da parecchio tempo che col mio compagno medidiamo di fare un giro simile, ma partendo con l’aereo visto che abitiamo parecchio lontano. Mi salvo il tuo resocondo visto che sicuramente mi verrà più che bene per il futuro!

In effetti noi abbiamo potuto partire con la nostra macchina sia perchè abitiamo molto vicini al confine ma anche perchè avevamo tanti giorni a disposizione. in ogni caso, è un viaggio che merita!

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Dopo aver visitato il sud la prossima meta che vorrei visitare della Spagna è proprio il nord: io e mio padre abbiamo abbozzato un itinerario simile al vostro ma che si spinga anche un po’ più nell’entroterra e sarebbe di circa 15 giorni. Appena definito ve lo comunicherò, intanto grazie per questo spunto!

Si, quando avrai stilato l’itinerario fammelo conoscere, magari posso darti qualche dritta o scopiazzartelo spudoratamente! 🙂

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Decisamente un itinerario interessante e meno battuto della parte sud. Lo terrò a mente come alternativa ai percorsi più popolari, soprattutto la zona a confine col Portogallo

E’ proprio quello il motivo per cui abbiamo scelto la Spagna del Nord, meno affollata del resto della nazione!

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Un’itinerario molto interessante, in una parte della Spagna che spero di poter visitare anche io,( mi attira da sempre soprattutto la Galizia faccio tesoro di tutti i vostri consigli di viaggio

E’ una zona della Spagna piuttosto insolita, forse meno famosa e meno frequentata dai turisti, ma senza dubbio bellissima!

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Ciao Teresa, ho seguito su Facebook il vostro viaggio estivo nella Spagna del nord e che dire, mi è piaciuto moltissimo! Conosco bene la Spagna centrale e meridionale, ma la parte settentrionale non ho ancora avuto modo di visitarla bene. Mi auguro di riuscire a scoprire queste città l’estate prossima. La Galicia mi incuriosisce molto! Comunque avete macinato tantissimi km, complimenti!!!

Grazie per averci seguiti! I viaggi itineranti sono la nostra passione, perchè ci permettono di vedere tante cose in libertà. ma per noi non è un problema, visto che a Gianni piace guidare!

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Tre settimane di viaggio on the road? Un sogno che forse realizzerò la prossima estate! E proprio la Spagna è tra le destinazioni favorite. Quindi mi salvo il vostro itinerario, aggiungendo come tappa i Pirenei.

E’ stato un viaggio fantastico; i Pirenei li abbiamo attraversati anche noi sia all’andata che al ritorno, sono una favola!

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Ciao Teresa! Un viaggio davvero molto affascinante e un racconto ricco di informazioni utili!

In effetti questa parte della Spagna è sottovalutata e meriterebbe i dovuti approfondimenti! Da un pò mi frulla per la testa un viaggetto nei paesi Baschi, ma fra una cosa e l’altra, negli ultimi due anni ho sempre rimandato! Spero di rifarmi (con gli interessi), nei prossimi anni!

Buin week end carissimi!

Il problema di noi viaggiatori è che abbiamo sempre tanti progetti e poco tempo per realizzarli tutti! Comunque spero che tu riesca a visitare questa zona, perchè davvero merita!

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Io ho sempre preferito i Paesi baschi francesi. Sono molto più eleganti e accoglienti. Anche noi partiamo sempre da Biarritz per raggiungere Spagna e Portogallo, toccando spesso le città che hai visto inserito nel tuo articolo. una più bella dell’altra.

Vero, sono tutte città bellissime, se dovessi decidere quale mi è piaciuta di più sarei davvero in difficoltà!

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Un viaggio lungo che vi ha permesso però di esplorare moltissimo. Avete decisamente organizzato un on the road perfetto, con tanto di fermata in Francia. Conoscevo solo poche città della Spagna del Nord ed è stato un piacere leggervi. Come sempre date dei consigli preziosi a fine articolo!

Dare consigli utili basati sulla nostra esperienza è, secondo me, di importanza vitale nello scrivere gli articoli per il blog! Grazie per i complimenti!

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Avete fatto decisamente un bel giro, lungo e con tanti bei posti da vedere. Trovo che sia una bella idea viaggiare in auto in un luogo straniero, un ottimo modo per visitare più destinazioni.

I viaggi itineranti sono i nostri preferiti, visto che ci permettono di vedere tante cose e di fermarci come e quando vogliamo!

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Adoro la Spagna, ma sono stata solamente a Vigo tra queste città proposte! Mi affascinano parecchio, però, i Paesi Baschi!

Come ho scritto nell’articolo, Vigo per noi è stata solo una tappa strategica per tirare il fiato. E questo mi dispiace perchè deve essere molto bella!

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Ho fatto un viaggio del genere una vita fa, avevo 15 anni, ed è stato il mio primo viaggio all’estero in camper. Ricordo che mi ero divertita moltissimo e che avevo visto dei luoghi davvero affascinanti! Grazie per aver riportato alla memoria questi splendidi ricordi 🙂

Magari è l’ora di ripetere il viaggio, a 15 anni secondo me non si è ancora nella condizione di apprezzare tante cose!

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Ho fatto anche io più o meno lo stesso giro, un po’ di anni fa e mi è piaciuto moltissimo. Purtroppo non è stato un anno particolarmente fortunato per il tempo, ma mi sono goduta città e spiagge. È una Spagna diversa, ma molto affascinante. Mentre ero preparata alla bellezza delle città, sono rimasta sorpresa da alcune spiagge che, nonostante la temperatura gelida dell’acqua, mi hanno ricordato i mari caraibici, come la Concha. CI tornerei.

Ci tornerei di corsa anche io! E’ stato un viaggio davvero bello! Quanto alle spiagge e alla costa in generale, mi è piaciuto tutto moltissimo, ma non ci farei mai il bagno, troppo freddo!

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un bellissimo itinerario studiato davvero nei particolari, affascinante per le tante tappe, i paesaggi e le città da visitare. Da tempo abbiamo in mente la Galizia ma la tua proposta allargata è davvero allettante

La Galizia è un vero splendore, forse la zona che ho amato di più per i suoi paesaggi, ma anche tutto il resto merita una visita!

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La Cantabria mi affascina da sempre e le vostre parole non fanno che confermare l’idea che io ne ho sempre avuto , soprattutto dai racconti di chi l’ha attraversata durante l’esperienza del cammino di Santiago .

Per dire la verità, la Cantabria è bellissima, ma la regione che ho amato di più è la Galizia. E non saprei spiegarti il perchè, questione di feeling!

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Che bell’itinerario! Davvero un bel viaggio, i viaggi in auto poi sono i miei preferiti! Da piccola i miei genitori mi hanno portato con loro in macchina per Spagna e Portogallo.. ma mi piacerebbe replicare!

Anche noi amiamo i viaggi on the road, e quello in Spagna è stato uno dei più belli, forse perchè è stato il primo dopo il buoi tunnel della pandemia. Spero di poterci tornare, una volta o l’altra!

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Mamma mia che bel viaggio! Lo avevo in programma l’anno scorso (in maniera ridotta, solo nei Paesi Baschi) ma poi non me la sono sentita per paura di rimanere bloccata all’estero. Sicuramente mi sentirei a casa, sia per il clima che per il panorama gastronomico. Magari ci riproverò il prossimo anno, e in caso ti chiederò consiglio!

Noi abbiamo pianificato e organizzato tutto da soli, ma fino all’ultimo siamo stati indecisi se partire o meno. La Spagna del nord, in agosto, era una zona considerata ad alto rischio Covid, e questo ci faceva un pò paura. Ma alla fine siamo partiti e come vedi è andato tutto bene!

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Raffaella Travel Blogger

Raffaella – Viaggi e Vita Around The World

Come arrivare in Spagna in auto: il mio viaggio da Udine a Malaga

In Spagna in auto

Confesso che, prima dell’arrivo di questa pandemia, mai mi sarebbe passata per la testa l’idea di andare in vacanza in Spagna in auto . O ancora, in quanto residente in Spagna, di tornare in Italia in auto. In passato, ho scelto di arrivare in Spagna in auto in occasione di un trasloco per poter portare quante più cose possibili (oltre all’auto stessa!). Ho anche conosciuto delle persone che hanno deciso di fare un viaggio “on the road” dall’Italia alla Spagna , fermandosi anche qualche giorno sulla costa francese.

A mio avviso, tra l’ampia scelta di voli low cost e la convenienza dei prezzi per il noleggio di un’auto , pensare di raggiungere la Spagna con il proprio mezzo è quantomeno non conveniente dal punto di vista economico . E sono ancora di questa opinione nonostante in poco meno di un anno abbia già fatto, complice la sopracitata pandemia, per ben due volte questo lungo viaggio in auto tra Spagna e Italia.

Indice dell'articolo

Da Udine a Malaga: l’itinerario e i costi del mio pazzo viaggio in Spagna in auto

Se dovessi riassumere in breve il mio viaggio in auto in Spagna partendo dall’Italia, credo che basterebbero due numeri: 2295 chilometri percorsi e 23 ore e 46 minuti di guida effettiva. Sono infatti partita dal quasi estremo nordest d’Italia (Udine) e la mia destinazione si trovava nel sud della Spagna (Malaga).  Credo che avrei potuto davvero impiegare più tempo, ma la scelta di partire la domenica si è rivelata vincente per il divieto di circolazione dei mezzi pesanti. Il primo giorno quindi non ha presentato alcun problema in termini di traffico.

Per la mia sopravvivenza, ho deciso di dividere questo lungo itinerario in due tratte , per cui ho passato la notte in hotel a Béziers (più o meno a metà strada). Ho prenotato l’ Ibis Budget La Giniesse a Beziers Est . Ho scelto questa sistemazione per la sua posizione : si trova proprio all’uscita dell’autostrada. Come in tutti gli hotel di questo marchio, la camera era piccola e con un arredo davvero essenziale, ma la pulizia e il prezzo erano buoni così come l’isolamento acustico tra le stanze (essenziale per una qualità del sonno soddisfacente, parola di albergatrice!). Insomma, a mio avviso, un alloggio di passaggio perfetto per passarci una notte.

Il secondo giorno è stato più impegnativo sia per la lunghezza dell’itinerario (leggermente più lungo rispetto al primo) che per il traffico . Ti posso assicurare che trovarsi il lunedì mattina sull’autostrada che porta a Barcellona non è per nulla divertente. Tra i camion che si rimettono su strada dopo la sosta festiva e il normale traffico di inizio settimana, guidare nel primo tratto spagnolo è stato impegnativo. Per fortuna che, a parte qualche rallentamento verso Valencia e Murcia, il resto del percorso è stato molto tranquillo. Inutile dire che dopo l’ arrivo a Malaga sono crollata e mi ci sono volute almeno 24 ore per recuperare.

I miei consigli per guidare in Francia

In Spagna in auto

Innanzitutto vorrei parlare dell’ itinerario che ho scelto di seguire in Francia. A dispetto di quanto mi suggeriva Google Maps , non ho attraversato il confine tra Italia e Francia percorrendo il tunnel del Frejus per poi raggiungere prima Grenoble e poi Montpellier e proseguire quindi lungo l’ autostrada A9 seguendo la costa.

Ho preferito scegliere un itinerario più corto e leggermente più lento. Ho varcato il confine a Ventimiglia e ho seguito l’ autostrada A8 che lambisce le più belle località della Costa Azzurra . Passate Mentone , Nizza e Cannes , l’autostrada si allontana dal mare per raggiungere prima Aix-en-Provence e quindi Montpellier . Da qui sono tornata a seguire i suggerimenti di Google Maps e ho seguito l’ autostrada A9 fino al confine spagnolo.

Alcune considerazioni su questo itinerario in territorio francese: – per percorrere il tratto di autostrada francese ho pagato un pedaggio di circa 70 Euro – il rifornimento di carburante ha prezzi simili all’Italia – la prima parte del percorso fino a Aix-en-Provence ha molti tratti di autostrada con limite di velocità a 100 km/h, mentre sull’A9  il limite è quasi sempre di 130 km/h – le stazioni di servizio francesi sono molto piacevoli perché, oltre al distributore e al bar/ristorante, dispongono spesso anche di un’area verde attrezzata con panchine e tavolini.

In Spagna in auto: il traghetto come alternativa all’attraversamento della Francia

In Spagna in auto

Per arrivare in Spagna in auto , c’è anche un’alternativa all’attraversamento della Francia. Si tratta di prendere un traghetto dall’Italia al porto di Barcellona . Io ho sperimentato questa soluzione qualche anno fa proprio per il mio trasloco, mentre mio marito negli ultimi due anni l’ha fatto per tre volte scegliendo diverse rotte. Insomma in famiglia ci sentiamo quasi degli esperti sul tema!

Ci sono due compagnie di navigazione che collegano Italia e Spagna. Grandi Navi Veloci propone la tratta Genova-Barcellona con tariffe che partono dai 70 Euro a tratta (non comprensive né di auto né di cabina). Grimaldi Lines invece offre tre collegamenti diversi con Barcellona: uno parte da Savona (ma sembra essere attualmente sospeso), uno parte da Porto Torres e uno da Civitavecchia . I prezzi partono da 50 Euro a tratta (non comprensive né di auto né di cabina). La durata ufficiale delle tratte Civitavecchia-Barcellona, Genova-Barcellona e Savona-Barcellona è simile, si parla di 20/21 ore di navigazione. La durata effettiva dipende molto dalle condizioni del mare.

A mio avviso, il traghetto può rappresentare una buona soluzione per raggiungere Barcellona dall’Italia. Rispetto a guidare lungo la costa francese e fermarsi a dormire in un hotel, per circa lo stesso prezzo , si può salire a bordo del traghetto il pomeriggio, dormire in cabina e arrivare in Spagna in mattinata, risparmiando circa un migliaio di chilometri di guida. E allora, ti chiederai, perché non l’ho fatto anche questa volta? Facile: mentre scrivo, i collegamenti tra Genova e Barcellona sono sospesi a causa della pandemia.

Traghettilines

I miei consigli per guidare in Spagna

Guidare in Spagna

Una volta arrivati in Spagna in auto ,  grossa parte della fatica sarà fatta. Ad eccezione delle zone di Barcellona e di Murcia che in determinate ore possono risultare molto trafficate, il traffico sulle autostrade spagnole è di gran lunga inferiore rispetto a quelle italiane, soprattutto in termini di mezzi pesanti.

In Spagna le autostrade sono classificate con la sigla AP seguita da un numero o con la sigla A seguita da un numero a seconda che si tratti rispettivamente di autostrada a pagamento o meno. Nel percorso tra il confine spagnolo e Malaga, ci sono solo due tratti di autostrada a pagamento: il primo per arrivare a Barcellona e l’altro tra Barcellona e Tarragona (per un totale di circa 25 Euro). Il resto dell’itinerario si svolge su autostrade gratuite .

Anche per questo tratto di percorso sul territorio spagnolo voglio lasciarti alcune mie considerazioni: – il rifornimento di carburante in Spagna ha prezzi decisamente inferiori rispetto alla Francia e all’Italia – il limite di velocità sulle autostrade spagnole è di 120 km/h, spesso sulle autostrade gratuite ci sono tratti con limiti inferiori. I radar che rilevano le infrazioni per velocità sono piuttosto diffusi e sempre segnalati da cartelli o pannelli luminosi. – le stazioni di servizio spagnole non sono molto frequenti. Si trovano soprattutto sulle autostrade a pagamento, mentre sulle autostrade gratuite è presente più o meno ad ogni uscita un distributore di benzina con annessa caffetteria.

In Spagna in auto ai tempi del Coronavirus

Per concludere voglio sottolineare un ultimo aspetto, davvero importante nel periodo in cui ho percorso questo viaggio in auto tra Italia e Spagna . Oltre a tutto quello che ho raccontato, è fondamentale, prima di mettersi in viaggio, consultare quali sono le norme in termini di Coronavirus  per entrare sia in Francia che in Spagna, nonché per ritornare in Italia.

Io ho fatto un tampone molecolare e compilato diverse autocertificazioni . Dal momento che le misure sono in continua evoluzione, ti consiglio di consultare tre siti istituzionali che vengono regolarmente aggiornati: il sito Viaggiare Sicuri , il sito dell’ Ambasciata italiana in Francia e il sito dell’ Ambasciata italiana a Madrid .

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27 commenti.

Quando dici che hai compilato diverse autocertificazioni intendi a che ti hanno fermata e fatto compilare? O solo quelle online? Nelle frontiere ti fermano per controllare il tampone molecolare a tutti? Perché prima non c’era nessun controllo sull’ A8 , grazie perché sto facendo i piani per il viaggio

Ciao! Io ho compilato tutte le autocertificazioni richieste in quel momento per entrare in Francia e Spagna. C’è da dire che la situazione e gli adempimenti richiesti continuano a cambiare con una frequenza impressionante, per questo ti consiglio di seguire le pagine dell’Ambasciata italiana in Francia e in Spagna. Per i controlli, io quando da Ventimiglia sono arrivata al primo casello dell’autostrada in Francia ho trovato un controllo della polizia. Non fermavano tutte le macchine, però ai fermati controllavano carte e tamponi. Anche al primo casello francese entrando dalla Spagna ho trovato un controllo. In questo caso c’era un poliziotto ad ogni casello. Anch’io ho letto di persone che non sono state fermate da nessuno, ma non so dirti se sia la norma.

Per colpa della pandemia, e di tutte le restrizioni che l’emergenza sanitaria comporta, anche noi abbiamo deciso di andare in Spagna questa estate. Al momento, sembra una delle poche nazioni dove non si applica la quarantena. Dobbiamo ancora decidere se andremo nella parte settentrionale oppure al sud!

Ottima scelta! Il nord è bellissimo per i paesaggi, la gastronomia e il clima mite. Il sud è bellissimo per le città d’arte e il folklore locale, anche se il caldo può diventare insopportabile.

Wooow due giorni? viaggione! sicuramene impegnativo ma ci credo che sia stato bellissimo… non so se lo farei così lungo in macchina però in questo periodo di pandemia è stata la scelta migliore!

Questo articolo mi ha riportato alla mente un viaggio fatto tanti anni fa con la mia famiglia da Roma a Valencia in macchina! Prima tappa a Ventimiglia, e poi tappa forzata ad Aix en Provance per guasto alla vettura. Finalmente il terzo giorno riuscimmo ad arrivare a Barcellona. Al ritorno tutta una tirata. Ce ne capitarono di tutti i colori, ma ora ricordo quel viaggio con tanto affetto.

Speriamo che sia così anche per mio figlio!

Un viaggio super!!! I viaggi on the road sono i miei preferiti, soprattutto in questo momento storico che stiamo attraversando. Bell’itinerario, chissà che non ne prenda spunto un giorno 🙂

Quello che definirei “una bella mazzata”. Tolta la considerazione legata al viaggio impegnativo è stato interessante leggere di come hai progettato l’itinerario ed i tuoi consigli. Amo molto viaggiare in auto e condivido le considerazioni riguardo ai paesi da te attraversati!

Io, la Spagna e gli on the road andiamo praticamente a braccetto: l’ho sempre raggiunta in auto da Roma, fermandomi più volte ovviamente. Ottima idea di viaggio, nonostante tutte le precauzioni anti-Covid (mi pare di capire non siano così diverse da quelle che prendiamo qua).

I viaggi on the road sono la mia passione, ma ammetto che (anche se il mio compagno una volta me lo ha proposto per andare in Spagna) non so se lo farei! Più che altro, potrei pensare ad un’andata, magari con auto a noleggio da lasciare poi a destinazione e rientrare in aereo. Certo, un po’ di curiosità c’è. soprattutto perché tra Francia e Spagna, si può studiare un itinerario davvero interessante!

Sono stata a Malaga con un viaggio on the road in Andalusia, ma arrivando a Siviglia con l’aereo. Il tuo viaggio in auto dall’Italia invece è davvero pazzesco! Dev’essere stato stupendo, specialmente per chi ama questo genere di avventure! E poi concordo pienamente sull’ottima soluzione in tempi di Covid!Bisogna trovare ogni modo possibile per continuare a viaggiare! 😉

Caspita! Che bel viaggio! Io il viaggio più lungo che ho fatto in auto è stato da Torino a Bari. 10 ore interminabili di autostrada! ☺️ Anche noi, essendo in tempo di pandemia, abbiamo preferito un viaggio in auto rispetto magari ad un viaggio in aereo.

Non conoscevo la possibilità di andare in Spagna con auto e traghetto, sicuramente un’ottima scelta per “saltare” la Francia. Il tuo post cade a proposito perché la Spagna mi sembra una buona scelta per un viaggio on the road con mio figlio e visto le continue cancellazioni dei voli probabilmente i miei prossimi viaggi saranno in auto!

È vero, può sembrare una pazzia, ma a me piacerebbe fare un bel giro (magari con il nostro van) della Spagna partendo dall’Italia e magari tornare con il traghetto da Barcellona per Genova (fino a qualche anno fa c’era anche il Barcellona-Livorno, che per me sarebbe perfetto!)

Due anni fa abbiamo deciso di trasferirci a Tenerife e avevamo preso in considerazione l’idea di raggiungerla in auto. Il percorso da fare è molto simile a questo, ma alla fine abbiamo deciso di lasciare l’auto in Italia. Il viaggio sarebbe stato molto lungo e per una serie di motivi abbiamo lasciato perdere. Ciò non toglie che questo sia un viaggio che permette di visitare tanti luoghi diversi e per questo sarebbe una bella esperienza.

Sono molti anni che frequento la Spagna (mio figlio vive a Madrid dal 14 /15 anni),ne sono innamorato, vado spesso in Andalusia, il mio consuocero è una persona stupenda, Andaluso e medico,con un senso dell’ospitalità sublime.Vado sempre ad Isla Cristina, cittadina a 10 km dal Portogallo, un incanto.Gli Andalusi sono speciali…..

B sera, Come è possibile andare a Tenerife in auto? Non credo ci siano navi che arrivino fino alle Canarie, forse dal desertio del Sahara che si trova difronte

Mi dispiace, non ne ho idea. Io conosco solo la realtà dell’Andalusia

Ho fatto il tuo stesso viaggio in auto partendo da Milano per arrivare a Marbella: due giorni di viaggio lunghissimi, ma anche molto interessanti. L’auto ti da la possibilità di fermarti e guardarti intorno, se qualcosa ti incuriosisce. Mi ero fermata a dormire a Murcia ed ho scoperto una città bellissima e accogliente. Adoro i viaggi in macchina.

Wow! Tutto d’un fiato fino a Murcia…complimenti!

Si! Con sosta per il pranzo in Francia!

Che viaggione!! Lo scorso anno noi abbiamo fatto un on the road dell’Andalusia, ma abbiamo raggiunto Siviglia in aereo, poi abbiamo noleggiato un auto e fatto circa 1200 km in 6 giorni. Le strade in Spagna sono belle e poco trafficate, tranne che vicino alle grandi città. Sarà sicuramente un’impresa che rifaremo!

L’Andalusia è perfetta per la vacanza on the road. A me è piaciuto tantissimo girare in macchina anche la regione della Castilla La Mancha.

Noi partiamo dal Lazio per arrivare in Portogallo, facendo tantissime tappe intermedie. Anche noi ci avvaliamo della Grimaldi Lines, che ci fa guadagnare tempo e soldi alla fine, perchè ti permette di evitare di dormire due notti in hotel lungo il percorso. Ormai è uno dei nostri itinerari fissi.

Con il Portogallo ci sta…i voli dall’Italia sono sempre piuttosto costosi!

In un periodo storico come quello che stiamo vivendo credo che viaggiare in auto sia stata la soluzione migliore, hai praticamente azzerato la possibilità di ogni contatto umano. Ottima soluzione di spezzare il viaggio in due tappe, almeno hai tamponato il fattore stanchezza.

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VIAGGIATORI PER CASO

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On the road in Andalusia: scoprire la Spagna in auto

On the road in Andalusia: scoprire la Spagna in auto

Uno dei  tour on the road che noi Viaggiatori per Caso ricordiamo sempre come tra i più emozionanti e tra i più ricchi di bellezze storiche e naturali tra quelli che abbiamo fatto è il road trip dell’Andalusia, la regione meridionale della Spagna che ne conserva la natura più autentica e selvaggia . Una vacanza dagli spostamenti brevi e rilassanti , tra spiagge oceaniche e preziosissime eredità della cultura araba , che ci è rimasta nel cuore e non perdiamo occasione di consigliare a chiunque!

ANDALUSIA ON THE ROAD: LE TAPPE

Ecco quindi le 9 tappe fondamentali del nostro viaggio: ad ognuna di esse abbiamo dedicato qualche giorno, ma l’Andalusia è così affascinante che potete partire, come abbiamo fatto noi, senza prenotare nulla , e poi fermarvi in ogni paese quanto preferite !

Andalusia itinerario on the road

Il viaggio è iniziato con un volo a/r su Malaga e il noleggio di un’utilitaria direttamente in aeroporto con CarMalaga . Abbiamo utilizzato l’auto per tutti gli spostamenti tra le città, ma giunti nelle varie destinazioni abbiamo preferito parcheggiarla e spostarci a piedi: si entra nell’atmosfera andalusa solo passeggiando con calma nelle le caratteristiche viuzze dei centri storici , e raramente troverete le distanze troppo impegnative!

Andalusia itinerario on the road

1. ARRIVO A MALAGA

Eccoci a Malaga , nel cuore della Costa del Sol , città tra porto e montagne, famosa per le sue spiagge e la sua fortezza: la splendida Alcazaba, unita al Castello di Gibralfaro c on una lunghissima muraglia . La cosa che vi consiglio è di conservare del tempo libero per passeggiare lentamente negli angoli del centro storico , come la Calle Larios, Pasaje de Chinitas e Plaza de la Merced , dopo aver visitato la splendida Cattedrale dell’Incarnazione e il Museo Picasso ( puoi acquistare i biglietti qui ) . A Malaga bisogna dedicare almeno 2 giorni.

2. UNA GITA A RONDA (102 km)

Una tappa imperdibile, un luogo fantastico che pare uscito dalla penna di uno scrittore fantasy: una cittadina arroccata sul bordo di un enorme crepaccio ! Il Tajo , una profonda gola che raggiunge i 100 metri di profondità, divide in due il centro di Ronda , unito da un alto ponte. Essendo questo particolarissimo luogo preso d’assalto in ogni momento dell’anno, noi abbiamo preferito passare la notte a Estepona (circa un’ora d’auto) nel romantico B&B Casa Sol y Luna . Ronda è comodamente raggiungibile in un’oretta di macchina prendendo la A-397 a San Pedro Alcántara.

Ronda

3. UN GIRETTO A GIBILTERRA (110 km)

A pochi km in linea d’aria dal Marocco trovate questo pezzettino d’Inghilterra,  parte effettiva del Regno Unito, dove le cabine rosse e le celebri bertucce (attenzione a borsette e cappellini!) regnano sovrane.  L’arroccata colonia britannica è assolutamente da vedere almeno una volta nella vita, basta mezza giornata! Per arrivare in centro si può parcheggiare prima della frontiera a La Linea (risparmiando parecchio sul parcheggio) e fare di una ventina di minuti a piedi, oppure arrivarci direttamente in auto, con la particolarità di dover attraversare… la pista dell’aeroporto ! Potete visitare Gibilterra anche partendo da Tarifa.

4. RELAX A TARIFA (45 km)

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A cavallo tra mare e oceano, la piccola Tarifa è il paese più a sud d’ Europa: qui troverete un’atmosfera incredibilmente rilassata, ventose spiagge oceaniche, falò sulla spiaggia e tanto kitesurf. Il posto perfetto per passare qualche giorno al sole, fare sport acquatici e godersi la sua atmosfera hippy-chic ! Noi abbiamo alloggiato per qualche giorno nei tranquilli Appartamenti Las Flores , spostandoci con l’auto tra le varie spiagge.

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5. UNA PASSEGGIATA A CADICE (105 KM)

Proseguendo il nostro on the road, sull’ Atlantico troviamo Cadice , una città dal fascino antico che si trova su una stretta striscia di terra circondata dall’oceano. Con oltre 3.000 anni di storia , dovuti alla privilegiata posizione circondata dall’acqua, Cadice offre passeggiate senza tempo nei suoi vicoli stretti e i tradizionali cortili andalusi , chiusi nelle Puertas de Tierra , le antiche mura settecentesche.

Da non perdere la grandiosa  Catedral Nueva e il Teatro Romano (ingressi gratuiti). Per Cadice è sufficiente una giornata di visita.

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6. IMPERDIBILE SIVIGLIA (121 km)

Quando penso a Siviglia, la prima cosa che mi viene in mente è il calore . Quello fisico, certamente (ad agosto abbiamo trovato 43°!), ma anche quello dei luoghi e della gente… Siviglia è caliente sotto tutti i punti di vista! Imperdibili sono la maestosa Cattedrale con la Giralda , un insieme armonioso di particolare bellezza, il Palazzo Reale dell’Alcazar e il Barrio di Santa Cruz . Ma soprattutto la spettacolare Plaza de España… un posto che non dimenticherete! Siviglia merita almeno due giornate piene: noi abbiamo passato un paio di notti all’ Hotel Londres .

7. LA MAGIA DI CORDOVA (145 km)

Uno dei monumenti religiosi più belli che abbia mai visto: la sontuosa mezquita di Cordova con il Patio de los Naranjos. Una foresta di colonne colorate , un’atmosfera magica. Solo per questa visita Cordova vale una sosta, ma vale la pena anche passeggiare nel Quartiere Ebraico e sulle rive del Guadalquivir , o perdersi tra le viuzze di pietra del centro storico. In una giornata potete visitare anche la Sinagoga e il Museo Archeologico . Abbiamo alloggiato al centralissimo Hostal El Triunfo .

8. MERAVIGLIE ARABE A GRANADA (172 km)

Una delle perle dell’entroterra andaluso. Noi abbiamo dedicato un’intera giornata solo a visitare l’ Alhambra , la leggendaria cittadella reale costruita dagli arabi nell’XI secolo, dove le raffinate decorazioni vi lasceranno a bocca aperta: palazzi, giardini e fontane che sembrano usciti da un libro di favole arabe ! Se vi avanza tempo, non perdete la Cattedrale , la Cappella Reale e i caratteristici vicoli della città con le case dai balconi fioriti. A Granada bisogna dedicare almeno 2 giorni .

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9. RITORNO A MALAGA (126 km)

Se non volete tornare alla città di partenza dalla stessa strada che avete già percorso, potete fare una breve deviazione (sono circa 60 km in più) per Calahonda . Il “paese della siesta”, un autentico angolo di España con una lunghissima spiaggia semideserta anche ad agosto: qui ritmi sono lenti, lontani dalle orde di turisti e dalla movida.

Potete sostare a Calahonda qualche giorno. Ancora più che negli altri paesi apprezzerete i tipici ritmi andalusi , bar chiusi fino alla mattina tardi e pasti “in ritardo” di un paio d’ore !

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Fate attenzione a questo riguardo anche nel pianificare gli itinerari all’interno delle città, le attrazioni non sempre seguono orari … turistici!

Le distanze tra le destinazioni principali di questa meravigliosa regione spagnola non sono mai eccessive, e il totale del tour in Andalusia che vi proponiamo è di circa 1000 km .

QUANDO ANDARE IN ANDALUSIA

Il periodo che vi consiglio per percorrerlo è di 10 giorni , magari non in piena estate, per evitare le temperature più alte; in primavera ed autunno anche le tariffe degli alberghi sono più accessibili e le attrazioni meno affollate. Se invece come noi invece volete (o dovete!) visitare l’Andalusia in agosto? Approfittate delle ore meno calde per i trasferimenti e per visitare le attrazioni all’aperto. Nelle ore centrali della giornata preferite le visite al chiuso , in ambienti climatizzati.

Noi abbiamo distributo questo tour in due settimane, dedicando diversi giorni al mare; ma se amate stare in the road più che sulla spiaggia, potete tranquillamente visitare l’Andalusia in una settimana.

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Nicoletta C.

Sono Nicoletta, travel blogger e web content editor di Viaggiatori per Caso. Parto appena posso: per riscoprire la mia capacità di stupirmi, per imparare a sorridere davanti alle bellezza delle cose semplici, per apprezzare l’essenzialità, e per scoprire che non c’è posto al mondo che non meriti di essere visto!

17 thoughts on “On the road in Andalusia: scoprire la Spagna in auto”

Che bel viaggio che hai fatto! Posso chiederti quanto ti è costato in tutto e secondo te ne vale la pena farlo in camper. La tuaidea di viaggio mi stuzzica un bel pò

Certamente in camper avresti ancora più libertà di spostamento, anche perchè nessun alloggio tra quelli che abbiamo scelto noi era particolarmente interessante! I costi purtroppo di questo viaggio non li ho segnati, ma ricordo bene il volo (120,00€, prenotato con largo anticipo) mentre per quanto riguarda il noleggio e gli alloggi ci sono i link, puoi verificare i costi aggiornati!

Posso dirti che mi sono innamorata dell’Alhambra? Amo i vostri viaggi on the road, scopro tantissimi postici meravigliosi!

Bellissimo articolo. Andavo a Malaga per lavoro ogni autunno. Lo salvo per la prossima occasione, il percorso è ricchissimo e molto completo grazie

Grazie a te Elena! Deve essere bello “dover” andare a Malaga ogni anno!!

Non sono mai stata in Spagna e questo tuo itinerario mi ha fatto scoprire molto di più su questo splendido paese, ricco di storia e di opere di straordinaria bellezza.

Spesso si associa la Spagna solo a mare e divertimento, ma si potrebbe girarla per settimane senza passare un solo giorno al mare!

Un viaggio questo che mi piacerebbe proprio fare, spero presto. Che bello che è

Sì, uno di quei viaggi che piace a tutti secondo me!

Il trittico Cordova-Siviglia-Granada mi tenta da una vita, il problema è che posso solo ad agosto e si muore di caldo. Dici che settembre può andar bene? Quest’anno riesco ad organizzarmi diversamente e vorrei togliermi lo sfizio andaluso 🙂

Secondo me settembre è perfetto, ti salvi dalle temperature e dalle folle di agosto. Fammi sapere!!

Anni fa feci un viaggio on the road indimenticabile in questa regione. Almeria, Granada, Cordova e Siviglia! Devo dire che mi tremano le gambe a ricordare quanto bello fu, quanto tutto fu incredibile da visitare e poi il caldo… un caldo tremendo, ma una vacanza indimenticabile!

Cristina condivido tutto, dalla bellezza luminosa di questi posti al caldo terribile di agosto!!!

Che giro straordinario! Questa parte di Spagna mi affascina un sacco e non ho ancora avuto modo di visitarla, mi son limitata a sognare sulle foto di altri! Mi piace soprattutto l’influenza dei mori in questa regione che hanno lasciato palazzi e opere di straordinaria bellezza! L’articolo è assolutamente chiarissimo così diviso in tappe, seguirò tutti i tuoi consigli quando farò anche io questo on the road!!!

Grazie mille Lety, cerchiamo sempre di essere il più possibile pratici e, dove possiamo, utili!

Ciao che viaggio straordinario che hai intrapreso, immagino la stanchezza nel guidare l’auto ma bellissimi posti che valeva la pena raggiungere

Furtunatamente in questo on the road le distanze sono molto brevi, quindi niente stanchezza 🙂

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The Girl with the Suitcase

Itinerario di viaggio di 10 giorni in Andalusia

A noi piacciono gli on the road : guida lui, di solito partendo da casa con la nostra auto. E per andare in Andalusia abbiamo proprio fatto così. Il viaggio è durato in tutto 15 giorni perché all’andata e al ritorno abbiamo fatto varie tappe lungo il percorso, ma qui vi racconterò il nostro itinerario andaluso che è durato circa 10 giorni e che potete ripercorrere anche voi per toccare i posti più belli di questa regione del Sud della Spagna . E, come al solito, vi lascio anche qualche consiglio per organizzarvelo in autonomia e magari risparmiare pure un po’!

Dove dormire in Andalusia

Se scegliete l’hotel, che sia alta o bassa stagione tenete conto che spenderete il triplo rispetto a chi invece dorme in campeggio in tenda. Noi abbiamo scelto questa opzione perché da alcuni anni ci troviamo benissimo con questo stile di viaggio slow e low cost, a contatto con la natura e rilassante.

Invece quando viaggiamo in hotel noi lo facciamo prenotando quasi sempre direttamente su booking.com (ormai lo sapete quanto mi piaccia), dove si trovano spesso offerte anche al 70%.

Qui di seguito trovate i campeggi dove abbiamo dormito noi ad agosto senza aver prenotato nulla e trovandoci bene, spendendo una media di 25 euro a notte in 2 persone con 1 tenda e 1 auto.

A 8 km da Granada: Camping Granada , sulle colline e nel totale silenzio. Campeggio tranquillissimo, pulito e in cui per 4 notti siamo stati benissimo. C’è anche la piscina!

A 32 km da Cordoba: Camping La Campina . Piscina, poche piazzole, tranquillissimo e in mezzo ai campi.

A 9 km da Siviglia: Camping Villsom . È l’unico campeggio vicino alla città, grande e affollato, ma comunque pulito e consigliabile. Piscina presente anche qui (che in estate, col caldo torrido andaluso, fa sempre piacere trovare).

A pochi km da Cadice: Las Dunas . Grande, pieno di gente ma ben tenuto, con bagni puliti e piazzole sotto alla pineta, proprio di fronte alla spiaggia.

A 2 minuti dal centro di Ronda: Camping El Sur . Molto tranquillo, per chi cerca la quiete.

L’assicurazione viaggio

Soprattutto nei viaggi on the road come questo noi non partiamo mai senza un’assicurazione viaggio che ci copra in toto, per partire tranquilli e non avere preoccupazioni o brutte sorprese se qualcosa dovesse andare storto, anche a livello di salute o mentre viaggiamo in macchina. C’è chi parte senza e io lo sconsiglio sempre: il rischio di far diventare costosissima e stressante una vacanza che doveva essere low cost e senza pensieri è alto e non conviene. Potete trovarne una ad esempio sul sito di ERV e potete scegliere quella che più vi si addice.

10 giorni in Andalusia: itinerario di viaggio in auto

Che arriviate in aereo e affittiate un’auto oppure che arriviate direttamente dall’Italia con la vostra macchina, questo è un itinerario facilmente replicabile in una decina di giorni, compiendo un giro in senso antiorario, da est a ovest e ritorno. Troverete poi in altri post sul blog il dettaglio di che cosa fare, vedere e assaggiare in ogni città.

Tappa 1: Guadix, Granada, Frigiliana e Nerja

Per non perdere il meglio dell’Andalusia, bisogna mettere il navigatore dritto su Granada, ma cercando di passare da Guadix . Questo è un posto particolarissimo: un paese la cui parte alta è composta da abitazioni costruite nella roccia, a formare delle vere e proprie grotte. Fuori il caldo è soffocante, ma dentro si respira aria freschissima. Le cuevas , così si chiamano le grotte, sono tutte bianche esternamente e da alcune di queste spunta fuori soltanto il camino: sono infatti perfettamente integrate nelle colline che circondano la parte moderna della città di Guadix. Passate qui almeno un’oretta per gironzolare tra le case e salire fino al belvedere.

Dovete poi dirigervi a Granada (50 minuti in auto da Guadix) e qui restare a mio avviso almeno per 4 notti per godervi bene la città e i suoi dintorni, facendo anche un po’ di mare (a 100 km). Per vedere Granada calcolate una giornata solo per l’Alhambra, il maestoso palazzo di origine araba che sorge sulla collina di fronte all’Albayzín, il quartiere arabo, e un’altra giornata per il resto della città.

L’ultima giornata, dormendo sempre vicino a Granada, vi porta a sud: prima tra le case tutte bianche del delizioso borgo di Frigiliana e poi sul mare di Nerja , dove potrete finalmente godervi un po’ la vita da spiaggia in una delle calette vicino al centro della cittadina e al famoso Balcone d’Europa.

Infine, se volete vedere il famoso ballo del flamenco, provate a googlarlo e a cercarlo nelle zone limitrofe a dove alloggiate: noi siamo finiti ad un’autentica festa di paese a Las Gabias , e abbiamo assistito gratuitamente ad uno spettacolo meraviglioso.

Dopo 4 notti di soggiorno a Granada è il momento di impostare il navigatore su… Cordoba!

Tappa 2: Cordoba

Dopo circa 2 ore di viaggio arriverete nella città più particolare dell’Andalusia per il suo mix di culture che convivono pacificamente da tempo. Cordoba non è enorme e se avete 1 giorno intero riuscirete a visitarla come merita. Noi abbiamo fatto due mezze giornate, dormendo qui 2 notti e godendoci anche un po’ di relax in piscina, al campeggio.

Ricordatevi, infatti, che agosto è un mese caldissimo qui: noi a Cordoba abbiamo trovato 47 gradi, la temperatura massima di tutto il viaggio. Quindi prendervela comoda vi verrà spontaneo, ve lo assicuro. Giratela a piedi, è piccolina: potete lasciare l’auto nel parcheggio gratuito all’interno del centro commerciale El Arcangel (guardate gli orari di apertura/chiusura). Non perdete la sua Mezquita, la cattedrale araba e cristiana, simbolo dell’unione delle due culture che qui vivono tranquillamente.

Tappa 3: Siviglia

Prossima tappa: Siviglia , a 1 ora e 40 minuti di auto da Cordoba. Anche qui consiglio di fermarsi 2 notti per vederla con calma. Spostarsi con la metro è l’ideale soprattutto se il vostro hotel (o il campeggio che vi ho consigliato) è fuori dal centro: lasciate l’auto al parcheggio della fermata più comoda a voi e ricordatevi di non lasciare mai nulla in vista all’interno. Le auto con targhe straniere sono prese abbastanza di mira dai malintenzionati. Siviglia è la città più famosa dell’Andalusia e vedere Piazza di Spagna al tramonto sarà uno dei ricordi più belli del viaggio, ma ne scriverò in un post ad hoc.

Tappa 4: Jerez e Cadice

Ci si sposta ora sull’Atlantico, nel punto più a ovest del viaggio: Cadice. Sulla strada, però, fermatevi a degustare lo Sherry a Jerez alla cantina Sandeman e fate un giro per il centro storico, delizioso. Jerez de la Frontera si raggiunge in 1 ora di auto da Siviglia e vi basterà mezza giornata per vederla tranquillamente.

Da qui a Cadice avete ancora mezz’oretta in auto e potete visitarla tra il tramonto e la sera. La spiaggia è super affollata e il centro storico di giorno pullula di crocieristi che fanno tappa qui per ripartire nel tardo pomeriggio. Forse tra tutte le città andaluse è quella dove ho scattato meno fotografie e di solito questo sta ad indicare che è stato il luogo che mi ha entusiasmato di meno, ma se siete in zona fateci un salto, magari a voi piacerà tantissimo. Infine un’ultima notte sul mare per poi ripartire verso casa.

Tappa 5: Olvera, Setenil de la Bodega e Ronda

Siamo arrivati alla fase del rientro: inizia il viaggio verso est e sul tragitto non possono mancare i Pueblos Blancos nell’entroterra della Sierra de Grazalema.

Facendo tappa a Ronda per 1 notte spostatevi verso nord: Olvera è un carinissimo borgo bianco arroccato e sormontato da una grande chiesa e dal castello arabo. Vi basterà un’oretta per girarlo a piedi, ma ricordate che il suo fascino si scorge più da lontano, guardandolo nel suo insieme, dalla strada che porta al paese.

Tornando verso Ronda fermatevi a Setenil de la Bodega , il paese conosciuto per avere le antiche case e grotte costruite proprio sotto e quasi dentro alla roccia. Alcuni scorci sono impressionanti, sembra veramente di trovarsi all’interno della montagna stessa. Non per niente lo chiamano il paese “divorato” dalle rocce.

E poi immancabile ultima tappa del viaggio: la famosa Ronda , il punto di partenza della Ruta de los Pueblos Blancos, con il suo paese abbarbicato sulla cima di un’altissima falesia e il suggestivo Ponte Nuevo che collega le due zone della cittadina divise dal fiume Guadalevin, che scorre molti metri più in basso. Bellissima soprattutto al tramonto, per concludere in bellezza un viaggio ricco di fascino, storia, culture diverse e sapori autentici.

Per il nostro viaggio dal Piemonte all’Andalusia abbiamo percorso la bellezza di 5.000 km andata e ritorno : tenetelo presente se volete fare un itinerario simile. Le strade là sono tutte in buone condizioni e non è difficile spostarsi da un luogo all’altro.

Infine, ricordate che si parla inglese soprattutto nei luoghi più turistici, mentre in altri posti potreste cavarvela con l’italiano o qualche parola base di spagnolo!

Altre cosine utili da sapere

  • Attenzione ai borseggiatori : mai come in Spagna ho assistito a scippi davanti ai miei occhi, per fortuna senza esserne mai vittima. Ovunque bisogna stare attenti, ma qui mi sento di raccomandarvi davvero di prestare la massima attenzione soprattutto sui mezzi pubblici, in mezzo alla folla davanti a uno spettacolo di strada o in generale quando siete in zone meno frequentate.
  • Io ho una macchina a GPL ma quando viaggiamo all’estero usiamo quella di The Boy perché ha il Diesel ed è più spaziosa; se viaggiate con il GPL sicuramente risparmierete (come in Italia) ma controllate prima della partenza quanto sia diffusa la presenza di distributori sul territorio che visiterete. Non è così scontato trovarlo ed in questo in Italia siamo decisamente avanti (per una volta).
  • Infine, tenendo conto di tutto (viaggio, cene, pernottamenti ed extra), posso dirvi che un viaggio come questo non peserà tantissimo sulle vostre tasche, soprattutto se amate il camping e non dovete noleggiare l’auto. Per 10 giorni abbiamo speso meno di 600 euro a persona . Calcolando altri 5 giorni di viaggio fermandoci in Francia, in Costa Brava e a Valencia abbiamo speso un totale di 800 euro a testa.

2 settimane intense, sicuramente attive e non definibili come una vacanza super rilassante, ma è il tipo di viaggio che piace a noi. Se avete domande o curiosità a cui non ho già risposto, lasciate un commento. L’Andalusia vi attende!

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Ronda, Andalusia

10 Commenti su Itinerario di viaggio di 10 giorni in Andalusia

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Che bell’itinerario! Avevamo già seguito i tuoi consigli per la Croazia on the road e ci siamo trovati benissimo. Quali tappe suggeriresti dall’Italia in macchina? Pensavamo di fermarci in Provenza, poi Barcellona, poi Andalusia. In totale avremmo 3 settimane per il viaggio. Che consigli daresti? Grazie!!

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Silvia Cartotto

Ciao Alessia! Noi ci eravamo fermati solo a Carcassonne e a Valencia, perchè in Provenza e a Barcellona eravamo già stati, ma sono ottime tappe sì. 🙂 In 3 settimane avete parecchio tempo, anche per vedere più posti rispetto a quelli elencati qui. Per la Provenza, trovi tutti i miei itinerari nei post sul blog, dalle gole del Verdon fino alla Camargue. Buon viaggio!

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Ciao Silvia, posso chiederti dove hai fatto tappa durante tutto il viaggio di 15 giorni? Grazie

Ciao Valeria, essendo un viaggio di 10 giorni on the road non abbiamo fatto tappa in un punto fisso, cambiavamo città/zona quasi ogni giorno. Non si può pensare di fare avanti e indietro per vedere così tanti posti, così lontani tra loro. Nel paragrafo dedicato, qui sopra, trovi tutti i campeggi in cui abbiamo dormito noi. Buon viaggio!

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Buongiorno Silvia, post molto interessante. Se volessi prolungare la vacanza per fare qualche giorno al mare che città mi consiglieresti? Grazie mille!!

Ciao Rita, noi non avevamo fatto mare, mi dispiace. Ma tutta la costa è bellissima, vedrai! 🙂

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Utile questo itinerario. Prima o poi riusciremo a visitare l’Andalusia…

Sì dai, è così vicina! 😉

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Bellissimo itinerario! Chissà che non prenda spunto per la prossima estate! 😉

Te lo auguro! 😉

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tour spagna in auto dall'italia

Andalusia, viaggio italiano

Andalusia in auto: i più bei paesi on the road

  • Autore articolo Di andalusia viaggio italiano
  • Data dell'articolo 03/08/2023
  • 4 commenti su Andalusia in auto: i più bei paesi on the road

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L’Andalusia è l’ideale per un tour in macchina, un viaggio on the road o un road trip in moto. Questa regione, infatti, non offre solo grandi città monumentali ma bei paesini nascosti e spesso quasi irraggiungibili con i trasporti pubblici. Per programmare l’itinerario del vostro viaggio considerando solo le classiche mete vi consiglio di leggere l’articolo “ Itinerario classico in Andalusia: Siviglia, Cordoba, Granada e Malaga “. Per scoprire quali paesi bisogna assolutamente visitare in un tour dell’Andalusia in auto , invece, continuate a leggere.

Vedi anche –> Tour dell’Andalusia in 10 giorni

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Road trip dell’Andalusia in auto

In base all’aeroporto d’arrivo, come prima cosa bisognerà noleggiare un auto . L’itinerario della vacanza in auto in Andalusia può essere davvero vario. Per questo non descriverò un percorso specifico ma segnalerò le zone, i paesi o le spiagge di particolari interesse , anche fuori dai limiti della regione, che sarà possibile raggiungere quasi esclusivamente con un mezzo privato.

–> Noleggia ora un veicolo in Andalusia

Vedi anche –> Noleggio auto a Siviglia

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La provincia di Cadice in auto

La provincia di Cadice si addice a questo stile di viaggio on the road . Soprattutto i paesi bianchi o pueblos blancos sono di difficile accesso con i mezzi. Con il proprio veicolo, invece, potrete percorrere le strade del parco Arconocales e visitare uno dopo l’altro questi candidi paesini: Arcos de la Frontera , Grazalema , Zahara de la Sierra , Olvera , Setenil de las Bodegas e persino Ronda .

Vedi anche –> Tour dei Paesi Bianchi più belli

–>   Prenota il tour dei paesi Bianchi + Ronda partendo da Siviglia .

CONSIGLIO: Dormire in uno di questi hotel di Arcos de la Frontera

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Non solo i paesi bianchi sono un attrattivo del road trip in provincia di Cadice . Da Siviglia lungo la NIV sino a Cadice il paesaggio delle vigne è un’autentica meraviglia da godere. Da Cadice poi è imprescindibile percorrere la N-340 che ci porterà sino alla punta estrema della Spagna: la ventosa Tarifa. Lungo questi chilometri di campi, tori e pale eoliche ci sono località che meritano una visita come Conil de la Frontera , Barbate, Zahara de los Atunes , Vejer de la Frontera e la stessa Tarifa . Inoltre potremo godere di alcune delle più belle spiagge della Costa de la Luz e di tutta l’Andalusia come El Palmar, Bolonia, Valdevaqueros e Los Lances.

CONSIGLIO: Dormire in uno di questi hotel di Conil de la Frontera

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Huelva e Algarve on the road

Se avete voglia di mare, o meglio di Atlantico, potete spingervi da Siviglia sino all’ Algarve in Portogallo , oltre il Guadiana . Prima di arrivare in terra lusitana e godere delle dorate spiagge di Tavira , del patrimonio di Faro e della gastronomia locale, potrete ammirare il principale monumento naturale d’Andalusia: il Parco Naturale Doñana , patrimonio Unesco e importantissimo ambiente di migrazione dell’avifauna europea. Guidando in questa direzione, ovvero verso ovest, non potrete far finta di niente davanti al fiume rosso, il Río Tinto . Un corpo idrico che raccogliendo particelle di minerali ferrosi, si tinge di rosso fuoco e permette di scattare fotografie impressionanti.

CONSIGLIO: Dormire in uno di questi hotel di Islantilla

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I paesi della Costa del Sol

È sicuramente una delle zone più frequentate d’Andalusia, ma ancora sarà possibile trovare paesini con molto fascino soprattutto nell’entroterra. Lungo la Costa del Sol sarà possibile alternare mete famose per la propria spiaggia con borghi bianchi in mezzo alla natura e difficilmente raggiungibili con i mezzi pubblici. Quelli più rinomati e che senza dubbio meritano una visita sono: Mijas , Casares , Genalguacil e Juzcar . Anche Marbella ed Estepona , in bassa stagione, sono cittadine molto gradevoli con in più l’aggiunto di essere sul mare. In estate, però, purtroppo tutta la zona di costa diventa sin troppo caotica e davvero stressante per un on the road (code, traffico e difficoltà di parcheggio).

Vedi anche –> Cosa vedere nella Costa del Sol

CONSIGLIO: Dormire in questa bella casa di Casares

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Est d’Andalusia in auto: Almeria

Una delle zone più isolate è sicuramente la provincia d’Almeria. Questa sorprendente provincia sul mare Mediterraneo nasconde zone di origine vulcanica come il Parco Naturale Cabo de Gata , un deserto come quello di Tabernas e spiagge affascinanti. Sicuramente, la zona del Parco Naturale , è la più interessante. In auto si percorreranno stradine in mezzo al nulla per raggiungere le più famose spiagge e cale della zona . Un’esperienza che, per la minor concentrazione turistica, si può definire veramente autentica. Se oltre alle spiagge cercate anche un po’ di vita notturna , allora in questa provincia considerate Mojácar e San José (Níjar) .

–>   Prenota il tour a Cabo de Gata partendo d’Almeria .

CONSIGLIO: Dormire in uno di questi hotel di San José

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Road trip sino all’Alpujarra

Non è necessario spingersi sino alle vette della Sierra Nevada . La zona dell’ Alpujarra in provincia di Granada racchiude vallate da mozzafiato e paesini dall’architettura tradizionale. Pampaneira, Capileira , Pitres e Trevélez sono solo alcune delle mete che non dovrete perdervi in questa zona collinar-montagnosa ai piedi della Sierra Nevada e acclimatata dalla brezza del mar Mediterraneo. Le stradine di montagna e la poca frequenza dei mezzi pubblici fan sí che l’on the road sia la miglior forma per visitare questa zona dai mille colori.

–>   Prenota il tour dei paesi dell’Alpujarra da Granada .

CONSIGLIO: Dormire in uno di questi hotel di Capileira

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Scoprire i paesi d’Andalusia on the road

Nel road trip dell’Andalusia, tanti sono i paesi da scoprire . Spesso la fretta di arrivare alle città più importanti ( Siviglia , Malaga , Granada e Cordoba ) ci fa saltare alcune autentiche meraviglie. Oltre alle zone sopra citate vi consiglio durante il vostro giro dell’Andalusia in macchina di tenere in considerazione i seguenti paesi o località:

  • Tra Siviglia e Cordoba (vedi tour culturale tra Siviglia e Cordoba ): Almodovar del Río , Carmona e Écija
  • Tra Siviglia e Malaga : Osuna , Marchena , la Laguna de Fuente de Piedra e Antequera
  • Tra Malaga e Almeria : Frigiliana e Nerja
  • Tra Malaga e Cordoba : Zuheros , Priego de Cordoba e Lucena
  • Tra Granada e Malaga : Alhama de Granada e Antequera

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Ulteriori consigli per un viaggio on the road in Andalusia

  • State piuttosto attenti alla lancetta della benzia . Ci sono zone in Andalusia (soprattutto tra Malaga e Cordoba) dove i benzinai scarseggiano.
  • Gran parte delle autostrade in Andalusia sono gratis . Uniche eccezioni, che comunque hanno alternative gratis, sono: AP-46 Alto de las Pedrizas-Malaga, AP-7 Málaga- Estepona e AP-7 Estepona-Guadiario.
  • In estate scegliete ed accertatevi dell’ aria condizionata dell’auto e portatevi dietro sempre dell’acqua.
  • Soffermatevi ad ammirare i paesaggi agricoli d’Andalusia con i cortijos e lagares che punteggiano le armoniose colline della regione.
  • Nei parchi naturali (Doñana, Cazorla , etc.) fate particolare attenzione agli animali , potrebbero attraversare la strada.
  • Quando parcheggerete in città ci sarà sempre qualcuno che vi segnalerà un parcheggio e vi chiederà un’offerta ( gorrilla ). Per non avere problemi lasciategli almeno 50 cent.
  • I migliori bar dove far colazione (quantità/prezzo) sono sempre quelli lungo l’autostrada o le strade nazionali e si chiamano “ventas”.

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Per ulteriori informazioni o per consigli personalizzati su un tour on the road o per organizzare una visita potete scrivermi ad [email protected]

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4 risposte su “Andalusia in auto: i più bei paesi on the road”

Ciao mi chiamo Alessandro e l’1 agosto vado 9 giorni in andalusia con la mia ragazza. Abbiamo noleggiato un auto e volevo chiederti qualche consiglio. Arriviamo e ripartiamo a siviglia e la nostra idea era quella di ripercorrere la costa fino a malaga per poi tornare verso siviglia passando anche da cordoba. Secondo te quali sono le mete da non perdere e quanto tempo da dedicare a queste? Grazie anticipatamente. Cordiali saluti. Alessandro

Ciao Alessandro, Sicuramente io dedicherei 2-3 giorni a Siviglia, 1 a Cadice, 2-3 alla Costa de la Luz, 1 a Malaga e 1 a Cordoba. Per quanto riguarda le località della Costa de la Luz puoi vedere quest’articolo: https://andalusiaviaggioitaliano.com/2017/01/24/cosa-vedere-e-le-spiagge-della-costa-de-la-luz/ Non devi perderti Tarifa e le sue spiagge. Puoi trovare articoli approfonditi anchd su tutte le località e città d’Andalusia.

Un saluto, Alberto Pala

Ciao, io e mio marito stiamo pensando ad una settimana di maggio per le nostre vacanze in Andalusia. Arriviamo da Treviso e quindi abbiamo a disposizione gli aeroporti di Siviglia e Malaga,poi pensavamo di noleggiare un’auto. Puoi darci qualche consiglio per come organizzare l’itinerario, tenendo conto che vogliamo far visita ad un amico a Tarifa? Grazie

Io farei un giorno a Malaga, due giorni a Granada, tre giorni a Siviglia e il resto a disposizione a Tarifa e costa di Cadice durante il trasferimento da Malaga a Siviglia o viceversa.

Rimarrebbe fuori Cordoba e Cadice che sono asaolutamente da vedere, ma in una settimana non farete in tempo.

Alberto Pala

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Spagna: consigli per girarla in auto

Introduzione.

La Spagna è tra i paesi europei più visitati dai turisti di tutto il mondo grazie soprattutto al mare cristallino e alle numerosissime spiagge ; ma non solo: la Spagna è anche arte, storia, monumenti e musei. Seppur è possibile raggiungere il paese iberico in aereo , nave o treno , c'è chi preferisce recarvisi con la propria auto . Attraverso la seguente guida , potrai scoprire alcuni consigli su come recarti in Spagna e girarla in auto nel modo più sicuro e semplice possibile.

  • Documentazioni

Innanzitutto, la prima cosa che devi fare è informarti su tutte le norme che regolano le strade e le autostrade spagnole, soprattutto per quanto riguarda i pedaggi e i documenti, e conoscere anche qual è il lasso di tempo più adatto per andarci. Il periodo maggiormente indicato per girare la Spagna è quello che va da aprile a giugno, in quanto non persiste un eccessivo caldo e il clima è accettabile. Se invece desideri volare nella Penisola Iberica per visitare le tantissime spiagge, il periodo ideale è quello compreso tra maggio ed agosto.

Per quanto riguarda le autostrade, queste sono tutte a pagamento e il pedaggio si paga all'uscita. Per guidare in Spagna, è sufficiente la patente conseguita in Italia, accompagnata dalla carta di circolazione, dal libretto e dalla Carta verde. Se arrivi dall'Italia, dovrai portare sicuramente con te tutti questi documenti. Se invece noleggi un auto in aeroporto, allora assicurati che ti vengano dati tutti queste certificazioni per non incorrere in una sanzione amministrativa (multa).

Il modo più semplice e veloce per arrivare in Spagna è in aereo, con voli di linea o charters di varie compagnie in partenza dalle principali città italiane. Esistono anche dei collegamenti via mare, in traghetto dall'Italia verso Barcellona, con partenza da Genova, Livorno e Civitavecchia, da cui potresti noleggiare un'auto. L'ideale, però, sarebbe organizzare le varie tappe da casa, in modo tale da riuscire a prenotare un hotel in anticipo. Il territorio spagnolo possiede alcuni dei migliori alberghi, la maggior parte dei quali è situati a breve distanza dagli aeroporti.

Se preferisci andare più verso sud, la tappe migliori partono sempre da Madrid. Per esempio, potresti dirigerti verso Caceres, in Estremadura, una regione poco visitata ma molto caratteristica, con il monastero di Guadalupe e la città romana di Merida. Poi, da qui, puoi arrivare facilmente a Siviglia, una città stupenda che merita almeno 3-4 giorni di soggiorno.

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Cammino di Santiago a piedi: da Tui a Santiago di Compostela

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Cammino di Santiago a piedi

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Itinerario in Andalusia in macchina di 12 giorni

20 Luglio 2021 //  by  Valeria

Vi racconto il mio itinerario in Andalusia in macchina di 12 giorni . Un viaggio ricco di bellezze, di arte, di tradizione (e di tapas), molto caliente, soprattutto se lo farete, come me, in piena estate.

Andalusia: città da non perdere

Le città imprescindibili dell’Andalusia , in cui vale la pena fermarsi più tempo, proprio per la ricchezza di monumenti e la possibilità di effettuare diverse visite guidate, sono essenzialmente tre: Siviglia, Granada e Cordoba .

Sia Siviglia, sia Granada sono dotate di aeroporti collegati all’Italia con voli low cost. Io ho scelto di volare su Siviglia e di partire da qui per il mio tour dell’Andalusia . Un’altra città andalusa, anche se non d’arte, collegata con voli a buon prezzo, è Malaga , sulla costa.

 I vari centri dell’Andalusia sono comunque tutti vicini tra loro e, se avete noleggiato un’auto, tutto è a distanza di un paio di ore.

Ho dormito 2 notti sia a Siviglia sia a Granada , mentre Cordoba inizialmente era, a malincuore, stata trascurata nel mio itinerario originale. Il secondo giorno in cui ero a Granada, dopo essere stata sicura di aver visto i “fondamentali” della città, ne ho approfittato per fare una scappata anche a Cordoba e vedere l’emozionante Mezquita .

itinerario in andalusia città siviglia alcazar

Andalusia: i paesi bianchi

Nel mio immaginario dell’Andalusia non potevano mancare i piccoli borghi arroccati sulle montagne, dal bianco abbacinante e dai vasi di fiori appesi. Per questo mi sono presa due giorni per esplorarli nel tragitto tra Siviglia e Granada. Per vivere,  inoltre,  l’atmosfera paesana e un po’ rurale di questi borghi, ho deciso anche di pernottare in un uno di questi.

Dopo tanto studio, ho scelto Arcos de La Frontera , spinta dalle immagini del suo belvedere e, non lo nego, dalla vista dalla stanza matrimoniale del Bed&Breakfast Casa El Sueno .

Seppur non sia stata forse la scelta logisticamente più azzeccata, visto che Arcos dista poco da Siviglia ed è proprio all’inizio della cosiddetta Ruta de Los Pueblos Blancos (la strada dei paesini bianchi), sono comunque soddisfatta della mia selezione. Il borgo è incantevole e le sue stradine invitano a una tranquilla e piacevole serata. I prezzi dei ristoranti sono ottimi (e vi do una chicca).

In alternativa, se volete soggiornare in un borgo che sia effettivamente a metà strada sul tragitto, in modo da spezzare il viaggio e non dover visitare tutti i borghi in un lungo e bollente pomeriggio, una buona soluzione può essere fermarsi a Grazalema , che, essendo in una zona leggermente montuosa, gode anche di un clima un po’ più fresco.

Vi consiglio, comunque, una tappa per una passeggiata a Setenil de Las Bodegas , che ha la particolarità di essere costruito praticamente dentro una roccia!

andalusia paesi bianchi arcos

Andalusia mare: quale borgo sulla spiaggia scegliere

Altra punto da decidere: dove fare mare in Andalusia . Dopo un tour itinerante e intenso, amo chiudere il viaggio con qualche giorno di relax al mare. L’Andalusia offre l’imbarazzo della scelta, vista la lunghezza delle sue coste e l’affaccio sia sul Mediterraneo sia sull’Atlantico. Qui si è aperto il primo dilemma: meglio l’Oceano o la costa del Sol , sul Mediterraneo?

Come prima certezza, avevo evitato i grandi centri e quelli più “invasi” dal turismo di massa: quindi ho scientificamente boicottato Marbella, Torremolinos e Malaga (di questa città in realtà mi hanno parlato bene, quindi mi sono ripromessa di visitarla in un periodo diverso da quello estivo).

Mi sono tolta lo sfizio di stare un paio di giorni a Nerja , sul Mediterraneo, e altri 3 giorni a Conil de la Frontera , sull’Atlantico. Trovate il mio confronto e le mie riflessioni al link in arancio qui: Dove andare al mare in Andalusia ? – Mediterraneo o Oceano?

Di mezzo, tra un mare e l’altro, il passaggio a Gibilterra , che volevo fortemente visitare per la suggestione del mito delle Colonne d’Ercole e della voglia di scoperta del ben noto viaggiatore Ulisse.

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Tour Andalusia Fai Da Te

La domanda che molti si faranno a questo punto è: è fattibile un tour in Andalusia fai da te ? La risposta è ovviamente sì, ma, se volete visitare tutti i luoghi suggeriti, è consigliata l’auto.

Le 3 città principali sono collegate tra di loro in treno, ma arrivare con i mezzi nei vari pueblos blancos, nel deserto di Gorafe (a cui ho dedicato un articolo ad hoc) o nei vari borghi sul mare, potrebbe non essere così agevole.

Se invece avete bisogno di un aiuto per definire l’itinerario in base alle vostre esigenze o scegliere gli hotel nelle posizioni migliori, contattatemi: posso disegnare per voi il viaggio completo o darvi solo consulenza sull’itinerario e lasciare a voi la prenotazione dei vari servizi.

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Itinerario in Andalusia in auto: la mappa e le tappe giorno per giorno

Ecco l’ itinerario in Andalusia on the road nel dettaglio

  • Giorno 1 – arrivo a Siviglia, visita al Barrio di Santa Cruz e Plaza de Espana
  • Giorno 2 – Siviglia – Alcazar e Metropol Parasol
  • Giorno 3 – verso i Pueblos: tappa a Setenil, Olvera, Zahora de la Sierra, pernottamento ad Arcos
  • Giorno 4 – ancora in giro per i pueblos (Grazalema)  tappa a Ronda, arrivo a Granada
  • Giorno 5 – Granada, Alhambra, Sacromonte
  • Giorno 6 – Cordoba in giornata, spostamento a Guadix
  • Giorno 7 – Visita al deserto di Gorafe (mezza giornata), Nerja
  • Giorno 8 – Nerja
  • Giorno 9 – Gibilterra, Tarifa, Conil de la Frontera
  • Giorno 10 – Conil de la Frontera
  • Giorno 11 – Conil de la Frontera
  • Giorno  12 – Rientro a Siviglia e partenza

Andalusia in Agosto: si può fare?

In Agosto, fa caldo, è inutile negarlo. La temperatura va oltre i 40 gradi e questo rende difficoltoso effettuare visite e passeggiate dopo l’ora di pranzo.

Visitare l’Andalusia in agosto è quindi fattibile, se però siete consapevoli che dovrete adattare  la vostra routine al clima: sveglia presto, visite al mattino, siesta da mezzogiorno o dalle due fino alle diciotto e poi dal tardo pomeriggio in poi si ritorna alla vita.

Tenete presente che all’ora della siesta anche molti negozi e attività sono chiuse.

Vi ricordo che la cerveza (che in Andalusia costa pochissimo) non vale come metodo per reintegrare i sali minerali persi a causa del caldo!!

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Info Valeria

Sono Valeria Salvai, classe ’81, mente sempre in viaggio (fisico o pindarico). Nel blog racconto delle mie esperienze di viaggio e cerco di unire le mie due passioni: la scoperta di mondi e culture da un lato e la conoscenza delle persone e la crescita personale dall’altro. Per questo, oltre a dare consigli su mete e itinerari, qui e là troverete “I consigli della Travel Coach”, in cui, a volte in maniera scherzosa, racconto come una destinazione possa essere utile per affrontare problematiche della vita quotidiana. Viaggio in coppia e spesso anche da sola. Lavoro in un’agenzia di marketing, ma sono anche Travel Designer e Consulente di viaggio (offro consulenza per l’organizzazione di viaggi) e Travel Coach (mi occupo di crescita personale con l’aiuto del “viaggio”).

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Interazioni del lettore

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30 Agosto 2022 alle 11:09 am

ciao, trovo il tuo itinerario del tour in Andalusia molto interessante, non mi e’ chiaro solo come hai suddiviso i pernottamenti. Grazie mille Francesca

tour spagna in auto dall'italia

31 Agosto 2022 alle 9:05 am

Ciao Francesca, subito sotto la carta trovi la suddivisione delle tappe e di cosa ho visto giorno per giorno con relativi pernottamenti. I primi due giorni ho dormito a Siviglia, poi mi sono spostata ad Arcos ecc (se non c’è scritto nulla sono rimasta nella città della tappa precedente)

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Home » Diari di viaggio » Obrigado Portogallo!

Obrigado Portogallo!

Quest’anno, purtroppo, con la pandemia di Covid 19 abbiamo dovuto rivedere i nostri piani e le nostre vite. Avevamo un volo prenotato per giugno per Maldive ed Emirati Arabi, ma purtroppo ci è stato cancellato (speriamo vivamente di poterlo fare il prossimo anno, sempre che non ci siano altri impedimenti). Visto ciò, avevamo optato per andare in Albania in agosto, ma ci hanno annullato il volo di ritorno a pochi giorni dalla partenza e in più con il dpcm emanato dal Governo non c’era la possibilità di andare in paesi extra Schengen, se non per comprovati motivi. Eravamo stanchi, ma comunque con la voglia di partire, così in pochi giorni abbiamo organizzato la nostra vacanza in Portogallo .

Indice dei contenuti

Giorno 1 – verso Lisbona in auto – prima tappa

Abbiamo scelto di partire in auto da casa nostra per vari motivi: il costo del volo aereo era elevatissimo (quindi improponibile comprarlo) e se ci fossero stati dei problemi uno volta sul posto (come lockdown improvvisi o quant’altro) saremmo riusciti a ritornare a casa.

Siamo partiti da casa circa alle 4.30 del mattino. Imboccata l’autostrada a Cotignola (Ravenna), abbiamo proseguito fino ad arrivare a Carcassone in Francia, la nostra tappa intermedia (nostro figlio di 3 anni è stato bravissimo in auto). Siamo arrivati nel primo pomeriggio all’Ibis Budget Hotel (52.98 € una notte), dove abbiamo lasciato i bagagli e ci siamo dati una rinfrescata. Abbiamo preso l’auto e l’abbiamo parcheggiata nei pressi del centro. Ci siamo fatti una passeggiata per le strade della città con il caldo afoso che ci faceva un po’ boccheggiare. Ci siamo diretti al castello, famoso in tutto il mondo. Da fuori è molto bello, arroccato su una collinetta. Al suo interno un po’ deludente perché pieno di negozi di souvenir, ristoranti e bar. Diciamo che ha perso un po’ del suo fascino. Dopo una visita veloce, per via del caldo (al suo interno c’è l’obbligo mascherina anche se si è all’aria aperta), siamo ritornati in centro per mangiare qualcosa per cena. Rientrati in albergo, ci siamo fatti una doccia e ci siamo coricati perché esausti.

Giorno 2 – verso Lisbona in auto – seconda tappa

Secondo giorno di viaggio. Alle 5 abbiamo lasciato Carcassone e ci siamo diretti verso la Spagna. Finalmente verso le 15 del pomeriggio, siamo arrivati a Porto, in Portogallo . Appena scesi dall’auto, una piacevole brezza ci ha avvolto. Lasciati bagagli e auto in hotel, Hotel Miradouro (50.98€ per una notte), ci siamo incamminati verso il centro. Passeggiando per le vie del centro, abbiamo notato che ci sono molti negozi e case chiuse e anche degrado. Molti posti sono chiusi da anni per via della crisi e altri quest’anno hanno deciso di non riaprire per via del virus. Con molti sali e scendi (Porto è collinosa), abbiamo ammirato molte chiese abbellite dagli azulejos (mattonelle con disegni di colore blu tipici del Portogallo), anche la Stazione di Sao Bento. Abbiamo camminato fino alla cattedrale, dalla quale si ha una bellissima vista sulla città. Abbiamo voluto assaggiare i famosi pastel de nata (cestini di pasta sfoglia ripieni di crema) e ne siamo rimasti innamorati! Rientrati nel nostro albergo tutto in stile anni ’60, ci siamo fatti una doccia e siamo andati a cena al ristorante dell’albergo. Il ristorante (di gran classe) si trova all’ultimo piano e si ha una vista completa su tutta la città. Abbiamo cenato davvero bene e i camerieri hanno avuto molti riguardi verso nostro figlio. Siamo ritornati nella nostra stanza per dormire.

Giorno 2 – verso Lisbona in auto – terza tappa

Al mattino abbiamo fatto un’ottima colazione in albergo e poi ci siamo incamminati verso il centro. Siamo arrivati fino al fiume, a Cais da Ribeira , dove ci sono molti palazzi colorati e dove si può ammirare il Ponte de Dom Luis I , progettato da un allievo di Gustave Eiffel. Il ponte è diviso in due piani, uno per auto e pedoni e uno per la metro e i pedoni. Lo abbiamo attraversato per andare al Teleferico de Gaia , una piccola funivia che in 5 minuti ti permette di avere una meravigliosa vista sulla città e sul fiume. Arrivati di nuovo al ponte, lo abbiamo attraversato e abbiamo passeggiato tra le vie con negozi del centro. Rientrati in albergo, siamo saliti in auto per dirigerci a Coimbra .

Arrivati in città, abbiamo posteggiato l’auto nel parcheggio convenzionato con l’hotel prenotato, Hotel Moderna (78.00€ per una notte). Abbiamo lasciato i bagagli nella hall dell’albergo e abbiamo imboccato una viuzza che porta alla città antica. Mentre passeggiavamo, ci siamo ritrovati in uno splendido vicolo dove abbiamo trovato un localino tipico. Ci siamo seduti nei tavoli all’aperto e ci siamo gustati una birra e un panino con prosciutto e formaggio (2 birre, 1 bottiglia d’acqua e tre panini a soli 7 euro!). Dopo questa sosta, ci siamo rimessi in marcia verso l’ Universidade , una delle più antiche d’Europa e Patrimonio Unesco. Davanti all’antica università si apre un cortile ghiaiato attorniato da edifici di un bianco accecante. A pochi passi da qui, abbiamo visitato Sé Nova , la cattedrale nuova. Mentre scendendo verso il centro, ci siamo imbattuti in Sé Velha , la cattedrale antica. Al suo interno è molto bella e conserva anche un chiostro che merita di essere visto. Ritornati in albergo, ci siamo lavati e profumati per la cena. Il proprietario dell’albergo ci ha consigliato un ristorante economico a pochi passi dall’albergo. Il posto era carino. Ci hanno servito porzioni molto grandi a prezzi contenuti e finita la cena hanno anche regalato un chupa chups al nostro bimbo. Sazi e contenti, siamo potuti andare a dormire nella nostra comoda stanza.

Giorno 3 – arrivo a Lisbona

Al mattino, come di consuetudine, appena svegli abbiamo fatto colazione. Ripresa l’auto dal parcheggio coperto, ci siamo diretti a Batalha . Arrivati al piccolo paese, abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio semi vuoto adiacente al monastero. Non c’era anima viva attorno al maestoso Moistero de Santa Maria da Vitoria (patrimonio Unesco). Imponente anche al suo interno! Adiacente alla chiesa, c’è un chiostro dal quale si possono ammirare le guglie e i pinnacoli del tetto. Siamo stati fortunati perché abbiamo potuto assistere al cambio della guardia.

Ripresa l’auto, ci siamo spostati verso il mare, a Nazarè . Arrivati al promontorio, ci siamo affacciati dal muretto per ammirare l’oceano Atlantico. In questa zona le onde possono arrivare a 30 metri, ma noi abbiamo trovato un mare calmissimo, una tavola. Questa zona è famosa anche per i mondiali di surf.

Abbiamo scelto di vedere anche Peniche , altra località di mare. Parcheggiata l’auto, abbiamo passeggiato tra le dune di sabbia che dividono la spiaggia Baleal dalla strada. Ci siamo seduti sulla spiaggia ad osservare alcuni ragazzi che cavalcavano alcune onde non molto grandi. La spiaggia di sabbia bianca e fine era sporcata da molte alghe marroncine.

Era già metà pomeriggio, così abbiamo deciso di prendere la strada per Sintra . La nostra intenzione era di vedere il Palacio Nacional de Pena , ma purtroppo, anche se provvisti di ben due navigatori, non siamo riusciti a trovare la strada giusta, e oltretutto non abbiamo trovato indicazioni in merito. Ci siamo accontentati di fare una passeggiata nel centro storico, che è molto carino, con le sue viuzze fatte di negozietti e ristorantini.

Visto l’orario, ci siamo messi in marcia per Lisbona . Dopo circa 30 minuti, siamo arrivati all’Hotel Lutecia (132.20 € per due notti). Albergo ultramoderno con tutti i comfort. Diciamo che mio marito si è voluto trattare bene! Dopo una doccia rigenerante, abbiamo deciso di cenare nel ristorante cinese a fianco dell’albergo, perché non avevamo molta voglia di cercare qualcosa di diverso. Con la pancia bella piena, siamo rientrati in albergo per la notte.

Giorno 4 – arrivo a Lisbona

Al mattino abbiamo fatto colazione in albergo, e le cameriere ci hanno servito e riverito con eleganza. Scesi in strada, ci siamo avviati alla stazione per fare un biglietto unico per tutti i mezzi pubblici . Ci è voluto un po’ per capire quale metro prendere e capire il percorso da fare, ma ci siamo riusciti anche grazie a Google Maps (a volte la tecnologia aiuta).

Come prima cosa da vedere, abbiamo scelto la Torre de Belem . Arrivati al monumento, ci siamo messi in fila e dopo pochi minuti siamo potuti entrare. Purtroppo alcune parti della torre non erano visitabili perché momentaneamente chiuse, così ci siamo dovuti accontentare della vista dal primo piano.

Usciti dalla torre, ci siamo incamminati verso il Padrao dos Descobrimentos , monumento in calcare che raffigura una caravella sulla cresta dell’onda con al suo interno personaggi illustri della storia portoghese. Il cielo si era incupito e il vento portava con se aria fresca, ma per fortuna, dopo pochi minuti, il sole ha fatto di nuovo capolino.

Siamo passati davanti al Moistero dos Jeronimos , per andare alla Antiga Confeitaria de Belem (una delle più antiche e famose pasticcerie di Lisbona), dove abbiamo acquistato 6 pasteis de Belem da portare via. Davvero sublimi!

Ci siamo diretti verso il centro per prendere il famoso tram n28E , ma non abbiamo capito bene la fermata del tram, così abbiamo deciso di fare una passeggiata per la Praca do Comercio e ritentare più tardi. La piazza principale era semi deserta e la vista sul ponte davvero magnifica. Passeggiando per le vie abbiamo visto l’ Elevador San Justa , un ascensore in ferro battuto realizzato da un allievo di Gustave Eiffel. Proseguendo, ci siamo imbattuti nella Sé de Lisboa , la cattedrale, che però era momentaneamente chiusa. Salendo per le viuzze e le varie scalinate, siamo arrivati al Castelo de Sao Jorge . Da qui la vista sulla città è spettacolare! Visto che la giornata era calda, nostro figlio ci ha fatto un bello scherzo! Involontariamente (io ero assente perché in bagno, mio marito era distratto) è caduto dentro una piccola fontana ed era zuppo dalla testa ai piedi! Immaginare la mia reazione! Per fortuna che avevo un cambio di pantaloni e mutande. Invece per la maglietta gliene abbiamo presa una nuova con il disegno del galletto, così altro regalo!

Di nuovo in marcia, siamo riusciti a prendere il tram n28E . Questo tram ti permette di fare un giro panoramico della città e di passare nei vicoli strettissimi e in salita che sono molto suggestivi. Come ultima cosa, siamo voluti andare a vedere da vicino il Ponte 25 do Abril , simile al Golden Gate Bridge di San Francisco. Mio marito, appassionato di foto, ha passato circa 30/40 minuti a cercare l’angolazione giusta per riprendere al meglio il ponte. A pochi passi dal ponte, ci sono molti locali che danno sul fiume. Ne abbiamo scelto uno per cenare e abbiamo mangiato bene. Abbiamo ripreso i mezzi pubblici per rientrare in albergo. Dopo una doccia rigenerante, ci siamo coricati a letto.

Giorno 5 – Evora

Al mattino, come il giorno prima, la colazione è stata eccellente. Caricate le valigie in auto, ci siamo diretti dall’altra parte del ponte per poter vedere il Cristo Rei (versione ridotta del Cristo Redentore di Rio de Janeiro). Abbiamo dovuto attendere fuori dai cancelli per quasi un’ora perché l’orario di visita era posticipato rispetto a quello che avevamo letto noi. Aperti i cancelli, ci siamo precipitati in massa all’entrata della torre. Il monumento fa parte di un santuario e quindi è gestito dalle suore. Una suora molto gentile faceva entrare una persona alla volta dentro una macchina sanificatrice non prima di aver misurato le temperatura e aver sanificato le mani. Dopo di che, a piccoli gruppi, si può prendere l’ascensore che ti porta su una terrazza panoramica ai piedi del Cristo. Da qui si può vedere tutta Lisbona allietati da canti religiosi.

Di nuovo in auto, abbiamo preso la strada per Evora . Poco prima di arrivare, abbiamo fatto una deviazione per vedere un sito archeologico, i monoliti di Cromeleque dos Almendres . Situato in mezzo a campi di ulivi e querce da sughero e raggiungibile da una strada bianca, il sito è composto da circa 95 monoliti disposti a creare un ovale. Il paesaggio attorno dà un’aria magica e suggestiva al sito. Sempre sulla stessa strada (circa 3 km prima), si può vedere un menir (singolo monolito) alto 4 metri su cui si distinguono ancora alcune incisioni.

Dopo questa breve tappa, siamo arrivati a Evora. Parcheggiata l’auto alla Noble House, il nostro hotel (84.50€ per una notte), abbiamo voluto riposarci un attimo in camera. L’albergo elegantissimo! In camera, come benvenuto, c’era un piatto con due pastel de nata e la possibilità di farsi un caffè espresso con la macchinetta (ne abbiamo approfittato subito). Rinvigoriti, ci siamo incamminati per le strette strade acciottolate del paese. Passando a fianco della cattedrale, ci siamo trovati di fronte i resti di un antico tempio romano, uno dei meglio conservati in Portogallo. Proseguendo per le vie attorniate da negozietti di un bianco brillante, siamo arrivati alla Capela dos Ossos . Dopo circa 30 minuti di fila, abbiamo finalmente potuto vedere questa cappella che contiene ossa e teschi di circa 5000 cadaveri, disposti con cura da tre monaci francescani nel 17esimo secolo per risolvere il problema del sovraffollamento dei cimiteri. Sopra la cappella c’è un piccolo museo di arte sacra e una collezione di presepi di tutte le forme e dimensioni. Ritornati all’albergo, ci siamo puliti e profumati per la cena. Abbiamo scelto di andare al Ristorante Medieval, dove abbiamo potuto assaggiare cucina tipica alentejana. Mio marito ha preso lo spezzatino di maiale con patate e vongole, mentre io delle fettine di maiale tenerissime con patate. Tutto squisito!

Giorno 6 – Lagos

Giornata importantissima: il compleanno di mio marito!! Come di consuetudine, al mattino abbiamo fatto un’eccellente colazione sul terrazzo dell’albergo. Riposti i bagagli in auto, ci siamo diretti a Vila Nova de Milfontes . Abbiamo scelto di fermarci a Praia das Furnas , per goderci un po’ di mare. Davanti a noi una lunga spiaggia con grandi onde che si infrangevano sulla sabbia. A tratti le nuvole basse nascondevano tutto il paesaggio attorno a noi. Abbiamo steso i nostri teli e mangiato qualcosa perché ora di pranzo. Abbiamo provato a tuffarci nel mare, ma un po’ l’acqua gelida, un po’ le onde con una forte corrente, non ci hanno permesso di stare a lungo in acqua. Ci siamo rilassati per qualche ora in questa bella spiaggia.

Risaliti in auto, siamo arrivati a Lagos per cercare la nostra sistemazione, Guesthouse Our House (221.00€ per due notti). Il proprietario ci ha accolto e ci ha dato alcune indicazioni sui ristoranti e le spiagge da vedere nelle vicinanze. Anche questa struttura è veramente bella, soprattutto la doccia in stanza, favolosa! Ci siamo lavati e preparati per uscire. Per prima cosa siamo andati fino a Cabo Sao Vicente , il punto più a sud del Portogallo, dove abbiamo ammirato il tramonto offuscato da nuvole basse portate dal vento. Dopo di che abbiamo scelto un ristorante per andare a cena. Ci siamo fermati nella località di Sagres e abbiamo scelto un locale vicino al mare. Un’ottima cena! Siamo ritornati poi al nostro albergo per dormire.

Giorno 7 – Praia Pinhao e Dona Ana

Al mattino, il ragazzo dell’albergo ci ha preparato la colazione composta da pane con nutella o affettato e un caffelatte. Ci siamo preparati per il mare e ci siamo spostati con l’auto a Praia Pinhao . Una spiaggia molto bella, attorniata da alte scogliere, suddivisa in due piccole spiagge unite da un passaggio scavato nella roccia. L’acqua cristallina e fredda fa da cornice al tutto. Ci siamo rilassati qui per la prima parte della giornata e poi abbiamo deciso di voler vedere anche Praia Dona Ana . Questa spiaggia è molto più grande e attrezzata con bar-ristorante e possibilità di noleggio lettini e ombrelloni. Purtroppo la spiaggia era super affollata e i lettini esauriti, però siamo riusciti lo stesso a trovare un angolino per stendere i nostri teli. Siamo rimasti fino a tardo pomeriggio, poi abbiamo deciso di rientrare in albergo per prepararci per la cena. Abbiamo scelto di andare in centro a Lagos, nel ristorante Casa do Prego (consigliataci dal proprietario dell’albergo). Il ristorante era gremito di gente e il personale molto gentile e attento. Abbiamo mangiato un’ottima cena. Usciti dal ristorante, ci siamo concessi una breve passeggiata per le vie del centro e un gelatino per il nostro bimbo. Poi a letto con la pancia piena.

Giorno 8 – Benagil e Praia Marinha

Al mattino ci siamo preparati la colazione da soli, visto che volevamo partire presto. Abbiamo caricato le nostre cose in auto e ci siamo fermati nel parcheggio della spiaggia di Benagil . Qui abbiamo scelto di fare un tour in barca di 30 minuti (costosissimo, 40€ per due adulti e un bimbo di 3 anni) per vedere la famosa grotta di Benagil . Saliti sulla barca, prima di vedere la grotta, ce ne hanno fatto vedere altre più piccole e anche alcune spiagge. Finalmente arrivati alla grotta, la abbiamo trovata piena di kajak e di turisti…un po’ una delusione. Anche il tratto di mare era davvero troppo trafficato!

Ritornati alla spiaggia, ci siamo incamminati verso Praia Marinha ; dopo circa 30 minuti, siamo arrivati alla spiaggia. Anche questa super affollata! Siamo riusciti a trovare uno spiazzo per noi. Però man mano che l’alta marea saliva e la spiaggia si rimpiccioliva, arrivava sempre più gente! Ci siamo ritrovati stretti come sardine in pochi metri di spiaggia! La spiaggia di per se è bellissima, ma è rovinata dal troppo turismo… L’ Algarve è una zona fantastica, ma essendo così pubblicizzata perde un po’ la sua magia. Comunque ci siamo goduti il mare e il nostro angolino di spiaggia fino a tardo pomeriggio.

Ripresa l’auto, ci siamo spostati a Faro , allo Stay Hotel (91.00€ per una notte). La stanza dell’albergo molto piccola ma pulita. Abbiamo deciso di cenare con hot dog e patatine perché il locale era di fronte all’albergo. Ci siamo fatti una breve passeggiata per il centro e ci siamo coricati nel nostro letto.

Giorno 9 – Armona

Al mattino ci è stata fornita la colazione in camera dentro a box di cartone. Rimesso i bagagli in auto, ci siamo diretti a Olaho . Parcheggiata l’auto, abbiamo preso il traghetto per Armona (un’isola del Parque Nacional de Ria Formosa). In circa 20 minuti siamo arrivati all’isola. Scesi dal traghetto, abbiamo imboccato l’unica stradina pedonale che attraversa tutta l’isola, per arrivare poi ad una spiaggia di sabbia bianca finissima bagnata da acque turchesi. Davvero fantastica! Quando la marea si è alzata, la spiaggia è diventata ancora più bella. Purtroppo non siamo potuti stare molto in questo angolo di paradiso, perché dovevamo riprendere il traghetto, però mio marito ha detto che quando saremo in pensione (forse fra 100 anni), vuole assolutamente passare la sua vecchiaia in questa isoletta.

Siamo ritornati all’auto e abbiamo raggiunto Tavira. Eravamo interessati a vedere anche l’ Ilha de Tavira , ma visto l’orario (circa le 17), abbiamo lasciato perdere. Ci siamo limitati a fare una passeggiata per il paese e vedere le saline che sono poco distanti dal centro. Come ultimo spostamento della giornata, siamo arrivati a Villa Nova de Cacela , all’albergo Vila Cacela (65.75€ per una notte). L’albergo lasciava molto a desiderare. Gestito da solo una persona (si vedeva), non era molto curato e pulito. Visto che era ora di cena, abbiamo scelto un ristorante in paese (Ristorante La Camponesa), dove abbiamo mangiato davvero molto bene!

Giorno 10 – rientro in Italia via Spagna

Al mattino anche la colazione era scarsa e poco variata. Abbiamo preparato l’auto e abbiamo incominciato il nostro viaggio del rientro. Una giornata passata solo a guidare attraverso l’autostrada spagnola. Ci siamo fermati a San Antonio de Requena per la notte. Appena usciti dall’autostrada ci siamo trovati in un paese che sembrava fantasma! Nessuno in giro per la strada e tutto chiuso. Abbiamo scelto Casa Dona Anita per passare la notte (91.50€ per una notte compresa la cena). Albergo arredato in stile antico, ci è piaciuto molto. Alla sera siamo scesi al ristorante dell’albergo per cenare. All’improvviso sono arrivati tutti i paesani a bere e fumare! Noi abbiamo consumato la nostra cena e siamo tornati in camera. Ci siamo addormentati con il chiacchiericcio e le risate della gente del posto che era in strada a bere.

Giorno 10 – rientro in Italia via Francia

Al mattino colazione leggera e in marcia verso la Francia. Siamo arrivati a Montpellier verso metà pomeriggio. Ci siamo fermati al Best Hotel (80.98€ per una notte) già precedentemente prenotato. La stanza molto piccola ma pulita. Ci siamo riposati e siamo usciti per cena. Abbiamo scelto di cenare da Burger King perché era a pochi passi dall’albergo (anche per mio marito, visto che ci andiamo una volta all’anno). Siamo rientrati in albergo per riposarci.

Giorno 10 – rientro in Italia

Al mattino abbiamo fatto un’abbondante colazione self service (diciamo che in Francia non rispettano molto le regole anti-covid e va bene così!). Sprint finale per arrivare a casa. Abbiamo trovato un po’ di traffico causa lavori in Liguria, ma per il resto siamo riusciti ad arrivare a casa circa verso le 17. Esausti e affamati, ci siamo fatti una doccia e abbiamo ordinato una bella pizza dalla nostra pizzaiola di fiducia (Francy Pizza)!

Era da molti anni che chiedevo a mio marito di poter visitare il Portogallo, ma lui preferiva altre mete perché il Portogallo è in Europa quindi più a portata di mano. Diciamo che c’è voluta la pandemia per poter realizzare il mio sogno! Ne sono rimasta colpita ed estasiata perché è proprio come io lo avevo immaginato e sognato. Una delle cose che mi sono piaciute di più è stato vedere il verde, gli alberi, che incorniciano tutti i paesaggi. Cosa che purtroppo in molte zone dell’Italia non si vedono più…Bellissimi anche i piccoli paesini tutti dipinti di bianco con i vecchietti seduti sulle panchine o nei pressi del bar, mi ha dato un’idea come di passato. Direi che non mi dispiacerebbe passare la mia vecchiaia in Portogallo, sempre se mai arriverà la pensione!

La voglia di viaggiare a noi non è andata via, anzi si è accentuata, però spero che questa pandemia non ce la porti via perché per noi viaggiare è vivere, fare nuove esperienze e poter far conoscere a nostro figlio che c’è un mondo diverso e bellissimo fuori dalle quattro mura domestiche!

Padrao dos Descobrimentos

Isla Armosa

Praia Pinhao

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FAQ – Le Domande in Preparazione al Viaggio in Spagna

La Spagna, come tutti i paesi dell’Unione Europea, è aperta al turismo internazionale, ed è pertanto un paese visitabile.

La Spagna è uno dei paesi più visitati al mondo, e le sue attrazioni spaziano da città d’arte a antichi siti archeologici, da incredibili scenari naturalistici a famose rotte storiche: – Madrid : la capitale della Spagna è una delle città più belle d’Europa, in cui è ancora possibile l’antica e potente aria di un tempo. Sempre fedele all’unità nazionale, Madrid ospita eleganti palazzi dall’architettura reale e lacuni tra i più importanti musei al mondo, come il Museo del Prado. Inoltre, edifici come il Palazzo Reale e piazze come Plaza Mayor rendono l’idea di cosa rappresenta questa città per la Spagna intera. – Andalusia : la regione più meridionale della Spagna è il perfetto mix tra modernità e tradizione. Patria del flamenco, ospita città che un tempo furono tra le più potenti al mondo. Ad esempio Siviglia, con il suo centro storico più grande d’Europa, Cordoba e Granada con le sue testimonianze arabe, ma anche le moderne Malaga e Cadice. Se invece volete respirare l’atmosfera autentica dell’Andalusia rurale, non perdetevi Ronda. Infine, gli amanti della storia antica e dell’archeologia troveranno a Italica pane per i loro denti, nella città natale di imperatori come Adriano e Traiano tra rovine romane e splendidi mosaici. – Barcellona : la capitale della Catalogna è indubbiamente la più eccentrica tra le città spagnole. Famosa in tutto il mondo per la sua movida, è anche una città di cultura. Infatti, troverete musei che ospitano importanti opere d’arte, ma anche testimonianze architettoniche di Gaudì, colui che cambiò per sempre i connotati della città. – Valencia : questa importante città si trova nel cuore del Mediterraneo, e ospita anch’essa una grande vitalità. Inoltre, i suoi mercati e quartieri come Barrio del Carmen, vi danno la possibilità di assaporare la vera vita cittadina. Gli amanti dell’arte e della cultura troveranno invece il paradiso a la Ciudad de las Artes y la Ciencias. – Tarragona : se siete amanti della storia antica, non potete mancare una visita a Tarragona. Importantissimo centro romano, ospita il più grande anfiteatro antico della Spagna e uno dei più straordinari esempi di architettura civile romane nel suo famoso acquedotto. – Camino di Santiago : ripercorrere le rotte dei pellegrini è una delle esperienze più belle che si possono vivere in Spagna. Il cammino parte dai Pirenei e si dirige fino alla favolosa Santiago de Compostela. Chi vuole può anche procedere oltre, fino a Capo Finisterre ai limiti estremi della Penisola Iberica, di fronte all’Oceano Atlantico. Il percorso tocca importanti città come Pamplona, Burgos e Leon, ed è uno degli itinerari più affascinanti d’Europa, tra storia e tradizioni.

La Spagna offre una grande varietà di attività ed esperienze a cui prendere parte. Ecco cosa fare in Spagna: – Assistere ad uno spettacolo di Flamenco è una delle esperienze più belle ed autentiche che si possano vivere in Andalusia. Infatti, il flamenco è il risultato perfetto tra tradizioni arabe e spagnole. Musica e danza si mischiano in un’atmosfera d’altri tempi, spesso in antichi patio in stile arabo-mudejar. – Scoprire la gastronomia spagnola è uno dei motivi principali per visitare questo paese. Dalla paella di Valencia alle famose tapas di Siviglia, dal delizioso prosciutto iberico al chorizo dei Paesi Baschi, fino alla celeberrima sangrìa e i vini de La Rioja. Nei vari mercati cittadini, specialmente a Valencia e Barcellona, troverete tutto questo. – Ripercorrere le rotte degli antichi è anch’essa una delle esperienze più suggestive da fare in Spagna. Infatti, il Cammino di Santigao è un viaggio nella storia, oltre che un modo per riscoprire se stessi e il mondo in cui viviamo.

La Spagna è, come il resto delle nazioni europee, un paese molto sicuro. Tuttavia, raccomandiamo sempre le solite piccole accortezze nei centri più grandi come Barcellona, Madrid, Valencia e Siviglia.

Il clima della Spagna è di tipo mediterraneo e può essere visitata tutto l’anno. Tuttavia, l’Andalusia è maggiormente consigliata nei mesi primaverili e autunnali in quanto la calura estiva in questa regione è decisamente elevata.

Essendo un paese dell’Unione Europea, è possibile viaggiare in Spagna con la  carta d’identità  valida per l’espatrio. Infine, dal 26 giugno 2012 tutti i  minor  italiani che viaggiano dovranno essere muniti di documento di viaggio individuale. Pertanto, a partire dalla predetta data i minori, anche se iscritti sui passaporti dei genitori in data antecedente al 25 novembre 2009, devono essere in possesso di passaporto individuale oppure, qualora gli Stati attraversati ne riconoscano la validità, o di carta d’identità valida per l’espatrio. Per maggiori informazioni Viaggiare Sicuri Grecia fare riferimento al sito  Viaggiare Sicuri .

Ad oggi la Spagna  non richiede alcuna vaccinazione obbligatoria  per l’ingresso nel paese. Ad ogni modo, consigliamo di contattare il proprio medico per quanto riguarda le vaccinazioni facoltative e/o consigliate.

L’assicurazione di viaggio per i nostri viaggi organizzati in Spagna è sempre  obbligatoria . Come di consueto, per i viaggi all’estero è sempre buona norma munirsi di una buona copertura assicurativa. Per maggiori informazioni sulla nostra polizza annullamento, medico e bagaglio visitare la nostra pagina  Assicurazione .

Per un viaggio in Spagna è necessario portare vestiti e accessori pratici e comodi, a seconda della zona che si intende visitare. Si consiglia pertanto di portare con sé: – Copricapo in tela o foulard per proteggersi dal forte sole estivo – Abiti in cotone e magliette tipo T-shirt che consentano di muoversi con comodità – Pantaloni lunghi in tela di cotone e jeans per la visita durante i mesi invernali – Costume da bagno – Biancheria intima in cotone e calze in cotone – Scarpe da trekking e/o da ginnastica per le camminate in città e lungo il Cammino di Santiago – Giacca antivento tipo k-way, specialmente lungo la costa settentrionale e quella atlantica – Zaino di capacità di 15-20 litri, da utilizzare per le escursioni a piedi – Borraccia per idratarsi durante le calde giornate estive – Occhiali da sole per ripararsi dal forte sole spagnolo – Fazzoletti e salviette rinfrescanti – Lozione antisolare per pelle e labbra ad elevato fattore di protezione – Repellente per insetti e zanzare durante le stagioni più calde – Borsa porta denaro e porta documenti – Ombrello pieghevole da utilizzare in caso di pioggia, specialmente in Galizia e nelle regioni settentrionali

La valuta della Spagna è l’ euro . Le carte di credito sono accettate ovunque nel paese, nelle grandi città e nelle zone rurali. Vi consigliamo tuttavia di verificare l’abilitazione nel paese con la propria banca. Infine, consigliamo di portare con sé banconote per ogni tipo di evenienza.

La Spagna è un paese relativamente economico. Tuttavia, è bene differenziare le varie aree del paese. Infatti, se Siviglia è una città molto economica, Madrid e Barcellona presentano un costo della vita più elevato. – Bottiglia d’acqua da 1 litro : 1,50 € – Un caffè : 1,20 € – Tapas in ristorante tradizionale : 2,50 € – Pasto completo in ristorante : 12 €

Corrente elettrica: Il voltaggio in Spagna è pari a 220 Volts e le prese sono come quelle italiane. Tuttavia è sempre consigliabile munirsi, prima della partenza, di un adattatore universale per tutti i tipi di trasformatori e voltaggio.

La lingua ufficiale della Spagna è lo spagnolo . Tuttavia, in regioni come i Paesi Baschi e la Catalogna sono ampiamente diffuse la lingua basca e catalana. Inoltre, nonostante non tutto il personale degli hotel e dei ristoranti parli fluentemente la lingua inglese o l’italiano, non troverete particolari problemi nella comunicazione.

La Spagna è un paese storicamente cattolico, e le feste religiose sono sentite in tutto il paese. Inoltre, la grande fusione culturale della Spagna, ha portato il paese ad avere un forte legame con le proprie tradizioni. A Siviglia, nel mese di aprile, si svolge la Semana Santa . Questa festa è molto sentita da tutti gli abitanti dell’Andalusia che giungono in massa per le strade della città, rendendola di fatto inagibile. Tuttavia, rimane un ottimo periodo per scoprire le tradizioni spagnole. A Pamplona si svolge la famosa Festa di San Firmino , la celeberrima corsa dei tori. Pertanto, è altamente sconsigliata la visita della città agli animalisti e le persone più suggestionabili. Inoltre, nonostante la corrida sia stata abolita in alcune regioni come la Catalogna, è ancora particolarmente sentita a Madrid, in Andalusia e in Estremadura.

Durante un viaggio in Spagna, è sempre utile salvarsi il  numero unico di emergenza 112  che vi metterà in contatto con: – Primo soccorso – Polizia e forze dell’ordine – Vigli del fuoco Inoltre, al numero 091 è possibile contattare la Polizia Turistica che ha il compito di reprimere i reati contro i turisti.

Un viaggio in Spagna significa anche scoprire gusti e sapori tra i migliori al mondo. Infatti, al pari con quella italiana, la cucina spagnola offre una grandissima varietà di pietanze e i suoi piatti spaziano dalla carne al pesce, da frutta e vedrura, fino a squisiti dolci e dessert: La paella è senza dubbio il piatto più famoso della tradizione spagnola. Questo delizioso piatto di riso cotto insieme a pesce, oppure carne o verdure, è tipico di Valencia e proprio in questa città potrete deliziarvi con la sua versione migliore. Gli amanti della pasta troveranno invece gioia con un’altra versione, la fidejua . La Spagna è anche patria di prosciutti. Infatti, i famosi jamòn serrano e jamòn iberico vengono prodotti in Andalusia e in Aragona, e sono considerati tra i migliori al mondo. Se siete amanti delle tapas, sicuramente troverete delizioso il gazpacho . Questa gustosa zuppa fredda a base di pomodori viene in genere servita come antipasto. A Ronda troverete invece carne di toro in tutte le salse, ma sopratutto è tipica della città la coda di toro . Gli amanti del pesce potranno invece deliziarsi con il famosissimo pulpo galleco , tipico della Galizia. Servito in genere con patate e condito solamente con sale grosso, è indubbiamente il miglior piatto a base polipo al mondo. Infine, tra i dolci, onnipresenti sono i churros . Questi invitanti bastoncini fritti sono veramente ovunque in tutto il paese. Inoltre, dessert come il dulce de leche , l’ ensaimada e la crema catalana sono testimonianza della grande tradizione pasticciera della Spagna.

In Spagna l’acqua dei rubinetti è potabile. Tuttavia è sempre raccomandabile non bere acqua dal rubinetto e raccomandiamo di bere esclusivamente acqua in bottiglie ermeticamente sigillate.

Un viaggio in Spagna vi porterà a scoprire antichi mestieri e tradizioni legate all’artigianato locale. Inoltre, le grandi differenze tra le varie regioni spagnole, fanno si che in ogni città si può sempre acquistare qualcosa di diverso. A Siviglia potrete acquistare bellissimi souvenir di ceramica decorata , tipica della città e dello stile d’arte mudejar. A Barcellona invece troverete pressoché ovunque le famose salamandre e tori colorati , simbolo della città e del suo cittadino più illustre, Gaudì. Se invece cercate prodotti gastronomici, non potete perdervi l’ olio di oliva della zona di Jaen, oppure i vini de La Rioja . Infine, chi decide di percorrere il Cammino di Santiago, potrà rientrare con il famoso passaporto del pellegrino che è possibile far timbrare ad ogni tappa del pellegrinaggio. Oppure, tipica è anche la conchiglia delle pellegrino , simbolo del cammino e vera e propria “stella polare” dei suoi viaggiatori.

A seconda delle regioni e delle città in cui si decide di andare, gli orari dei ristoranti possono variare. In Andalusia non ci sono veri e propri orari, e i locali possono aprire alle 7 del mattino come a mezzogiorno, a seconda di quando hanno chiuso la sera precedente. Madrid invece rispetta maggiormente gli orari dalle 08:00 alle 14:00 e dalle 16:00 alle 23:00. Gli esercizi commerciali come negozi rispettano invece un orario che va dalle 09:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 22:00, facendo la cosiddetta “siesta”.

La mancia in Spagna è una consuetudine abbastanza radicata all’interno della società, anche se non è obbligatoria. Pertanto, se state consumando tapas consigliamo di dare una mancia pari a 1€ al cameriere. Se invece state consumando un pasto completo in ristorante, consigliamo di offrire una mancia di circa il  5-10% del conto finale .

Il fuso orario spagnolo è il medesimo di quello che si trova in Italia.

Il prefisso per chiamare dalla Spagna verso l’Italia è 0039 + il numero desiderato. Il prefisso per chiamare dall’Italia verso la Spagna è 0034 + il numero desiderato. La copertura per la rete mobile in Spagna è molto buona in tutto il paese. Tuttavia, nelle zone di montagna o nelle zone rurali delle mesetas il segnale potrebbe essere debole o del tutto assente. Infine, l’ accesso ad internet è abbastanza sviluppato in Spagna. Negli hotel e nei ristoranti il wi-fi è quasi sempre presente. Inoltre, nelle grandi città sono molto diffusi i punti wi-fi gratuiti.

In Spagna non ci sono particolari restrizioni per scattare fotografie o girare video nelle principali attrazioni turistiche. Comunque, è sempre fondamentale comportarsi con rispetto nei confronti della popolazione locale, degli usi e dei costumi del paese. Pertanto, è necessario chiedere sempre il permesso prima di fotografare le persone persone, specialmente se sono bambini. Ricordiamo inoltre che fotografare le aree militari è severamente proibito dalla legge. Infine, In Spagna sono consentite riprese con il drone dopo aver richiesto il permesso all’aviazione civile spagnola.

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"Vincitore del Premio Turismo Cultura Unesco 2015"

Vincitore del Premio Turismo Cultura Unesco 2015

Dall’Italia al Portogallo in van: viaggio on the road

immagine di una spiaggia e un'alta scogliera di roccia rossa

Un viaggio on the road attraverso il sud della Francia, i Paesi Baschi e la Spagna fino a raggiungere l’Algarve, la meravigliosa regione più a sud del Portogallo. Tutte le informazioni per viaggiare dall’Italia al Portogallo in van, auto o camper.

Il Portogallo è la meta perfetta per un road trip . È un Paese molto vasto, con grandi spazi immersi nella natura , villaggi caratteristici e meravigliose spiagge dorate ; il luogo ideale in cui spostarsi di giorno in giorno, alla scoperta di paesaggi sempre diversi e affascinanti.

Se state pensando di raggiungere il Portogallo in van, auto o camper dall’Italia , in questo articolo troverete tutte le informazioni che, spero, vi saranno d’aiuto. Ho fatto questo viaggio per 2 volte negli ultimi 3 anni, seguendo un itinerario simile ma visitando posti diversi; il bello dei lunghi road trip è proprio la possibilità di godersi tutto il viaggio, non solo la meta.

mappa itinerario di viaggio on the road dall'Italia al Portogallo

Dall’Italia al Portogallo in macchina, camper o van: informazioni utili

Italia-portogallo distanza.

Che distanza c’è tra l’Italia e il Portogallo? Se partite dal nord Italia, ad esempio da Milano, e volete raggiungere Lisbona , la via più breve attraversa il sud della Francia fino ad arrivare a San Sebastián ( Paesi Baschi ) per poi attraversare il centro della Spagna ed entrare in Portogallo . Sono 2.130 km, ma considerate che ne farete qualche centinaio in più se volete uscire dall’autostrada per visitare alcuni luoghi lungo il percorso.

immagine di una spiaggia al tramonto

In cerca di ispirazione sui luoghi più belli da vedere in Portogallo?

Quanto tempo serve

Per riuscire a visitare altri luoghi lungo il tragitto avrete bisogno di almeno 3 settimane . Se avete meno tempo dovrete saltare qualche tappa o trascorrere lunghe giornate al volante. Si può fare, ma non riuscirete a godervi il viaggio allo stesso modo e forse non ne vale la pena.

immagine di tre camper in sosta in una vallata portoghese

Itinerario Italia-Portogallo in camper, macchina o van

I luoghi bellissimi che si possono visitare lungo il tragitto dall’Italia al Portogallo sono tanti, qui vi elenco quelli che ho visto io e che vi consiglio di non perdere. Servirebbero diversi giorni per esplorare bene ognuno di questi, io vi do un’indicazione che potrete personalizzare.

La Corniche d’Or, Costa Azzurra, Francia

Devo ammettere che avevo un sacco di pregiudizi sulla Costa Azzurra . L’avevo sempre immaginata come un susseguirsi di porti per mega yacht e spiagge attrezzate, poco adatta a me che amo la natura. Facendo qualche ricerca ho scoperto che l’idea che avevo era sbagliata .

Théoule-sur-Mer è una cittadina racchiusa tra il mare e la natura selvaggia del massiccio dell’Estérel che, con le sue rocce rosse, ricorda i canyon americani. Questo luogo mi è entrato nel cuore fin da subito percorrendo in auto la Corniche d’Or al tramonto.

La strada costiera che collega Théoule-sur-Mer a Saint-Raphaël è meravigliosa, stretta tra le rocce dal colore infuocato e il mare blu. Vale assolutamente la pena uscire prima dall’autostrada e raggiungere Saint-Raphaël attraverso questa strada panoramica di circa 30 chilometri.

Ci sono alcuni sentieri e calette da non perdere in questo tratto di costa, la tappa perfetta se avete solo 1-2 giorni a disposizione.

immagine di una caletta tra le rocce rosse

Le Gole del Verdon, Alta Provenza, Francia

Se preferite la montagna o volete evitare le spiagge affollate della Costa Azzurra – che in agosto potrebbero essere davvero troppo frequentate –, con una deviazione di circa 100 km potete raggiungete le Gole del Verdon .

Il fiume Verdon attraversa le Alpi dell’Alta Provenza lungo un canyon maestoso e impressionante , uno dei più grandi d’Europa. Strade panoramiche , belvedere da vertigine , sentieri da trekking e vie d’arrampicata ; se amate i paesaggi naturali e le attività outdoor non vi annoierete.

Sul fiume potrete fare rafting e risalire le gole in sup o kayak o, se preferite, rilassarvi al lago di Saint-Croix , in una delle belle spiagge dall’acqua cristallina .

Per godervi questi luoghi considerate almeno 2-3 giorni di stop prima di riprendere il viaggio verso il Portogallo.

immagine della gola del fiume Verdon attraversata da canoe

Le Calanques, Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Francia

Il Parco Nazionale delle Calanques comprende una lingua di costa dal mare blu e luccicante tra Cassis e La Ciotat , con calette meravigliose racchiuse tra pareti di roccia bianca.

Cassis ha un centro ricco di boutique, ristoranti tipici ed enoteche dove uomini e donne eleganti sorseggiano Vin des Sable, mentre backpacker arruffati attraversano le stradine diretti alle falesie che fanno delle Calanques il paradiso dei climbers .

Dalla spiaggia del paese parte un percorso sugli scogli che, dopo aver fatto il giro del promontorio, si collega al sentiero che porta alle Calanque de Port-Miou, de Port-Pin e d’en-Vau .

Le Calanques sono splendide ma decisamente affollate , anche a fine settembre. Quella che più mi è piaciuta è la selvaggia Calanque d’en Vau, un lungo fiordo di acqua cristallina e alte falesie , raggiungibile percorrendo un sentiero ghiaioso e a tratti molto ripido (per i pigri c’è l’opzione barca).

In questa zona tra mare, sentieri e falesie le attività non mancano ma, se volete fare una tappa veloce per spezzare il viaggio, un paio di giorni possono bastare. Io ho visitato le Calanques al rientro dal Portogallo.

immagine di un fiordo con una barca ormeggiata

Camargue, Provenza, Francia

Sempre in Provenza c’è uno dei luoghi più particolari e affascinanti di Francia , la Camargue . Si tratta dell’area compresa tra la città di Arles, il Mediterraneo e i due bracci del delta del Rodano; è un paesaggio magnifico fatto di lagune , banchi di sabbia , paludi e saline dove osservare bellissimi fenicotteri e cavalli bianchi , ma anche visitare cittadine caratteristiche immersi in un’atmosfera davvero speciale.

La Camargue è meta dei pellegrinaggi annuali del popolo gitano ed è terra di corride; è disseminata di piste ciclabili che attraversano paesaggi rosati e salmastri , da scoprire anche con un tour a cavallo ; Aigues-Mortes è una città-fortezza medievale e, in questa zona, ci sono le spiagge rimaste più intatte e selvagge d’Europa. Una terra di contrasti e grande fascino che va assolutamente vista.

Anche in questo caso 2-3 giorni basteranno per visitare i luoghi principali prima di riprendere il viaggio verso il Portogallo.

immagine di un gruppo di fenicotteri nella laguna

Valle di Cauterets, Parco Nazionale dei Pirenei, Francia

Dove fermarsi per spezzare la lunga traversata della Francia prima di raggiungere la costa nord della Spagna? Nel Parco Nazionale dei Pirenei vedrete paesaggi naturali bellissimi, e se vi piacciono le escursioni in montagna avrete tantissime opzioni tra cui scegliere.

Io ho visitato la Valle di Cauterets , chiamata la valle dei laghi . Tra le vette aguzze di questa parte dei Pirenei si alternano paesaggi pietrosi e boschi fittissimi , ruscelli lucenti , cascate e laghi cristallini . Non perdetevi questi scenari spettacolari se amate la natura!

Questa tappa vi farà deviare di circa 50 km – Cauterets si trova a sud di Tarbes , dovrete uscire dall’autostrada e poi tornare indietro sullo stesso percorso –, ma se amate la montagna ne vale la pena.

Considerate una sosta di almeno un paio di giorni . In alternativa potreste fermarvi a Lourdes oppure, più a est, nel Parco Regionale dei Pirenei Ariegesi nei dintorni di Foix .

immagine di una cascata tra le montagne

Paesi Baschi, Spagna

Appena raggiunta la Spagna incontrerete San Sebastián , nei Paesi Baschi . Non perdetevi una visita a questa città tanto affascinante e ricca di cultura e tradizioni , ma allo stesso tempo giovane e cosmopolita .

Da San Sebastián potrete decidere di prendere l’autostrada verso Burgos, per andare direttamente in Portogallo, oppure percorrere la strada costiera e visitare la costa basca spagnola . Adoro il nord della Spagna, i rilievi verdissimi che arrivano all’oceano creano scenari spettacolari, alternati da porticcioli di palazzi colorati , grandi spiagge e zone umide di canneti .

Se avete tempo dedicate almeno 3 giorni per visitare la costa fino a Santander , per poi prendere l’autostrada verso Valladolid e il Portogallo. Altrimenti trascorrete una giornata a San Sebastián , ma vi consiglio di restare anche la sera; l’ora dell’aperitivo è uno dei momenti più belli, con le stradine e i locali affollati per i tradizionali pintxos , la versione basca delle tapas.

immagine di un piccolo promontorio bagnato dall'oceano al tramonto

Il Portogallo è un Paese molto vasto, servirebbe tantissimo tempo per visitarlo tutto da nord a sud. Io mi sono concentrata sul centro-sud , e questi sono i luoghi che ho visto e che più mi sono piaciuti:

Se percorrete la E-80 spagnola arriverete a Guarda. Non ho visitato questa città, ma da qui avete due opzioni (vi consiglio di seguire l’autostrada in questa zona): andare verso ovest e visitare la cittadina di Viseu , oppure andare a sud verso Castelo Branco e continuare fino a Marvão . Sia Viseu che Marvão sono racchiuse tra le mura; la seconda è un meraviglioso castello che, dalla cima di un monte, domina sull’altopiano tra Portogallo e Spagna.

Immancabili in un viaggio in Portogallo sono una visita a Lisbona , in particolare non perdetevi Sintra , per poi continuare sulla selvaggia Costa Vicentina fino a raggiungere l’ Algarve .

Vi consiglio di dedicare almeno 7 giorni al Portogallo.

immagine di una castello con un labirinto di siepi e il campanile

Qual è il periodo migliore

Ho fatto i miei viaggi verso il Portogallo in settembre e ottobre ; penso sia un periodo splendido perché fa ancora abbastanza caldo e non ci sono troppi turisti in giro. Nei mesi di luglio e agosto troverete i campeggi, le spiagge e i luoghi turistici molto più affollati mentre credo che giugno possa essere una buona alternativa.

Il meteo in Portogallo non è sempre caldo e bello come si potrebbe pensare. Sulla costa a nord di Lisbona arrivano spesso banchi di nebbia fittissima , anche in settembre e ottobre, e immagino che nei mesi più freddi succeda più frequentemente.

Anche in Algarve non splende sempre il sole e in settembre, se il cielo è velato, sembra essere finita l’estate. In alcune spiagge, soprattutto verso Sagres, il vento non dà tregua e, a meno che non ci sia un riparo, è difficile stare distesi a prendere il sole.

Valutate in base a quello che vi piacerebbe visitare e fare, ma se volete godervi le spiagge vi consiglio di non scegliere mesi troppo distanti dall’ estate .

immagine di surfisti tra le onde dell'oceano

Campeggi e aree di sosta

Una delle prime cose a cui si pensa quando si organizza un viaggio in van o camper è se ci sono aree di sosta , soprattutto per fare carico/scarico di acqua . Se già non la usate, vi consiglio di scaricare l’app park4night che è di grande aiuto per trovare questi servizi e dà buoni spunti anche se siete in cerca di un posto in cui passare la notte .

Sia in Francia che in Spagna le aree sono frequenti , le troverete ovunque. Anche in Portogallo non mancano, solo lungo la Costa Vicentina (che va da sud di Lisbona all’Algarve) c’è una vera carenza di questi servizi, ma potrete risolvere andando in campeggio.

I campeggi ci sono in ogni luogo quindi, anche se viaggiate in auto e tenda, non avrete difficoltà a trovare un posto, a meno che vi troviate in una zona davvero remota. Ci sono campeggi molto belli , che offrono più servizi e costano abbastanza (di costi scrivo più avanti), e ce ne sono di più semplici ed economici . Se, come nel mio caso, quello che vi serve è solo fare il service e una doccia ogni campeggio va bene.

tour spagna in auto dall'italia

Nei miei viaggi non ho mai avuto problemi, ma ci sono zone in cui è più probabile subire furti. La costa francese nei dintorni di Marsiglia è particolarmente conosciuta per questo, così come il sud della Spagna e in genere le grandi città e i luoghi tanto turistici.

Quando dovete scegliere un parcheggio date un’occhiata alle recensioni su park4night , in genere se è un posto problematico le persone lo segnalano. Poi non lasciate cose di valore all’interno del camper o dell’auto, purtroppo non c’è molto altro da fare.

immagine delle paludi della Camargue con il sole che sorge

È davvero difficile dare un’indicazione su quanto può costare un viaggio dall’Italia al Portogallo in camper o in macchina , le variabili sono tante e fanno la differenza. In che periodo viaggerete? Quanto spesso andrete in campeggio e quanto a mangiare fuori? Prenderete le autostrade? Che attività farete durante il viaggio? Noleggerete surf e mute, visiterete città e musei?

Credo dobbiate considerare almeno 25 euro a testa al giorno se viaggiate in coppia, a meno che non abbiate a disposizione un periodo tanto lungo. Ecco quali sono spese maggiori:

Quanto può costare raggiungere Lisbona dall’Italia su strada ? La spesa più grande è il carburante . È difficile dare un importo perché bisogna considerare quanto consuma il vostro veicolo, quanti chilometri farete in totale e quanto costerà il carburante nel momento del viaggio. In genere fare un pieno è più conveniente in Spagna, mentre in Portogallo e Francia i prezzi non sono distanti da quelli italiani.

Se la vostra priorità è il risparmio forse dovreste scegliere di viaggiare in aereo. Soprattutto se non avete tanto tempo a disposizione è più conveniente prendere un volo e poi noleggiare il van in Portogallo piuttosto che arrivare su strada dall’Italia.

Per quanto riguarda i campeggi i costi variano da circa 15 euro (per un van e 2 persone) in bassa stagione a 35-40 euro in alta stagione, ma dipende molto anche dal tipo di struttura. Non ho notato grandi differenze di prezzi tra Francia, Spagna e Portogallo per quanto riguarda i campeggi.

Spesa e cene fuori

Fare la spesa in Spagna e Portogallo costa meno rispetto all’Italia, ma non aspettatevi di spendere la metà. In Portogallo gli alimenti di prima necessità come latte, frutta e verdura sono davvero convenienti, ma altri articoli come creme e shampoo costano di più.

Uscire a mangiare o bere qualcosa in genere non costa molto, ma dipende anche dal luogo in cui siete e da quanto il locale sia turistico. Io non amo la cucina portoghese , se siete attenti al budget e avete intenzione di fare poche cene fuori potreste avere molte più soddisfazioni in Spagna .

In Francia , invece, i prezzi sono più alti che in Italia. Fare la spesa al supermercato vi costerà un po’ di più ma soprattutto nei ristoranti noterete prezzi abbastanza alti.

immagine di una cittadina con palazzi colorati che circondano il porto pieno di barchette

Costi e informazioni sulle autostrade

Autostrade in francia.

Ero convinta che le autostrade francesi fossero molto costose, credo sia un’opinione comune. Ma quanto costa davvero il pedaggio delle autostrade in Francia ? Confrontando gli scontrini francesi con quelli italiani ho scoperto che il costo per chilometro delle autostrade in Francia è uguale a quello delle autostrade italiane .

La differenza è che nelle autostrade francesi il pedaggio va pagato in ogni città o comune. In zone densamente popolate come la Costa Azzurra ci si deve fermare spesso, e trovarsi imbottigliati nel traffico delle ore di punta può essere snervante.

Pagare l’autostrada in Francia è semplice, ogni casello è attrezzato per il pagamento con carte di credito o debito ma si può pagare anche in contanti e una scorta di monetine è utile.

Autostrade in Spagna

In Spagna non tutte le autostrade si pagano , nelle zone rurali (tutto il centro del paese praticamente) si possono percorrere centinaia di chilometri gratuitamente .

Nei Paesi Baschi e in generale vicino alla costa le autostrade si pagano, mentre la E-80 che da Burgos porta a Valladolid e Salamanca e poi in Portogallo è gratuita .

Nel sud della Spagna è a pagamento l’autostrada che percorre la costa – anche qui i numerosi caselli ogni pochi km costringono a fermarsi di frequente – mentre se attraversate il centro del Paese, ad esempio da Malaga a Saragozza, l’autostrada è gratuita .

Anche nelle autostrade spagnole si può pagare il pedaggio in contanti o carte fermandosi ai caselli dove quasi sempre c’è un addetto.

Autostrade in Portogallo

Ci sono alcune cose da sapere sulle autostrade portoghesi, soprattutto se si attraversa il Paese con la propria auto o camper e non con un mezzo a noleggio.

Nella maggior parte delle autostrade in Portogallo sono in uso i caselli quindi, come in Italia, si prende il biglietto in entrata e si paga consegnandolo al casello in uscita. Molte altre tratte, invece, utilizzano delle telecamere per il riconoscimento della targa e il pagamento avviene in modo elettronico .

Il pagamento elettronico

Il pagamento elettronico nelle autostrade portoghesi è indicato come Easytoll . Ecco come funziona:

All’arrivo in Portogallo è necessario registrare la targa del veicolo a cui bisogna collegare una carta di credito . La registrazione si fa attraverso una biglietteria automatica che si trova in autostrada, nei punti di confine del Paese. È ben segnalata ma non ci sono caselli quindi bisogna fare attenzione e accostare. 
La procedura è semplice e veloce , basta inserire alcuni dati e la di carta di credito che NON PUÒ essere una prepagata , questa è una cosa importante perché altrimenti non riuscirete a completare la registrazione.

Fatto questo potrete percorrere tutte le autostrade portoghesi a pagamento elettronico (Easytoll). Il costo del tragitto è indicato su dei cartelli a bordo strada e verrà automaticamente addebitato sulla carta.

Tutte le informazioni sul pagamento elettronico delle autostrade portoghesi le trovate su Portugal Tolls .

immagine di una scogliera sull'oceano

Autostrade in Portogallo: costo dei pedaggi e strade alternative

Le autostrade in Portogallo sono abbastanza costose , più di quelle italiane e francesi. Se volete risparmiare potete percorrere le strade statali come fanno in genere i portoghesi. Secondo me non sempre vale la pena farlo perché alcune sono di acciottolato, hanno semafori che diventano rossi se si va a 51 km/h e sono molto trafficate: un incubo !

Se entrate in Portogallo dalla E-80 spagnola verso Guarda , ad esempio, vi consiglio di prendere l’autostrada per spostarvi perché in quella zona le strade sono terribili. Se invece da Lisbona volete andare in Algarve anche la statale va benissimo, è scorrevole e non attraversa molti centri abitati.

Spero che questo articolo vi sia d’aiuto ma se avete domande sull’itinerario, le autostrade o volete maggiori informazioni sui campeggi scrivetemi nei commenti, sarò felice di rispondere!

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Ciao molto interessante. Posso chiederti delle info? Il mio viaggio in van sarà a dicembre circa 12 GG. Francia del sud costa orientale e Andalusia. Mi interessava chiederti su aree di sosta e campeggi e autostrade così come la E5 che dicevi per tornare su in modo da non pagare ancora caselli. Mi rispondi via mail?

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Ciao Mirka, se posso ti aiuto volentieri! Per aree di sosta e campeggi ti consiglio di usare l’app Park4night (probabilmente la conoscerai già) dove trovi tantissime informazioni. Per quanto riguarda le autostrade sia quelle francesi che quella sulla costa spagnola sono a pagamento, la E5 è quella che dal sud sale verso Madrid e poi per riavvicinarti alla costa puoi seguire per Saragozza e poi Barcellona. Se non ricordo male il tratto da Saragozza a Barcellona è a pagamento. Se hai bisogno di altre info scrivimi pure 🙂

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Ciao, come prima volta ma da 22 anni camperista vorrei fare anche questa esperienza ( SPAGNA/PORTOGALLO)si trovano con frequenza aree di sosta oppure campeggi? é problematica la circolazione? Quali documenti servono? LE autostrade sono ben acessibili?In fine quale itinerario stradale mi consigli ? Fin d’ora ringrazio tanti saluti

Ciao Gianfranco! Tutto dipende da che zone intendi visitare (Spagna e Portogallo sono due Paesi davvero grandi!) e dal periodo in cui viaggi. In genere aree di sosta e campeggi si trovano ovunque, a parte in qualche area in cui scarseggiano un pochino come ad esempio la Costa Vicentina del Portogallo. Le info sulle autostrade le trovi qui nell’articolo e per quanto riguarda i documenti non serve nulla di particolare, anche se nel 2021 in diversi campeggi portoghesi chiedevano il green pass. Se hai già in mente i luoghi da vedere forse posso darti qualche informazione in più!

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Ciao, quanti giorni siete stati via per fare questo bellissimo viaggio?

Ciao Serena, servono almeno 3 settimane secondo me. Potresti farlo anche in meno, ma rischi di passare più tempo in viaggio che a goderti i luoghi che vuoi visitare.

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Ciao il tuo racconto è stato talmente interessante che questo Agosto,mio malgrado ,visto che posso solo in questo mese,faremmo questo viaggio. Partiamo da Roma e quindi facciamo la prima tappa nelle vicinanze delle cinque terre in Liguria .Dopo di che seguo in tutto per tutto il tuo itinerario fino al Portogallo. Una cosa ti vorrei chiedere. Visto che Barcellona Siviglia e tutta la costa Spagnola del sole l’abbiamo già fatta. Per accorciare il ritorno è fermarci di più nelle varie tappe. Che ne dici se facciamo la parte alta del Portogallo costeggiando la costa, passando per Santiago e riprendere poi la via dei Pirenei come nell’andata per rientrare in Italia ? Ti ringrazio e fin d’ora per tutte le utilissime informazioni che mi hai fornito e se puoi rispondermi grazie ancora.Cristina.

Ciao Cristina! Grazie a te, mi fa molto piacere che l’articolo ti sia stato utile. Tra l’altro l’ho appena aggiornato con tante informazioni, ne pubblicherò uno nuovo con i luoghi che più mi sono piaciuti lungo il percorso. L’idea di rientrare da nord mi sembra ottima 🙂 Io non ho visto il nord del Portogallo ma ho amato il nord della Spagna, ci sono paesaggi meravigliosi! Il meteo può essere un po’ ballerino ma sono sicura che i luoghi che vedrai non ti deluderanno. Se nell’articolo aggiornato è andata persa qualche info che ti serviva scrivimi pure.

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Ciao Dania! Sto programmando questo viaggio per metà settembre da fare in tre settimane in Van…. In solitaria! Secondo la tua sperienza è una follia??

Grazie mille!

Ciao Sindy 🙂 Una follia? Ma no, anzi! In tutti i luoghi che ho visitato ho incontrato persone amichevoli, non mi sono mai sentita poco sicura. Goditi il viaggio, vedrai posti stupendi!

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ciao, ma in portogallo come avete fatto col divieto di sosta ? Le aree protette sono interdette ai camper, dove avete parcheggiato? grazie

Ciao Anna, in questo articolo ho scritto qualcosa in più a riguardo https://naturanomade.it/itinerario-portogallo-on-the-road/ Noi comunque abbiamo evitato i parcheggi delle spiagge, soprattutto le più frequentate, perché sono quelli in cui è proibita la sosta libera e che vengono controllati di più. Nell’articolo che ti ho linkato ho scritto anche di alcuni campeggi e aree di sosta che si trovano lungo l’itinerario e che noi abbiamo usato. Penso che sia un viaggio bellissimo da fare, anche se non si passa ogni notte in riva all’oceano. Noi abbiamo cercato di usare il buon senso e abbiamo lasciato ogni luogo meglio di come lo abbiamo trovato. Questo credo sia importante 🙂

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Ciao stiamo preparando il viaggio per il Portogallo sarà lungo il nostro desiderio è passarci tutto l’inverno quindi ti chiedo se puoi dirmi i nomi dei paesi che sulla cartina sono punti bianchi che saranno posti di base per poi visitare i dintorni mille grazie Roberto Adriana

Ciao! Nell’articolo trovate alcune di queste info, anche se per ogni zona visitata voglio creare un nuovo post con più dettagli. Comunque ecco le cittadine e i paesi in cui potreste fermarvi:

Costa Azzurra – Agay Calanques – Cassis Gole del Verdon – Lac de Sainte-Croix (Aiguines) Camargue – Saline de Giraud Pirenei – Cauterets Paesi Baschi – tutte le info qui https://naturanomade.it/paesi-baschi-cosa-vedere/ Portogallo – tutte le info qui https://naturanomade.it/itinerario-portogallo-on-the-road/

Io in reltà non ho tenuto questi posti come base ma ho sempre continuato a spostarmi lungo l’itinerario. Buona programmazione e buon viaggio!!

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Ciao, viaggio molto interessante. Hai già pubblicato qualche info più dettagliata della parte “spagnola” del viaggio? Grazie

Ciao Mara, della Spagna ho visto soprattutto il nord. Questo è l’articolo sui Paesi Baschi https://naturanomade.it/paesi-baschi-cosa-vedere/

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Ciao, che bei viaggi che hai fatto e fai, complimenti! Ti risulta che si possa noleggiare un camper solo andata dal nord Italia a Portimao in Portogallo?

Ciao Sara, grazie. Sinceramente non ne ho idea, mi dispiace.

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Degustazioni di vino, tour nelle principali città della Spagna

tour spagna in auto dall'italia

Un tour di degustazioni tra le citta della Spagna per provare i vini di questo Paese

L a Spagna è anche terra di vini e per questo proponiamo un viaggio tra le due città principali basato su questo elemento guida. Sul percorso e nei pressi delle due città, si trovano importanti itinerari enoturistici dove potrai scoprire varianti prestigiose come quelle di La Rioja o la Ribera del Duero .

D urata : ti consigliamo un soggiorno di almeno una settimana per visitare una o due zone e disporre del tempo sufficiente per goderti i piaceri del vino.

Tour enogastronomico nelle principali città della Spagna:

tour spagna in auto dall'italia

  I vini di Madrid sono una piacevole sorpresa per il palato raffinato di molti turisti. Potrai scoprirli con facilità visitando le enoteche o partecipando ai percorsi tematici, alle degustazioni o ai picnic tra i vigneti . Inoltre, esistono vari itinerari culturali che esplorano la storia del vino nella regione e che spaziano dai vini dell’epoca romana a quelli degli ordini religiosi come i cistercensi o di Santiago o dal ruolo del vino nelle opere di Goya. Per maggiori informazioni, visita la  pagina web sull’enoturismo di Madrid .

Castiglia e León

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P rincipali città da visitare e come raggiungerle : Burgos, Segovia, Valladolid, Soria, Aranda de Duero (Burgos) o Peñafiel (Valladolid). Si trovano vicino a Madrid . In treno è possibile raggiungere Valladolid in circa un’ora e il resto delle città distano meno di due ore e mezza da Madrid in automobile.

Strada del vino della Ribera del Duero : una delle peculiarità sono le cantine sotterranee, come quelle di Aranda de Duero o Peñafiel. In quest’ultima località, si trova il Museo del Vino , situato nel rinomato castello medievale. Le numerose attività organizzate dalle enoteche includono degustazioni sotto le stelle , voli in mongolfiera sui vigneti, percorsi a cavallo o trattamenti a base di vino in centri spa. I vini più rappresentativi di questo percorso sono i rossi , potenti e ben strutturati.

Itinerario enoturistico di Rueda : Le cantine lungo il percorso ripercorrono l’evoluzione della cultura del vino con visite a gallerie sotterranee di origine medievale e cantine moderne. I principali vini sono i bianchi e quelli giovani. Le feste della vendemmia (settembre) o la Festa del Verdejo a La Seca (aprile) sono ideali per scoprire la tradizione vinicola e i vini locali.

La Rioja e i Paesi Baschi

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P rincipali città da visitare e come raggiungerle : Logroño (La Rioja), Vitoria, Laguardia (Álava, Paesi Baschi) o Haro (La Rioja). Si trovano a circa quattro ore da Madrid e cinque ore da Barcellona in auto. Per questo motivo, l’ideale sarebbe volare fino agli aeroporti di Bilbao o Saragozza (oppure spostarsi con gli efficienti treni ad alta velocità da Madrid e Barcellona).

Itinerario enoturistico della Rioja Alta : una decina di cantine secolari, ristoranti prestigiosi e paesaggi straordinari di vigneti in luoghi come le cordigliere della Cantabria o della Demanda sono le principali attrazioni che si aggiungono al prestigioso vino Rioja. È anche interessante visitare il Centro Sensoriale del Vino, a San Asensio, e il Museo Vivanco della Cultura del Vino, a Briones (entrambi a La Rioja).

Itinerario enoturistico della Rioja Alavesa : In questa zona spiccano cantine dall’architettura d’avanguardia. Sono imprescindibili quelle di Marqués de Riscal (a Elciego, opera di Frank Gehry), Ysios (a Laguardia, opera di Santiago Calatrava) o Viña Real (a Laguardia, opera di Philippe Maziéres). È interessante anche l’enoteca Valdelana (a Elciego) che include un museo, una cappella e un “tunnel dei sensi” .

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P rincipali città da visitare e come raggiungerle : Saragozza è la città con i principali collegamenti della zona e si trova a un’ora e mezza in automobile dall’itinerario di Somontano, con paesi come Barbastro e Alquézar (entrambi a Huesca).

Itinerario enoturistico del Somontano : I loro vini sono fruttati, con rossi color rubino e bianchi dal sapore fresco. L’area è di grande bellezza ed è situata ai piedi dei Pirenei . Agosto e novembre sono i mesi migliori per visitarla perché si celebra il Festival del Vino Somontano e il ciclo di degustazioni Catando Somontano (entrambi a Barbastro), con numerose attività collegate al vino. Un’altra opzione è percorrere l’itinerario enoturistico del Bus del Vino Somontano (con partenza da Saragozza, Huesca e Barbastro) e visitarne le cantine . Queste offrono degustazioni, visite con fuoristrada, in segway e a cavallo attraverso i vigneti. Una visita originale della zona è il cosiddetto “Tibet dell’Alta Aragona”, un piccolo tempio buddista situato nel comune di Panillo.

P rincipali città da visitare e come raggiungerle : dalla città di Barcellona è possibile raggiungere la zona dell’Itinerario enoturistico del vino e del Cava di Penedès in circa 45 minuti in auto (località come Sant Sadurní d’Anoia e Vilafranca del Penedès). I vigneti più vicini a Barcellona distano circa 25 minuti.

Itinerario del vino e del Cava del Penedès : da non perdere gli eccellenti  cava , vini spumanti di grande tradizione in Catalogna . I vini sono in gran parte giovani e di alta qualità aromatica. Tra le attività che si organizzano si segnalano i voli in mongolfiera sui vigneti, i tour in bicicletta elettrica o a cavallo, le notti stellate con musica dal vivo, osservazione astronomica e abbinamenti gastronomici, le sessioni di chill-out tra i vigneti. Ci sono anche tre visite molto interessanti legate al vino: il Centro di interpretazione del Cava, a Sant Sadurní d’Anoia ; il Museo delle Culture del Vino della Catalogna, a Vilafranca del Penedès. O il sito archeologico iberico della colina di Font de la Canya, che mostra le origini della vigna del Penedès.

A Barcellona : la stessa città permette di godere del vino in modo originale. Ad esempio, con uscite in barca a vela dal Port Olímpic e rinfresco a bordo o con una degustazione dall’alto dal Mirador de Colón , in pieno centro.

Fonte: Spain

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Arianna Remoli

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Spagna, record di turisti nel primo trimestre 2024: 16,1 milioni di arrivi internazionali. “E siamo solo in bassa stagione”

Valencia. Città delle arti e delle scienze. Marc Chapeaux RF / AGF

Aumento del 17,7 per cento rispetto al 2023. Introito vicino ai 22 miliardi, con incremento del 27 per cento sull’anno scorso. Il ministro Hereu: “Il maggior incremento da quando esistono i rilevamenti”

Il turismo, uno dei principali motori dell'economia spagnola, ha segnato nel primo trimestre dell'anno cifre record sia per numero di visitatori internazionali , superiori ai 16,1 milioni, che per spesa turistica, pari a 21,9 miliardi di euro. Rappresentano rispettivamente un aumento del 17,7% e del 27,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, secondo i dati diffusi oggi dall'Istituto nazionale di Statistica ( Ine ).

Nel commentare i dati, il ministro dell'Industria e del Turismo, Jordi Hereu , ha rilevato che il primo trimestre dell'anno, considerato in genere come 'bassa stagione', ha segnato quest'anno una crescita "eccezionale", la maggiore di tutta la serie storica di rilevamento sia per quanto riguarda le presenze che la spesa turistica.

Ogni visitatore ha speso in media 1,363 euro , pari al 7,3% in più rispetto al primo trimestre del 2023, mentre la durata media del soggiorno è aumentata leggermente, fino a 7/8 giorni di vacanza.

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L'alfabeto del Giro d'Italia alla piemontese: dalla A di Alessandria alla Z di Zikipaki

Un viaggio nella storia del Giro d'Italia tra aneddoti, racconti e ricordi

L'alfabeto del Giro d'Italia alla piemontese: dalla A di Alessandria alla Z di Zikipaki

Alessandria.    Senza la provincia di Alessandria il ciclismo piemontese sarebbe orbato di Coppi, Girardengo, Cuniolo e anche di Zancanaro. E in altro sport di Rivera, Ferrari. Baloncieri, Rava. E nel bob di Armani (vergogna a chi dice «Armani chi?»).

Conterno Torinese, primo italiano a vincere (1956) un Giro di Spagna. Aveva un ciuffo di capelli incanutiti e fu Penna Bianca. Oggi patirebbe veti e critiche delle Penne Nere, cari alpini o penosi giornalisti che siano.

Defilippis.  Soprannome dialettale Cit, piccolino. Vinse nel 1956 una tappa del Tour nella sua Torino, pieno lo stadio comunale, piena la pancia dei giornalisti amici ai quali il padre del Cit, esimio pastaio felice, donò carrettate di agnolotti.

Esterofilia.  Stato di psicosoggezione per cui si ritiene che fuori dal tuo paese, inteso come nazione, sia tutto migliore. Come adesso pensano i ciclofili italiani della Slovenia di Pogacar e C., anche se non sanno dove cavolo sia la Slovenia.

Felline.  Ciclista nostrano con cognome ideale per giochi di parole persin banali. Bravo ma in perenne attesa che una Felina si unisca a lui per farlo vincere.

Ganna.  Uno del Verbano, un Piemonte dove tanti sognano Milano e si sentono svizzeri. Ha superato pure l’uffa-no: non è parente di quel Luigi Ganna che ha vinto (1909) il primo Giro d’Italia.

H2O.  La formula dell’acqua, che i ciclisti amano se borraccia, odiano se pioggia. Dicono che una volta il ciclismo andava a pane e acqua, poi è arrivato il doping. Ma da sempre il ciclista in gara si droga e sogna di esser Coppi.

Ignolin.  Quando, anno 1961, il Tour arrivò a Torino la gente sabauda si beccò primo al traguardo lui francese. Il ricordo del Defilippis di cinque anni prima si gonfiò come in cottura un agnolotto del papà del Cit.

Longo Borghini.  Ha vinto corse importanti delle donne, è del Verbano e lei pure ha rischiato la sindrome di Balmamion: Longo Borghini o Longoborghini? Non importa, si legge comunque «evviva lei».

Monumento.  Torino si è data, davanti al Motovelodromo, un monumento a Coppi che qui mai vinse una corsa. E il Fausto in bronzo alza vittorioso le braccia al cielo, lui che mai varcò così un traguardo. Chiamale, se vuoi, licenze poetiche.

Novara.  Due ciclisti piemontesi sono stati idoli novaresi del dopoguerra: Pasquale Fornara, gran cronoman, ha vinto quattro Giri della Svizzera; Pippo Fallarini, faccia facciosa come i personaggi di Charlie Brown, ha vinto poco ma ha sorriso tanto, bene così.

Olimpiade. L’ha avuta, invernale, Torino nel 2006, la riavrà - terza volta - tra poco Parigi che, si sa, è una piccola Torino. Il piemontese Ganna cercherà medaglie nel ciclismo, pista e crono, mentre il nostro ciclismo tutto cercherà disperatamente un Ganna.

Pantani.  Per lui la Milano-Torino del 1995 è stata la corsa delle ossa rotte scendendo da Superga e incocciando in un’auto. All’ospedale intervento complesso, e cominciò lì un mistero sanitario che coinvolse una breve vita, gloriosa e triste.

Quarna. Dal paesino sul Verbano partirono, per fare gli agricoltori nell’Alessandrino, lui e lei di cognome Coppi. Un loro postero nacque a Castellania ed è poster massimo del ciclismo.

Ristorante.  Al ciclismo piemontese è sempre mancato un ristorante amato, classico, rituale. Ne ha avuti sin troppi invece il ciclismo lombardo, a nutrire ed ispirare Gianni Brera e C.

Superga.  Il Giro che sale a Superga, omaggio al Grande Torino, è un’idea di Cairo che ha il Toro, ha il Giro e ha tanta santa voglia di commuoverci. Questo 4 maggio sarà speciale, un cocktail anzi una pozione di vita e morte: cuori avvisati.

Tortona.  Coppi è morto (2-1-60) all’ospedale di Tortona, forse per una malaria non individuata. Tortona è piena di basket, lo è stata di calcio. Tanto sport, mai troppo però.

Unicità.  Il ciclismo è l’unico sport che non fa pagare niente per vedere i suoi campioni sulle strade. Altri sport fanno pagare eccome l’ingresso per non vedere niente. Chi ha pensato al calcio?

Velodromo. Ci è arrivato il Giro e tanto altro ciclismo, poi ci hanno giocato a rugby ed a football americano e a calcio, e lo hanno usato per mercatini di biciclette da ripostiglio e basta.

Zikipaki.  Mario Fossati, grande giornalista lombardo, rifiutò il Cit per Defilippis, e propose Zikipaki, che piaceva a Nino, se ne è andato con lui, e qui ci serve soltanto per la lettera zeta.

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3 maggio 2024

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